PIOMBINO: IL 22 SETTEMBRE CERIMONIA CONCLUSIVA DEL PREMIO LEONCINI
Appuntamento mercoledì 22 settembre alle 16, nella sala del Museo archeologico di Cittadella a Piombino per la cerimonia conclusiva del Premio Leoncini, il concorso letterario nazionale bandito dall’associazione Ruggero Toffolutti con la collaborazione della famiglia di Giorgio Leoncini, che ha fatto della propria vita e del proprio impegno politico uno strumento al servizio della difesa dei diritti, soprattutto di quelli dei più deboli.
Anche la seconda edizione del premio si avvale del patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Livorno, dei Comuni di Piombino, Campiglia e San Vincenzo e del sostegno di Parchi Val di Cornia Spa e Unicoop. Il tema scelto quest’anno è “ Lavoro e immigrazione. I valori della legalità e della solidarietà”.
I ragazzi del triennio delle superiori sono quindi stati sollecitati a confrontarsi sull’argomento scegliendo tra tre possibili strumenti: il racconto, la poesia ed il fumetto. I vincitori di ciascuna delle tre sezioni sono stati individuati da una giuria presieduta dal direttore del Tirreno, Roberto Bernabò, e formata da Jacqueline Monica Magi (magistrato e scrittrice), Pape Diaw (Arci Regionale), dal poeta Giovanni Bottaro, lo scrittore Simone Giusti, da Ado Grilli (Rete Radiè Resc), dalla fumettista Alessandra Mastroleo e dai rappresentanti dell’associazione, Fabrizio Callaioli (avvocato specializzato in diritto del lavoro), Valeria Parrini, giornalista, Silvia Riparbelli e Matteo Toffolutti.
Il Premio Leoncini si conferma come un’utile occasione di confronto sul tema dei diritti al lavoro, alla legalità e alla sicurezza e, contemporaneamente, un momento di incontro tra culture diverse e tra parti diverse del Paese, così come diversa è la provenienza dei vincitori. Alla manifestazione di mercoledì porterà la sua testimonianza il cantastorie senegalese Pape Kanoutè. L’evento è aperto a tutti: la famiglia Leoncini, l’associazione Ruggero Toffolutti e i ragazzi che hanno partecipato al concorso aspettano coloro i quali abbiano la voglia di aprirsi al confronto ed alla riflessione su temi così importanti e difficili come quelli affrontati da Giorgio Leonicini in tutta la sua vita.
Irene Caroti