INCIDENTE AL GAGNO: UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA
Piombino (LI) – Nina Ostryan 48 anni, collaboratrice domestica uraina da tempo residente a Piombino, è morta venerdì 26 novembre attraversando la strada al Gagno. Un punto pericoloso, vicino alla curva, dove la visibilità non è ottimale. Un altro morto in un punto dove già altri pedoni hanno fatto la stessa fine. Riportiamo sull’argomento un commento di Aldo Fabbri dell’Associazione « Fede per la vita ».
«Ma ormai ce l’aveva quasi fatta. Era a due passi dallo stretto marciapiede al lato della corsia che porta in città, oltre un centinaio di metri dalle strisce pedonali. Improvvisamente l’urto con una Fiat Punto di vecchio modello. Un balzo contro il parabrezza dell’auto, tanto violento da mandarlo in frantumi. Il conducente, un uomo di 64 anni di Piombino, è tuttavia riuscito ad arrestare l’auto. Ma proprio in quel momento stava sopraggiungendo una Grande Punto condotta da un altro piombinese di 58 anni che ha tamponato il primo veicolo, sospingendolo in avanti di una decina di metri. La donna è finita stritolata sotto le ruote della vecchia Punto.
L’incidente mortale avvenuto al Gagno porta nuovamente alla ribalta la pericolosità di quel tratto di strada; oggi, a seguito della doppia corsia in entrata a Piombino, la pericolosità è notevolmente aumentata specie per i pedoni che devono attraversare la strada.
Non è mia intenzione far alcun riferimento né alla dinamica dell’incidente dove ha perso la vita la signora Nina (saranno i rilievi effettuati dalle forze dell’ordine a far luce su quanto accaduto), né tantomeno al comportamento delle persone coinvolte ; è mia intenzione però condannare il comportamento di tutti quei conducenti (che non sono pochi) che in maniera irresponsabile e scellerata usano il tratto di strada che va da Fiorentina alla rotonda della Sol come se fosse un autodromo. E’ sufficiente vedere come, andando a 70 km/h, velocità non da lumaca e già oltre il limite consentito, si viene “sverniciati” da veicoli che viaggiano intorno ai 100 km/h che si guardano bene dal rallentare anche in prossimità dell’attraversamento pedonale del Gagno . Chissà dove dovranno andare così di fretta; vorrei che questi signori e signore riflettessero su quanto tempo guadagnano andando a quelle velocità , 2 o 3 minuti? Sicuramente non più di 5 .
A 90 km/h, dal momento che viene percepito un pericolo, tra tempo di reazione e spazio di frenatura occorrono circa 60 mt per fermarsi; sufficienti per fare danni a se stessi ed agli altri. Vale la pena rischiare?
Sono sempre più convinto che le strade le rendiamo pericolose noi (automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni) con i ns comportamenti spesso incoscienti. E’ opportuno però trovare velocemente una soluzione per rendere più sicuro l’attraversamento dei pedoni (un sottopasso ?) al Gagno e nel frattempo non farebbe male qualche sanzione pesante ed esemplare da parte delle forze dell’ordine per dare una calmata a coloro i quali pensano di essere dei Fernando Alonso o Valentino Rossi».
Fabbri Aldo
Associazione Fede per la Vita
Piombino