TOSCANA: PIANIFICAZIONE E PARCHI LEGATI A DOPPIO FILO
Riportiamo una lettera di Renzo Moschini su parchi, bacini e pianificazione in Toscana.
«E’ bene non farsi fuorviare da alcune polemiche anche sgradevoli degli ultimi giorni che potrebbero non farci cogliere e apprezzare alcune significative novità per quanto riguarda il governo del territorio della nostra regione. Novità che ancora non permettono di capire quale sarà l’approdo finale ma che confermano sicuramente che in sede regionale l’effetto Rossi comincia a farsi sentire.
E che sia l’urbanistica a tenere banco anche nelle polemiche non è certo un caso perché è qui che si registrano i ritardi e gli inconvenienti maggiori per riuscire finalmente a dare a termini come piano e pianificazione un senso meno fumoso e in più d’un caso anche fasullo e non soltanto in riferimento ai porti turistici.
La vicenda del parco della piana è sotto questo profilo estremamente sintomatica. La partenza fu segnata soprattutto da un dibattito molto incentrato sulla ‘partecipazione’ ma assai meno su ipotesi ‘forti’. Il primo giro si è invece concluso con l’approvazione da parte della giunta regionale dell’impegno a mettere mano con provincia, comuni e aree protette interessate ad uno strumento non ‘finto’ di programmazione. Un piano insomma che impegna regione, provincia, comuni, aree protette e altri soggetti lungo una filiera che il PIT aveva escluso ridimensionando proprio gli strumenti di pianificazione ambientalmente (e non solo urbanisticamente) più incisivi e qualificati.
Che questo non sia ancora del tutto acquisito lo abbiamo visto e capito anche da alcune reazioni neppure sempre garbate alle recenti ‘sortite’ dell’assessore Marson. L’importante e che si sia partiti e che ora si riesca con l’impegno che dell’assessorato all’ambiente penalizzato pesantemente nella passata gestione con l’affondamento tra le altre cose della nuova legge regionale sui parchi che vista la cura che gli sta riservando il governo devono e alla svelta essere rimessi presto in pista con risorse a strumenti efficaci governo del territorio. Va fatto in parole povere quello che non si è fatto nei 5 anni trascorsi. Così la nostra regione potrà tornare anche a svolgere un ruolo nazionale».
Renzo Moschini