APRITIBORGO: UN FESTIVAL ORMAI APPREZZATO PER CAMPIGLIA
L’edizione 2010 di Apritiborgo Abc Festival ha regalato a Campiglia cinque giorni di favola e poesia. Artisti di strada, artigiani, produttori di gastronomia tipica hanno trasformato piazze e vie del centro storico in uno straordinario palcoscenico dove arte e vita si sono incontrati contaminandosi a vicenda. Il successo di pubblico è stato ottimo, al momento in cui scriviamo è in corso il conteggio dei biglietti venduti e delle presenze totali in cui vanno computate le varie tipologie di pass e la gratuità per i bambini fino ai 10 anni d’età.
Biglietti e abbonamenti venduti hanno superato gli 11.000 e il totale delle presenze, stando a un calcolo al ribasso, è di circa 20.000 spettatori distribuiti nelle cinque serate. Sulla vendita dei biglietti si è registrata una live flessione mentre sono aumentati gli abbonamenti. Anche la stampa ha dato ottimo risalto al festival parlandone positivamente, gli è stato dedicato un servizio sul TG3 regionale e sono stati pubblicati ampi servizi sulla stampa quotidiana locale e regionale. Pochissimi i reclami per l’ingresso a pagamento nel borgo durante le sere di spettacolo, tranquilla la situazione per quanto riguarda l’ordine pubblico.
Anche dal punto di vista dell’economia locale Apritiborgo rappresenta un’occasione positiva smorzando un po’ gli effetti della crisi che ancora, soprattutto in un piccolo borgo, si fa sentire. Soddisfatti l’assessore alla cultura Jacopo Bertocchi e il sindaco Rossana Soffritti che oltre a seguire in prima persona tutti gli aspetti logistici e organizzativi hanno cercato di vedere tutti gli spettacoli per poter dare un giudizio diretto. Intorno alla mezzanotte di ferragosto, ha sottolineato il sindaco, il sentimento di soddisfazione per l’ottima riuscita e quello di una pinta di tristezza per la fine di ogni edizione si mescolano.
Il giorno dopo la fine del festival si comincia a fare il punto e a predisporre quanto necessario per la successiva edizione. Stanchi ma col sorriso sulle labbra lasciano Campiglia gli artisti e lo staff di Terzostudio, gli artigiani e tutti coloro che in questo periodo hanno orbitato nel centro storico per il festival.