UDC: CHI TUTELA I LAVORATORI DEL CENTRO PER L’IMPIEGO?
La società Provincia di Livorno Sviluppo per conto della Provincia di Livorno ha bandito una selezione per il conferimento di alcuni incarichi professionali all’interno dei “Centri dell’Impiego” per incarichi di un anno come liberi professionisti con la qualifica contrattuale di psicologi.
«Ricordiamo – inizia l’UDC – che questi incarichi sono già ricoperti da persone che svolgono le medesime mansioni dal 2000 con contratti da “precari” (libero-professionali), al contrario di alcuni loro “colleghi” che svolgono altre competenze e che sono stati assunti dal 2008 come dipendenti a tempo indeterminato.
Inoltre gli psicologi in questione hanno già dovuto superare altre selezioni ed hanno comunque continuato ad avere rinnovi contrattuali annuali con tutte le incognite della loro condizione lavorativa.
Ora nuovamente dovranno affrontare un’ altra selezione, qualcuno di loro che ha famiglia potrebbe rischiare il posto di lavoro, che comunque rimarrebbe lo stesso precario, tutto ciò avverrebbe per verificare la loro idoneità professionale nonostante i molti anni di esperienza nel settore.
Chiaramente questa situazione è difficile da capire, di fatto per noi lo è sempre stata, poiché queste cose sono sempre state gestite dalla maggioranza di governo e noi siamo sempre solo stati spettatori.
Ci chiediamo se ci sia la necessità o l’obbligo di verificare la professionalità degli psicologi che fino ad oggi hanno lavorato nei “Centri dell’Impiego” della Provincia di Livorno, oppure se la selezione potrebbe avere un fine diverso rispetto a quello legittimo che esprime il bando. Difatti ci risulta che nei CPI sono entrate tramite altre agenzie nuove figure professionali, che svolgono funzioni simili, dal 2002 ci lavorano figure amministrative con vari contratti (che non subiscono selezioni).
Lo stesso bando da motivo di temere e dubitare, in effetti viene fatta una selezione simile a quella per l’assunzioni a tempo indeterminato con prova scritta ed orale d’informatica e d’inglese.
Normalmente avviene che si proceda per curriculum, valorizzando l’esperienza professionale nei CPI, in questo caso invece si attribuisce maggiore peso alla prova scritta.
Oggettivamente qualche dubbio lo abbiamo, anche perché normalmente le sinistre di governo sono molto attente a difendere i precari rispetto ad altre culture politiche, mentre stavolta ci sembra che in questa vicenda ci sia un aspetto che vada nel senso opposto.
Dato che noi confidiamo sempre nelle Istituzioni, riteniamo che le verifiche siano un’opportunità, ma anche un potenziale strumento di selezione e purtroppo in certi casi, anche di “discriminazione.
Il nostro auspicio, nonostante qualche polemica di corridoio e qualche giustificabile timore, crediamo che per evitare inutili, ma possibili strumentalizzazioni su ipotetiche pseudo-epurazioni, sarebbe opportuno riflettere attentamente e serenamente su tutta la vicenda.
UDC Provinciale