BASTA CON QUESTO TIRA E MOLLA DELL’ENEL SU TOR DEL SALE
Durante l’assemblea annuale di Confindustria tenutasi il 21 settembre a Livorno, il vicepresidente di Enel Produzioni, l’ingegner Leonardo Arrighi, ha individuato ancora una volta nel carbone la possibile fonte per alimentare la centrale di Torre del Sale, escludendo di fatto la riconversione a metano, auspicata invece da associazioni ambientaliste e da alcuni politici locali, sia per la centrale di Tor del Sale a Piombino, sia per quella del Marzocco a Livorno.
Questo “accanimento terapeutico” dell’ENEL nei confronti delle due centrali, ed in particolare di quella di Tor del Sale che è collocata nel mezzo del golfo di Follonica (tutto bandiera Blu) e di fronte all’oasi naturalistica WWF di Orti-Bottagone, può significare solamente, secondo la nostra interpretazione, o la totale mancanza di conoscenza da parte di Enel di dove é collocato l’impianto (cosa veramente poco plausibile), oppure la possibile volontà di chiusura dell’impianto piombinese, sul cui basamento però, una volta bonificato, potrebbe nascere un bellissimo albergo sul golfo, o ancor meglio quel famoso parco divertimenti davanti all’Isola d’Elba di cui si parla da decenni e che riassorbirebbe tutto il personale ENEL creando nel contempo anche numerosi nuovi posti di lavoro non stagionali.
Sul tema il sindaco di Piombino Gianni Anselmi é stato lapidario. «Dopo le dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente Arrighi durante la tavola rotonda dedicata all’energia – interviene il sindaco – mi preme ribadire che le nostre posizioni sul futuro dell’impianto sono ben note. Enel sa bene che l’ipotesi del carbone è impraticabile sul nostro territorio ed è già stata respinta ripetutamente dalle amministrazioni locali».
Il sindaco piombinese dunque, rivendica la necessità di salvaguardare la valenza turistica della val di Cornia. «Siamo sulla Costa Est, un’area di pregio che abbiamo valorizzato in questi anni – continua Anselmi – Vogliamo continuare in questa direzione imprimendo anzi un’ulteriore svolta ambientale, con investimenti nell’innovazione tecnologica e nelle energie rinnovabili».