«GIOVANE» E’ ANCORA UN VALORE AGGIUNTO IN POLITICA?
Pubblichiamo una risposta dei “giovani” di Comune dei Cittadini al “giovane” segretario del PD Valerio Fabiani che ha recentemente espresso sulla stampa alcune riflessioni. Ad eventuali repliche sarà data la stessa visibilità.
«Dopo le esternazioni del “giovane” segretario del PD Valerio Fabiani – inizia il comunicato – e l’intervento del giovane architetto Massimo Cionini, può essere utile ricordare l’arroganza con la quale molti politici, in campagna elettorale, dileggiavano i giovani candidati “dall’antipolitica”, come la chiama il segretario Fabiani, ma votata e sostenuta da migliaia di persone. “Giovane” però, di per sé, non è necessariamente un valore aggiunto e, se non supportato da una mentalità aperta e indipendente, può addirittura tramutarsi in un problema.
Ricordiamo a Fabiani che gli investimenti sul territorio che i comuni prevedono o acconsentono, tranne che per qualche tecnico, non puntano affatto sull’occupazione di personale laureato, che anzi si vede assunto a condizioni penose, ad esempio nelle cooperative sociali. Ciò avviene anche perché le politiche territoriali del Pd non creano prospettive per noi giovani. Dalla Val di Cornia i laureati sono costretti a fuggire.
Ricordiamo a Fabiani che se puntassimo di più sulla ricerca, sull’innovazione tecnologica, sull’archeologia e il turismo culturale, sui servizi e sull’agricoltura di qualità, non solo porremmo le basi per una competitività di lungo periodo fondata sulla sostenibilità e sull’identità del territorio, ma daremmo anche lavoro a qualche laureato in più!
In un contesto di crisi strutturale è quindi non solo opportuno, ma necessario discutere se a Casone, Caldanelle, Populonia ci debbano stare centri commerciali e alberghi o se si debba puntare a valorizzare ancora di più un parco archeologico famoso in tutto il mondo. Questo, Fabiani, è prima di tutto business, economia e tutela delle risorse insieme. Lo stesso vale per il grave conflitto fra San Silvestro e le cave a Monte Calvi, e vale per Rimigliano dove si prevedono un nuovo albergo e 17.000 mq. di seconde case nei poderi a poche centinaia di metri dal mare!
Voi pensate al turismo balneare quando invece occorre destagionalizzarlo perché le coste a luglio-agosto sono già al collasso e per farlo occorre puntare non su ulteriore cemento per altri vacanzieri estivi, bensì su cultura, paesaggio, gastronomia, fruibili in molti periodi.
Altri 6000 metri cubi al parcheggio di Caldanelle, spiagge private a Baratti, albergo di lusso al Casone, parte del golfo di Baratti distrutti dall’erosione e a rischio frane, Rimigliano che diventa un villaggio turistico diffuso, Torre Mozza scomparsa, grandi impianti energetici nelle campagne a consumare suolo agricolo e a incentivare la chiusura delle aziende agricole, assenza di ripristini ambientali nelle cave, altri capannoni un po’ ovunque, nuove case anche quando non servono, recupero edilizio solo a chiacchere. Questo è il caotico quadro della situazione. Dunque bisogna stare dalla parte di chi” investe bene”, puntando su uno sviluppo selettivo e non composito come stanno facendo le attuali amministrazioni, su programmi di ampio respiro e non sul profitto rapido. Il governo taglia risorse. Non aiutiamolo – concludono – compromettendo quelle che abbiamo».
Il gruppo giovani di Comune dei Cittadini
22 novembre 2010