DEROGHE EUROPEE PER IL CONSUMO DELL’ACQUA POTABILE FINO AL 2012
Il Comune di Piombino, per informare correttamente la cittadinanza sulla qualità e le caratteristiche della nostra acqua potabile, sta promuovendo una campagna di comunicazione mirata a raggiungere tutti i cittadini. In questi giorni, sulla home page del Comune di Piombino, è stata pubblicata una nota informativa del sindaco con tutte le informazioni sulle deroghe, e un parere dell’Asl6. Anche se la nostra acqua è fuori norma, l’unione europea ci da tempo fino al 2012 per poter porvi rimedio… e nel frattempo?
Mercoledì 22 dicembre alle 17,30 al Centro Giovani è previsto un incontro pubblico con la cittadinanza a cui partecipano l’assessore all’ambiente Marco Chiarei e il responsabile del dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica Asl6 Val di Cornia Alessandro Barbieri. Un’informativa è stata trasmessa inoltre a tutti gli asili della città, mentre a tutte le famiglie con bambini di età inferiore ai 3 anni sarà inviata la lettera esplicativa del sindaco.
L’acqua potabile di Piombino, come quelle degli altri Comuni della Val di Cornia, presenta valori di boro e di arsenico più elevati rispetto ai valori limite ammessi dalla legislazione vigente, ma comunque inferiori rispetto a quelli ammessi per il regime di deroga stabilito dalla Commissione europea. Tali valori derivano essenzialmente alla conformazione geologica del suolo e non a fenomeni di inquinamento. Nel 2009 la presenza su base annua di arsenico rilevata nell’acqua potabile era di 11,9 microgrammi/l, e di 2,75 per il boro, confermando una qualità delle acque rimasta sostanzialmente costante nel tempo rispetto agli anni passati.
Secondo le nuove decisioni della Commissione europea, per assicurare che le acque destinate al consumo umano possano essere consumate in condizioni di sicurezza nell’intero arco della vita e senza alcun rischio per la salute umana, i valori limite di presenza di arsenico e boro presenti nella nostra acqua, sono stati fissati a 10 microgrammi per litro per l’arsenico e a un microgrammo per litro per il boro Sulla base delle prove scientifiche e degli orientamenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono comunque consentite deroghe temporanee fino a 20 microgrammi/l di arsenico e 3 microgrammi/l per il boro, perchè l’assunzione di queste sostanze anche in quantità superiori per un periodo di tempo limitato non provoca rischi per la salute, ad eccezione dei bambini di età inferiore ai tre anni per i quali è vietata la somministrazione dell’acqua del rubinetto come bibita. Nessun problema, invece, anche per i bambini al di sotto dei tre anni, a utilizzare l’acqua per lavarsi o per cucinare. Queste sostanze non determinano infatti un assorbimento cutaneo e la preparazione dei cibi implica un’assunzione in quantità ridottissime e pertanto non significative.
“Il boro non è una sostanza cancerogena, mentre l’arsenico può esserlo se consumato però in certe quantità – spiega il dott. Alessandro Barbieri – e i limiti fissati dalla Commissione europea, anche quelli in regime di deroga, tutelano da possibili rischi in questo senso”.
La scadenza di queste deroghe euorpee è il 31 dicembre 2012, termine entro il quale i Comuni interessati dovranno mettersi in regola. Fino al 2012, dunque il Comune di Piombino rientra tranquillamente nel regime di deroga consentito e in questi due anni, insieme all’Autorità di ambito e ad Asa, avvierà una programmazione di interventi per ridurre i valori di queste sostanze nell’acqua potabile.
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Riportiamo anche la letera del Sindaco Biagi inviata a tutti i residenti:
Chiarimenti relativi alla qualità dell’acqua potabile del Comune di San Vincenzo.
Gentile cittadino/a,
negli ultimi giorni gli organi di stampa hanno diffuso alcuni dati riguardanti la qualità delle acque della zona della Val di Cornia e del nostro comune. Si faceva riferimento, nello specifico, ai livelli di boro e di arsenico presenti nelle acque che, in base a ciò che era stato stabilito dalla Commissione Europea, sembrava superassero i valori consentiti.
Vista la delicatezza dell’argomento e le numerose richieste di spiegazioni arrivate in Comune in queste settimane da parte di singoli cittadini, ho deciso di scrivere a tutte le famiglie per chiarire il più possibile come stanno le cose a San Vincenzo. In più ho pensato di convocare un’assemblea pubblica con il Dott. Alessandro Barbieri dell’ASL responsabile delle analisi sull’acqua potabile per lunedì 10 gennaio alle ore 16.30 nella sala della Mensa scolastica in via F.lli Bandiera alla quale la invito fin da ora a partecipare.
Il 10 dicembre il Dott. Barbieri ha scritto a tutti i sindaci della zona per comunicare quale è la situazione dell’acqua potabile nei nostri comuni. In questa comunicazione l’ASL ci dice di non far bere l’acqua del rubinetto ai bambini fino ai 3 anni. Tutti gli altri usi dell’acqua, in particolare quelli alimentari, dalla preparazione dei cibi alla loro cottura al loro lavaggio, sono invece consentiti e sicuri per tutti, bambini compresi.
Ma perché succede questo? Succede perché le acque distribuite dai nostri acquedotti sono da sempre ricche di minerali, come l’arsenico e il boro, di origine naturale, a causa delle caratteristiche del terreno dal quale l’acqua sgorga. In questi ultimi anni le nostre acque sono rimaste sostanzialmente uguali, ma la Commissione europea è intervenuta sull’argomento per assicurare che le acque possano essere consumate dall’uomo in condizioni di sicurezza nell’intero arco della vita.
Per questo ha stabilito che i valori massimi di questi minerali all’interno dell’acqua potabile devono essere 10 microgrammi al litro per l’arsenico e 1 microgrammo al litro per il boro e ha dato tempo fino al 31 dicembre 2012 a tutti gli Stati di attrezzarsi per rispettare questi limiti. Nel frattempo la Commissione europea autorizza con una deroga ogni anno la distribuzione di acqua con la presenza di boro e arsenico, ovviamente sempre entro certi limiti. Prove scientifiche dimostrano, infatti, che alcuni valori più elevati sono accettabili per un periodo di tempo limitato senza rischi per la salute. L’unica eccezione riguarda i neonati e i bambini fino a 3 anni, che per la loro età devono assumere questi minerali (arsenico e boro) in quantità minime.
Questo divieto per i bambini fino a 3 anni è in vigore anche per San Vincenzo. È importante però precisare che il nostro problema riguarda solo il boro. Per l’arsenico fortunatamente San Vincenzo non ha problemi e non deve fare nessun intervento di adeguamento sull’acquedotto.
I livelli di boro, invece, nell’acqua potabile del nostro comune raggiungono in media circa 2 microgrammi al litro, invece di 1 come stabilito dalla Commissione europea.
Questa dunque la situazione. Colgo l’occasione per chiarire che:
1. la qualità delle nostre acque è tenuta costantemente sotto controllo da tutti gli organi competenti per assicurare a tutti la massima sicurezza in ogni momento;
2. le istituzioni locali e regionali sono a lavoro insieme alle società che gestiscono gli acquedotti per superare il problema dei valori del boro e dell’arsenico con interventi sull’acquedotto stesso in modo da riuscire a rispettare i limiti indicati dalla Commissione europea nei tempi stabiliti (31 dicembre 2012);
3. questo fatto non ha niente a che vedere con la recente ordinanza da me emessa qualche settimana fa di divieto totale di consumo dell’acqua potabile, ordinanza revocata nel giro di pochi giorni e relativa a un episodio specifico e isolato che è rientrato subito.
Spero di essere riuscito a chiarire meglio la situazione. In ogni caso, oltre a questa lettera la informo che ulteriori e ancora più dettagliati chiarimenti saranno dati nel corso dell’assemblea di lunedì 10 gennaio alle ore 16.30 alla la quale la invito nuovamente a partecipare.
Tutta la documentazione relativa alla qualità dell’acqua potabile di San Vincenzo è inoltre disponibile:
Ø sul sito internet del Comune www.comune.sanvincenzo.li.it nella sezione Qualità acqua potabile;
Ø presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico al piano terra del Palazzo della cultura in piazza Mischi (di fronte al Comune), aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il lunedì e il mercoledì anche il pomeriggio dalle 15 alle 18. (tel. 0565 707243-206-246). L’Ufficio è a sua disposizione per rispondere a eventuali sue domande e dubbi ulteriori sull’argomento.
Infine, nel prossimo numero del periodico comunale in uscita a febbraio 2011 ci sarà un approfondimento specifico sulla questione.
Un saluto cordiale,
IL SINDACO
Michele Biagi