PIOMBINO: UN MERCATO SETTIMANALE DELLA FILIERA CORTA NELLA PIAZZA DEL COTONE
Un nuovo mercato settimanale per la vendita di prodotti provenienti dal nostro territorio: questa è l’iniziativa, promossa dall’assessorato all’ambiente e dall’assessorato alle attività produttive del Comune, che ha come obiettivo principale quello di fornire al mondo agricolo locale la possibilità di realizzare una vendita diretta in proprio, e allo stesso tempo quello di garantire ai consumatori un’offerta di prodotti genuini che abbiano un legame diretto con il territorio di origine, secondo il principio della filiera corta.
Per la gestione di questo mercato e per l’assegnazione della relativa area, il Comune di Piombino ha indetto un bando pubblico, in pubblicazione da lunedì 31 gennaio e aperto fino al 2 marzo, scaricabile dal sito internet del Comune.
Il bando servirà proprio a selezionare il gestore concessionario del mercato che si svolgerà ogni sabato mattina, dalle 8,30 alle 13, presso la nuova piazza del Cotone.
«La scelta del luogo non è casuale – ha illustrato alla stampa l’assessore all’ambiente Marco Chiarei – Il Cotone è infatti un’area in cui recentemente si sta sviluppando una progettualità tesa alla sua riqualificazione urbanistica e sociale. Lo stesso Contratto di Quartiere, nella sua versione iniziale, vi prevedeva infatti la realizzazione di un mercato rionale. Si tratta quindi una scelta filosofica ma anche logistica; nella piazza sono presenti i servizi che ci consentiranno l’allestimento del mercato, compreso il parcheggio, e il quartiere è comunque sprovvisto di altri esercizi commerciali che possano entrare in concorrenza con questo. Inoltre ci auguriamo che possa attrarre un bacino ampio, non soltanto quello del quartiere, e per questo dovrà essere predisposta un’adeguata segnaletica. In ogni caso abbiamo messo in preventivo un periodo di prova, nel quale potremo verificare la funzionalità del mercato».
Il mercato potrà essere composto al massimo di 15 banchi, con prodotti agricoli e ittici. I criteri per la selezione delle aziende sono piuttosto restrittivi, nell’ottica di mantenere il principio della filiera corta: sono ammesse infatti solo aziende la cui area di provenienza non sia superiore ai 70 km, distanza normalmente adottata in questi casi. Un altro requisito richiesto è la presenza di almeno un banco dedicato ai prodotti biologici.
Al bando possono partecipare le associazioni, riconosciute e non riconosciute, i consorzi e i raggruppamenti temporanei di associazioni e consorzi.
Il soggetto che si aggiudicherà il bando dovrà definire il regolamento di mercato e garantire la presenza di un numero di banchi pari al 10% del totale, oltre a presentare un report di monitoraggio ogni sei mesi.
Irene Caroti