LUCCHINI: I SINDACATI SONO ANCORA PREOCCUPATI
“Alla Lucchini la situazione resta precaria”. Lo dicono i sindacati che mostrano poca fiducia dopo l’incontro con il management del gruppo siderurgico. “Le banche garantiscono la liquidità, ma è il futuro che resta incerto”.
“La situazione del Gruppo Lucchini resta precaria”. E’ questo il commento dei sindacati al termine dell’incontro tenuto oggi con il management del Gruppo Lucchini, in cui sono stati spiegati i tratti salienti dell’accordo per la rinegoziazione del debito da 770 milioni, raggiunto nei giorni scorsi tra Mordashov e le banche creditrici. L’intesa deve ancora essere ratificata da tutti i soggetti coinvolti.
“La banche – spiegano i sindacati – rimborseranno il debito in tempi più lunghi, al tempo stesso concederanno un prestito per riaprire la liquidità del gruppo, che sarà restituito con la vendita di quattro centrali idroelettriche di Ascometal, in Francia”. Mordashov, diversamente da quanto annunciato nelle settimane scorse, non ricapitalizzerà il gruppo siderurgico.
“Saranno le banche a gestire tutta l’operazione – spiegano i sindacati – hanno garantito la liquidità per evitare il fallimento, ma per il percorso futuro dello stabilimento rimane l’incertezza. Riteniamo importante a questo punto che si costruisca un percorso per l’ingresso di un nuovo soggetto industriale, che dia garanzia su produzione e investimenti”. Giovedì 10 febbraio l’esito dell’incontro con l’azienda sarà illustrato ai lavoratori nel corso delle assemblee in fabbrica.