NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 15 SETTEMBRE 2010
LEGAMBIENTE: «CARI AMMINISTRATORI. SIETE DAVVERO TANTO STRANI»
L’amministrazione comunale di Piombino, secondo la Legambiente, ha un modo di fare davvero strano per impostare la discussione sul piano particolareggiato di Baratti.
«Prima propaganda l’approvazione della documentazione per richiedere il riconoscimento dell’Unesco per fare di Baratti e Populonia patrimonio dell’umanità, preludendo la massima salvaguardia di quel territorio.
Poi subito dopo lancia il pubblico dibattito (24 luglio), propagandando i contenuti del piano senza mettere la popolazione in grado di conoscere veramente i dettagli, in quanto il piano viene pubblicato solo una quindicina di giorni dopo ma ne abbiamo notizia pubblica dopo un mese (il 26 agosto). Intanto si ha notizia che il dibattito è già iniziato da tempo, ma stranamente solo per alcuni, con la presentazione del piano agli operatori del Golfo di Baratti e di Populonia e incontri con il mondo imprenditoriale. Quando esce pubblicamente il piano e sorgono le proteste dei residenti e commercianti del golfo, si scopre che quei documenti pubblicati sono sbagliati, la parte che prevede la regolamentazione del traffico non ci doveva essere «La scheda sulla mobilità inserita solo per errore». Davvero strano!
Così si apre un altro capitolo del dibattito ma, stranamente, anche questa volta, solo per alcuni.
La popolazione che non è portatrice di interessi particolari è esclusa dalla consultazione, verrà dopo. Dopo quando? Perché una consultazione a due velocità? Sarà mica che interessa confrontarvi solo con alcuni?
Sui contenuti, altra cosa strana che sembra un piano fatto a pezzi, infatti sono singole schede, singoli progetti che sembrano rispondere a singole esigenze imprenditoriali, piuttosto che a esigenze generali di ridisegnare la distribuzione delle funzioni, allentare la pressione delle presenze, garantire l’integrità del golfo come era stato propagandato.
Insomma quale è l’interesse pubblico di questo piano?
Nel piano pubblicato non c’è neppure uno straccio di relazione che spiega quali siano le idee di fondo, gli studi fatti, i dati delle presenze generali e quelle su aree critiche per la loro vulnerabilità.
Non ci sono gli obiettivi da raggiungere e i limiti delle risorse. Tutto questo è molto strano. Se ci deve essere confronto si deve partire da dati oggettivi e obiettivi chiari. Normalmente queste cose sono il preludio della scrittura di un piano ed è preliminare conoscerle.
Sarebbe normale che fosse chiara la strategia e gli obiettivi misurabili, non certo generici come si affacciano qua e là, per poter verificare la giustezza dei progetti e questa non può essere scritta a posteriori. Cari amministratori comunque siete davvero tanto “strani”».
Adriano Bruschi
Legambiente Val di Cornia
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DA FACEBOOK: «GIÙ LE MANI DA BARATTI»
Riportiamo due interventi tratti dal gruppo “Giù le mani da Baratti” su Facebook.
«Abbiamo letto con interesse gli articoli apparsi sulla stampa in questi ultimi giorni su Baratti. Sinceramente non abbiamo capito bene le posizioni dell’amministrazione e nemmeno quelle di Coppola. Ci sentiamo in dovere di precisare bene le nostre posizioni in modo da non lasciare spazio a equivoci: Noi siamo contrari a qualsiasi forma di chiusura al traffico, Siamo contrari a gran parte degli interventi previsti dal piano particolareggiato per Baratti in particolare ci preoccupa la chiusura della pineta, e la trasformazione in albergo del Podere Casone in quanto parte fondamentale di Baratti. Se qualcuno ci vuole accusare di essere contro lo sviluppo turistico si sbaglia, soltanto mantenendo inalterato Baratti e il suo Promontorio questo potrà continuare a avere un suo valore, valore che economicamente ne beneficia tutta la Val di Cornia. Vogliamo anche sottolineare che le strumentalizzazioni politiche non ci interessano».
«Abbiamo letto con interesse i giornali di questi giorni e le parole scritte dell’assessore Francardi sulle possibili concessioni sull’arenile di Baratti ci hanno parzialmente rassicurato. Sappiamo che all’Amministrazione non piace discutere questo tema ma non si crede che la parziale o totale chiusura al traffico di Baratti non possa essere vista come un favore o un accomodamento nei confronti del resort di poggio all’agnello? Il problema del traffico è semplicemente risolvibile inserendo una rotatoria sullo svincolo di Baratti. Crediamo anche che il vero problema “traffico” sia la sicurezza dei Pedoni che percorrono il tratto di asfalto lungo l’unica via di accesso, messa in sicurezza ottenibile creando un semplice marciapiede o ciclabile. Vorremo comunque invitare l’Assessore, l’Amministrazione e tutti i Consiglieri a riflettere sul vero valore del nostro paesaggio, un valore immenso che in tutti questi anni ci ha distinto tra altre realtà, patrimonio che avevano chiaramente compreso le precedenti amministrazioni preservandolo dagli assalti di poteri economici importanti e lasciandocelo in eredità.
Del Piano particolareggiato non ci piacciono molte cose come la chiusura di buona parte della pineta, che interromperà anche la passeggiata di villini al porto e che ci ricorda il vecchio club med “la pineta è di tutti” il C.V. non ha bisogno di tutta quella parte di pineta. Non ci piace la trasformazione del Podere Casone in un albergo vorremmo si capisse che è parte integrante del paesaggio con i prati che finiscono al mare ecc. se lo recintiamo lo illuminiamo devastiamo il cuore di Baratti poi come scrive sulla sua pagina web www.comitatopercampiglia.it siamo sicuri che un imprenditore possa reggere il mercato con le limitazioni e vincoli messi dal piano? una volta dentro non si fermerà di certo… mi ricordo le prime concessioni sulla spiaggia… l’importante è entrare poi… Non ci piacciono molte altre cose come la semplicità con cui in questo caso si concedono cambi di destinazione d’uso… semplicità che non avviene certo con il resto dei residenti e concittadini».
Giù le mani da Baratti
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PIOMBINO: L’IDV DALLA PARTE DEI PRECARI
L’IDV di Piombino prende posizione e si schiera dalla parte dei precari nelle parole di Sergio Giorgi.
«”I precari non li incontro, sono militanti politici”. Quest’esempio di democrazia e’ una perla, una delle tante, del ministro Gelmini.
Decine di migliaia di questi ‘militanti politici’ saranno buttati fuori dalla scuola grazie alla riforma del ministro che in molti cominciano a chiamare Attila.
Secondo Gelmini i precari sono troppi e non possono essere assorbiti tutti. Certo, quando si tagliano i fondi alla scuola pubblica e’ proprio cosi’. Ma il ministro sa bene che nessuno ha chiesto l’assunzione immediata e permanente di tutti i precari. Affermando quello, bara, trucca il confronto politico.
I dati dei sindacati sono chiari: dal 2008 hanno perso il posto 67.000 insegnanti, pari a due Alitalia all’anno. E’ chiaro che il sistema dell’istruzione pubblica in Italia non così non regge, ma il governo con la sua politica di tagli sta affrontando il problema nel modo peggiore.
Si sta, peraltro, massacrando la scuola pubblica a tutto vantaggio di quella privata. Un’altra brutta pagina per questo governo. L’istruzione e’ un pilastro del sistema sociale di qualsiasi paese moderno ed avanzato, ma in Italia sembra che questo concetto non sia valido.
Il corpo docente e’ stato troppo spesso mortificato, quando invece andava valorizzato ed incentivato. E’ a queste persone che affidiamo l’istruzione dei nostri giovani, sono loro a formare la futura classe dirigente del paese.
Ed invece che succede? Tagli drastici e favori alle scuole private. Chiacchierare con i precari in questi giorni di protesta e’ utile e da’ la dimensione di quanto siano motivati e quanto tengano a questo lavoro. Il potenziamento della scuola, della scuola pubblica, e’ una priorità nel nostro programma. Siamo vicini agli insegnanti che protestano e siamo pronti ad accogliere suggerimenti utili».
Sergio Giorgi
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ELBA: PERIA PER UN CONFRONTO UFFICIALE FRA I SINDACI
Riportiamo un intervento del sindaco Peria sulla questione della portualità turistica e commerciale, Piombino-Elba.
«Sono molto favorevole ad aprire un confronto ufficiale fra i sindaci, la Regione Toscana, la Provincia di Livorno e l’Autorità Portuale di Piombino-Elba sulla questione della portualità turistica e commerciale, che consenta di comprendere i livelli di attuazione del protocollo del 2008, verificando lo stato delle pianificazioni comunali e trovando eventuali soluzioni a problemi che nel frattempo si fossero verificati.
Il metodo della costruzione comune e coordinata dei percorsi, peraltro, a mio avviso, si sarebbe dovuto applicare da sempre a tutto il settore delle infrastrutture, dei servizi ed in generale della pianificazione territoriale, non solo quando “scoppia” un problema.
Soprattutto in questi ultimi tempi ci stiamo accorgendo di come all’Elba stiano ormai maturando, tra noi sindaci, punti di vista talvolta persino opposti sulla questione dello sviluppo economico e della salvaguardia ambientale. Nel rispetto delle competenze e del ruolo di ognuno –ed anche con la consapevolezza di come, se due idee sono a 180 gradi, sia difficile trovare una sintesi- per evitare danni al territorio o sviluppare ipotesi contraddittorie, ritengo vada fatto uno sforzo straordinario in direzione del reciproco confronto».
Roberto Peria .- Sindaco
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DA PIOMBINO A VODNANY NELLA REPUBBLICA CECA IN 5 GIORNI
1.300 km da percorrere in cinque giorni e quattro notti attraverso duecentocinquanta città in Italia, Austria, Germania e nella repubblica Ceka. A compiere questo evento, 13 podisti, di cui uno di riserva, che a turno si alterneranno per dare vita ad un evento sportivo capace di inserirsi nel Guinnes dei primati.
Una iniziativa che ha l’obiettivo di unire, con un solo evento, più aspetti: quello sportivo, ma anche quello finalizzato a favorire gli scambi tra persone e paesi in Europa e quello legato alla promozione della Val di Cornia. Ai 250 Comuni che saranno attraversati dalla staffetta è stata inviata infatti tutta la documentazione relativa alla manifestazione (manifesto, lettera esplicativa, depliant illustrativo e la tabella di marcia) con preghiera di promuovere un’adeguata informazione pubblica.
L’iniziativa, organizzata dall’associazione gemellaggi Val di Cornia in collaborazione con Promosport G.S. Italia e patrocinata da tutti e cinque i Comuni della Val di Cornia, partirà mercoledì 22 settembre alle ore 10 dal piazzale di alaggio di Marina a Piombino, e si concluderà domenica 26 settembre con l’arrivo a Vodnany, dove la carovana della staffetta (complessivamente 30 persone), sarà accolta da una delegazioni ufficiale. In quell’occasione al sindaco della città ceca sarà consegnata, in segno di amicizia, una bandiera che rappresenta tutti i Comuni della Val di Cornia realizzata dall’artista sanvincenzino Daniele Govi.
“Oltre a ricordare un’esperienza simile organizzata ben 26 anni fa dall’Uisp Piombino – dicono gli organizzatori – questa manifestazione ha l’obiettivo di riprendere i rapporti diretti con la gente della città di Vodnany già avviati lo scorso anno, e di partecipare, attraverso uno stand specifico promozionale dei prodotti tipici della Val di Cornia, alla festa di quella cittadina riconosciuta quale Patrimonio dell’UNESCO”.
“Un’iniziativa lodevole – secondo l’assessore al turismo Luca Pallini e allo sport Massimo Giuliani – dal punto di vista sportivo, con persone che volontariamente e con passione si sono messe a disposizione per compiere l’impresa, sia per il rafforzamento dell’immagine della Val di Cornia in Italia e all’estero.”
Questi i nomi dei podisti che partecipano alla staffetta: Maria Rosaria Dileo di Barletta, Anna Lattanzio di Barletta, Flora Cestellano di Barletta, Gaetana Dinicastro di Barletta, Roberto Bimbi di Palaia (Pi), Stefano Martellacci di San Vincenzo, Giordano Vangelisti di Volterra, Alfredo Fontana, di Porto Azzurro, Antonio Schiavone di Marciana (isola d’elba), Fabrizio Pierulivo di Marciana, Bruno Casetta di Torino, Massimo Carbone di Follonica, Silvia Sacchini di Grosseto.
Ad accompagnare i podisti ci saranno 5 camper e un piccolo pullman.