SUVERETO: OLIVIERO TOSCANI «MOSTRA» IL VALORE DEL PAESAGGIO
Sarà presentato ufficialmente sabato 10 luglio 2010, nella grande cantina di Petra a Suvereto, il nuovo progetto di Oliviero Toscani “Nuovo paesaggio italiano”, realizzato in collaborazione con Salvatore Settis, direttore della Normale di Pisa, Marco Magnifico, direttore del Fai, e della Canon. Apertura al pubblico gratuita a partire dall’11 luglio al 30 ottobre, dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle 19. Potrà essere ammirato il grande “rotolo” di fotografie (è lungo cento metri) che denunciano il degrado del paesaggio italiano. Anche in Val di Cornia sono presenti accese polemiche sulla cementificazione del territorio (centri storici, zone verdi, lungomare…) e il celebre fotografo milanese, noto per le sue campagne ad alto impatto emotivo, sceglie la fotografia come arma civica.
Oliviero Toscani ha descritto alla stampa la possibilità di ognuno, con i tanti mezzi tecnologici a disposizione, come il telefonino per esempio, di documentare il degrado in cui viviamo e le infinite brutture, gli sbagli, gli scempi che hanno devastato e continuano a devastare l’Italia. La fotografia così, secondo Toscani, finalmente diventerà vera arte, memoria storica dell’umanità. La foto-denuncia, insomma, intesa da Oliviero Toscani come arma civica contro lo scempio ed il degrado, che si concretizza con film, foto e sms da inviare ad un sito internet (www.nuovopaesaggioitaliano.it) che sarà continuamente aggiornato, sperando così di rinverdire il grande successo della sua precedente iniziativa “Razza umana” sulle facce di 10.000 italiani.
«L’idea di appoggiare l’iniziativa è nata dal mio modo di essere un imprenditore ma soprattutto un costruttore – commenta alla stampa Vittorio Moretti, presidente della holding Terra Moretti – perché credo sia doveroso e possibile guardare al nostro paesaggio con una nuova attenzione, risvegliando quella coscienza estetica di cui noi italiani siamo stati sempre orgogliosi».
Salvatore Settis, sempre in occasione della conferenza stampa ha sottolineato: «Divorato dall’incuria e dal cemento, il paesaggio italiano sta morendo, invaso da ecomostri grandi e piccoli, tetre villette, squallidi capannoni, mesti condomini. Di fronte a questa peste che cresce ogni giorno, istituzioni, addetti ai lavori, politici d’ogni colore tacciono quasi sempre, complici di fatto del brutto che avanza. Aiutiamo gli italiani a riaprire gli occhi, a guardarsi intorno, fotografiamo gli scempi e le sopraffazioni su un patrimonio che è di tutti, che è la nostra memoria e la nostra anima».
Perentorio anche il presidente del Fondo ambiente italiano: «Per molti anni il Fai si è sentito solo, ora – dice Marco Magnifico – siamo in buona compagnia per difendere l’Italia e per ribadire un semplice concetto di educazione e civiltà che deve essere condiviso da tutti”. Al coro non poteva mancare Vittorio Sgarbi: “Dagli anni ’50 a oggi si è registrato un degrado inarrestabile, si è mal costruito più negli ultimi 60 anni che in tutta la storia dell’umanità. Aderire all’iniziativa di Oliviero Toscani significa ripensare ad un’arcadia possibile, all’integrità di luoghi non violentati, al patrimonio dell’Italia che è e deve essere un valore, per il quale sarebbe più appropriato dare il nome di Ministero Tesoro».
Una mostra quindi da non perdere, ed a cui portare amici e parenti, per farli riflettere sull’importanza che riveste il paesaggio di un territorio.
Irene Caroti