PIOMBINO: E SE FOSSE IL CASO DI RIPENSARE CITTA’ FUTURA?
Riportiamo integralmente questo intervento di Riccardo Gelichi, consigliere del PD di Piombino, sulle scelte dell’amministrazione in relazione agli investimenti su città futura e nel resto di Piombino
«Nel mio ruolo di consigliere comunale sento la necessità di condividere con i piombinesi quello che ritengo un errore urbanistico perpetrato dalla nostra Amministrazione, alla luce della recente imprevista profonda crisi industriale.
Una buona politica urbanistica prescinde dai tecnocrati e i populisti, ma segue una buona pratica della partecipazione dei cittadini alle scelte di governo del proprio territorio, è impellente un’innovativa cultura per il cambiamento di una città “ Piombino”, ancora ingessata a un modello industriale monotematico, e poco propensa al cambiamento.
Si teorizza da qualche tempo nelle aree progressiste dei vari partiti di sinistra, la volontà di metter in campo scelte decisive per lo sviluppo di economie parallele a quella dell’industria pesante, ma a oggi, i progetti sono molti nella pianificazione strategica, ma spesso di lungo periodo e poco adeguati.
Città Futura ne è un esempio rappresentativo, sono necessari venti milioni di euro di risorse locali, quindi dei cittadini di Piombino, che si vanno ad aggiungere ai venti della regione Toscana, necessari a costruire il parco museo del ferro e dell’acciaio, la strada di collegamento Cotone via Medaglie D’oro, il parco della musica e della danza, un centro culturale e relativi parcheggi.
La questione ha poco di politico, ma induce una riflessione di buon senso, serve oggi a Piombino spendere venti milioni di euro dei piombinesi senza muovere nulla sul piano del rilancio economico della città?
Parchi e musei sono importanti dal punto di vista della qualificazione culturale e dell’attrattiva per un certo turismo di nicchia, ma di solito sono enti in rimessa, ricordo che la Parchi Val di Cornia ha un contratto di servizio con i comuni, che ammonta a qualche centinaia di migliaia di euro, aggiungerne altri è almeno poco opportuno, in un quadro economico e sociale che vede la grande industria in profonda crisi, e il tessuto sociale piombinese mutare verso una presenza notevole di pensionati e d’immigrazione interna ed esterna, dove il giovane spesso non può scegliere, se non uscendo dal contesto cittadino.
Città futura va ripensata in toto, il progetto di città non può fermarsi al restiling del suo ingresso, venti milioni di beni alienati dei piombinesi valgono molto di più e a mio giudizio, devono essere spesi per il futuro dei giovani piombinesi.
Per essere anche concreto voglio citare alcune necessità impellenti che attendono da tempo, tralascio per il momento la Fiorentina- Ghiaccioni, vitale per l’economia piombinese, che aspetterebbe proprio venti milioni di euro, ma ne riparleremo ampiamente in futuro.
Inizierei dalla possibilità di liberare gli ex macelli dal canile municipale, che potrebbe essere costruito la dove già previsto dal piano triennale dei Lavori Pubblici, liberando un ambito della costa da riqualificare e una spiaggia da valorizzare come già previsto dal Piano della Costa Urbana.
Una risposta potrebbe averla anche la delocalizzazione del tiro a segno, dando seguito alle esigenze di una città che si espande e contestualmente anche alle legittime richieste degli attuali residenti della Tolla, costruendone uno nuovo di caratura nazionale, creando servizio e possibilità di implementare nuove economie nel settore.
Sempre in ordine alle priorità si potrebbe realizzare l’intero impianto fognante dell’ambito di Baratti e Populonia, tuttora mancante e tuttora carente di qualsiasi finanziamento, anche alla luce dell’attuale, tanto discussa, pianificazione urbanistica attualmente in iter di approvazione.
La piscina comunale ha la necessità di essere ampliata, ma anche delle risorse necessarie per espletare l’opera, in numerose occasioni abbiamo spiegato che questo settore muove piccole economie.
E’ vitale dare impulso alla costa urbana con la creazione di posti spiaggia anche la dove non previsti dalla pianificazione omonima, che sono indispensabili per muovere un poco di presenze turistiche in città e quindi economie commerciali e alberghiere, gli eventi, anche belli, da soli non sono sufficienti e costano.
Creare, sempre sulla logica della balneazione in loco, la strada “ con materiale adatto “, di collegamento a Spiaggia Lunga, dando finalmente vita alla progettazione prevista in quegli ambiti.
Infine, ma non per minore importanza, la creazione da subito del mercato ittico attualmente confinato nella previsione di nuovi porti, con la possibilità di svilupparne la filiera del pescato che a oggi, in un posto di mare, non ha ancora adeguate risposte, un altro tassello allo sviluppo di economie nuove.
Credo di aver terminato i nostri venti milioni di euro, ma, senza demagogia, mi pare di averli spesi bene.
Ricordo, a scanso di equivoci che queste risorse sono nostre e potrebbero rendere possibili da domani le previsioni che se pur esistenti, aspetterebbero comunque finanziamenti esterni e un futuro lungo se non utopico.
Qualcuno ora si chiederà, che ne facciamo di città futura?
Il ripristino della collina e una bella pineta, un cuscinetto verde fra la fabbrica e la città, perché Piombino ha bisogno anche di alberi».
RICCARDO GELICHI
CITTA FUTURA E’ UN POZZO MANGIA SOLDI..QUESTO E’ IL MIO PARERE…A PiOMBINO MANCANO COSE REALI NO UTOPIE
Fa piacere constatare che ci sono persone che ragionano con il buon senso e non con la tessera, ma cosa ci dovremmo aspettare da un’Amministrazione che è pronta a criticare chi noncrea posti di lavoro e sviluppo quando lei stessa riassume alla Patrimoniale (100% del Comune) impiegati andati in pensione? Così oltre ad una buona liquidazione ed alla pensione hanno anche il contentino di un nuovo lavoro, occupando quei pochi posti disponibili che tanto farebbero gola ai nostri ragazzi. Ma il partito comanda e qui si buttano giù bocconi amari. Ed allora, tanto di cappello a chi vuol vedere al di là del proprio naso.
che ci vuole fare siamo di fronte a un clientelismo..della serie amici,amici degli amici..e poi si mostra una democrazia di facciata..la bandiera della pace alla finestra e la solidarieta’ verso il prossimo…