GIOBBE COVATTA INEDITO RECITA LA CARTA DEI DIRITTI DELL’UOMO
Teatro Verdi a San VIncenzo esaurito in ogni ordine di posti e grande successo di pubblico per lo spettacolo di Giobbe Covatta dal titolo “Trenta”. L’attore napoletano ha incantato, con la sua bravura e professionalità, gli spettatori per due ore consecutive interrotto soltanto dagli applausi della sala.
In scena uno spettacolo ispirato alla carta dei diritti dell’uomo. Trenta sono infatti gli articoli di cui è composta la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall’ONU il 10 dicembre 1948; trenta articoli che sanciscono i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali, culturali di ogni persona. Vi si proclama che nessuno può essere fatto schiavo o sottoposto a torture, che nessuno dovrà essere arbitrariamente arrestato, incarcerato o esiliato. Vi si sancisce anche che tutti hanno diritto ad avere una nazionalità, a contrarre matrimonio, a possedere dei beni, a prendere parte al governo del proprio paese, a lavorare, a ricevere un giusto compenso per il lavoro prestato, a godere del riposo, a fruire di tempo libero e a ricevere un’istruzione.
Giobbe Covatta, in questo spettacolo che ha ottenuto lo speciale patrocinio di Amnesty International, ha voluto coniugare la sua ironia e il suo sarcasmo con una profonda riflessione sui diritti fondamentali dell’uomo sottolineando che molte persone questi diritti li hanno soltanto sulla carta. Per far questo in alcuni passaggi si è tolto l’abito del comico puro per sensibilizzare il pubblico, presentando una veste inedita che ha colpito, e un po’ stupito, le persone in sala.
Al termine della serata gli organizzatori hanno donato ad ogni signora un pensiero molto gradito: una rosa all’uscita dal teatro per ricordare la bella serata.
Andrea Fabbri