RIFONDAZIONE: «PER FAVORE CANDIDATE ANSELMI AL PARLAMENTO»

Il Sindaco di Piombino Gianni Anselmi

Riceviamo, e a gentile richiesta pubblichiamo un intervento del partito di Rifondazione Comunista sulla gestione della città di Piombino da parte del sindaco Gianni Anselmi. Visti i toni particolarmente accesi garantiamo sin d’ora di dare lo stesso spazio ad un’eventuale replica.
I commenti dei lettori possono essere effettuati alla fine dell’articolo.

«Lo stop forzato, – inizia Rifondazione – imposto dalla Sovrintendenza, ai lavori previsti dal piano per Viale Amendola è emblematico dello stato in cui versa la Città di Piombino dopo quasi sette anni di Amministrazioni guidate dal Sindaco Anselmi. E’ un esempio perché si intrecciano, in questa vicenda ambedue le questioni che attanagliano il governo della Città.

La prima è il fallimento di tutti i progetti  posti in campo dal Sindaco e dalla sua maggioranza, compresi i Vendoliani e Dipietristi, ormai dal 2004.

La seconda è l’idea di democrazia che Anselmi e la sua maggioranza hanno messo in campo in questi anni.

Il piano particolareggiato della costa urbana, che fu approvato con i soli voti contrari del PRC e della Lista Civica, conteneva in se i germi di ciò che si sarebbe puntualmente verificato e cioè la svendita del patrimonio pubblico, Macelli, Centro Velico, Viale Amendola ed altro e la privatizzazione di fatto delle coste. Il piano è miseramente fallito, di tutto ciò sono rimasti tre gazebo (il comunicato si riferisce ai punti ristoro a Calamoresca, Salivoli e Viale del Popolo ndr.) e i danni provocati da questa idea del territorio: il decadimento di tutta la costa, le frane e l’ostruzione degli accessi al mare.

Non c’è stato alcun investimento nel risanamento e la manutenzione della costa, e un bene pubblico come il diritto ad usufruire liberamente del proprio mare è negato ai cittadini di Piombino. In Via Amendola si sono venduti, dopo una gara “chiacchierata” ed ai soliti noti persino i giardini pubblici!

Non possiamo dimenticare il resto: I fanghi di Bagnoli, che fine ha fatto quell’accordo? E la 398 la strada strategica per il lavoro e lo sviluppo? Si fermerà forse al Gagno, anzi SAT smentisce il Sindaco sul presunto accordo che ha sventolato sulla stampa.

Intanto si mette in campo un altro piano per Baratti, sempre con le stesse finalità, privatizzare ed impedire ai cittadini la libera fruizione del territorio in nome di uno specchietto per le allodole chiamato sviluppo turistico  che dovrebbe sostituire l’occupazione che viene a mancare per la crisi dell’industria. In realtà questo significa far arricchire pochi, creare qualche posto di lavoro, rigorosamente precario, e distruggere un territorio.

E su Viale Amendola riemerge anche il deficit di cultura democratica proprio del Sindaco e della sua maggioranza. Potremmo dire che il berlusconismo è ormai la cultura politica che impera non solo nelle teste dei berlusconiani. L’attacco selvaggio del Sindaco Anselmi alla Sovraintendenza ne è l’esempio. Nessuno può fermare chi è eletto dal popolo e forse anche dal Signore! La costituzione formale è superata da una costituzione materiale in cui non esiste più alcun equilibrio tra poteri ed in cui si disconoscono persino le competenze e i titoli.

Era già successo con l’allontanamento del Professor Vezio De Lucia che aveva tentato di arginare, attraverso il Piano Strutturale d’Area gli appetiti dei poteri forti sulla Val di Cornia e via via con gli attacchi sprezzanti ad alcuni intellettuali vanto del nostro Paese come Alberto Asor Rosa e salvatore Settis. A tutto questo dobbiamo aggiungere i falsi percorsi partecipativi affidati alla gestione privata, che contribuiscono, ancora di più, ad allontanare i Cittadini dalla vita democratica.

Il bilancio di tutto questo – conclude Rifondazione comunista – è il fallimento di una politica ridotta solo a propaganda a ad annunci a mezzo stampa che non hanno portato a nessun risultato tangibile ma accelerato la rovina di una città. Speriamo che il partito del Sindaco Anselmi prenda la decisione di candidarlo al Parlamento sicuramente lì farà meno danni».

Gruppo Consiliare PRC Piombino

Scritto da il 4.12.2010. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

4 Commenti per “RIFONDAZIONE: «PER FAVORE CANDIDATE ANSELMI AL PARLAMENTO»”

  1. Graziella Guglielmi

    Modesti come al solito!! Ma candidiamolo per Strasburgo,con tutto quello che ha promesso e non mantenuto credo che di numeri ce ne abbia; avete fatto una lettura molto veloce del suo programma,perchè vi siete dimenticati del nuovo cimitero, del canile,delladifesa a spada tratta del nostro ospedale e delle sue maestranze, del parcheggio sotterraneo in Piazza Dante, degli aiuti alla piccola e media industria, del potenziamento delle strutture scolastiche inteso comenuove sedi anche universitarie,della costruzione del Mini-mill, dei famosi otto regali che in cambio ci doveva fare la Lucchini e potri continuare tanto qwuanto sono stati lunghi cinque anni di discorsi, discorsi discorsi…

  2. Mario Nero

    Parole, parole, parole, parole …. soltanto parole…..
    Il turismo, lo sviluppo … ma che cavolo dicono tutti questi politicanti!
    La verità è che a Piombino uno non trova lavoro nemmeno se piange!
    A meno che non abbia fatto almeno una ventina di feste dell’unità… allora qualche porticina alla COOP, in Comune, all’Asiu, all’ATM timidamente si apre. Per il resto degli sfigati sono affari amari.
    Se uno poi decide di aprire una piccola attività… Dopo poco piombano come falchi i solerti ispettori dell’INPS dell’Inail dell’Agenzia delle Entrate ecc.. a stroncare tutto e a costringerti a chiudere immediatamente i battenti della microattività che ti sei “permesso” di aprire… a meno che… uno non si pari bene il culo e faccia buoni finanziamenti a sindacati e partiti… allora come d’incanto i solerti ispettori evaporano in una nuvola rossa…
    E poi si parla solo della mafia del SUD, e questa che ho appena elencato che cosa è?

  3. Giovanni

    non riescono a fare nemmeno una parte di quello che hano detto, e poi danno la colpa alla crisi e a berlusconi. Troppo comodo. Ci vuole responsabilità e capacità di ammettere le proprie. Invece i nostri politici pensano sempre a salvare sé stessi, ad uscire bene dalle situazioni, alla loro immagine. Se ne fregano dei cittadini. Candidarlo al Parlamento? ci vuole rispeto per il parlamento

  4. carlo

    Sull’edificazione di Via Amendola sarebbe interessante pubblicare i nomi delle società e delle persone che le compongono…vero Gianni!

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