GESTIONE ASA: LA PAROLA D’ORDINE DEI COMUNI È TACERE
Riportiamo integralmente un comunicato congiunto delle liste civiche della Val di Cornia, Comune dei Cittadini, Forum di San Vincenzo e Uniti per Suvereto sul mancato pagamento dei canoni che l’ASA deve ai Comuni.
«Prima hanno taciuto sugli aumenti delle tariffe del 21% in soli tre anni – inizia il comunicato congiunto – ora tacciono sull’entità del debito che ASA ha verso i Comuni per il mancato pagamento dei canoni per l’utilizzo degli acquedotti di proprietà comunale.
Nella sola Val di Cornia il debito dichiarato da ASA e superiore ai 4,6 milioni di euro, così suddiviso: Piombino 3.005.230 euro, Campiglia 1.085.000 euro, Suvereto 276.590 euro, San Vincenzo 266.980 euro, Sassetta 49.000 euro. E’ probabile che queste somme siano addirittura superiori e che siano state fatte manovre di bilancio per occultare l’entità effettiva del debito.
L’ASA riscuote le bollette, ma non paga i Comuni da anni e forse non li ha mai pagati. Nel 2008, di fronte ai debiti degli anni precedenti, i Sindaci approvarono una delibera dell’ATO che autorizzava l’ASA a dilazionare i pagamenti fino al 30 giugno 2010 per consentirgli di chiedere finanziamenti alle banche ed evitare così un evidente stato fallimentare.
Non è bastato. Nonostante gli aumenti delle tariffe e i mancati pagamenti dei canoni, le banche non hanno ancora concesso tutti i finanziamenti ad ASA che si è trovata costretta a chiedere un’altra proroga fino al giugno 2011. Proroga che i Sindaci hanno immediatamente approvato senza sentire il bisogno di coinvolgere i propri consigli comunali, anche se le loro decisioni graveranno sui bilanci e sui cittadini.
Per evitare conseguenze ancora peggiori, è giunto il momento di fare la massima chiarezza sullo stato debitorio dell’ASA, sui costi che in questi anni sono stati scaricati sui cittadini e sulla sottrazione di risorse ai bilanci comunali.
Serve una svolta fondata sul principio che l’acqua è un bene vitale da programmare e gestire in forma pubblica, in modo efficiente e nell’esclusivo interesse delle comunità.
Non è più tollerabile – conclude il comunicato – una delega in bianco che i sindaci, ormai è evidente, esercitano senza nessuna seria responsabilità verso i cittadini che amministrano».
CdC, Forum San Vincenzo, UpS