NOTIZIE DALLA VAL DI CORNIA DEL 13 FEBBRAIO 2011
LIVORNO: ATTO VANDALICO IN P.ZZA DEI MARTIRI DELLE FOIBE
Riceviamo e pubblichiamo.
A nome del Coordinatori Regionali del Popolo della Libertà (On Massimo Parisi, On. Riccardo Migliori, On. Monica Faenzi, Dott. Maurizio Zingoni), esprimiamo il nostro sdegno e disappunto, per l’ennesimo atto ignobile di ispirazione chiaramente politica, operato a Livorno al recentemente inaugurato Largo Vittime delle Foibe, lo spazio che si trova all’incrocio tra via della Capraia, via della Meloria e via F. Corridoni ad Antignano, per ricordare migliaia di vittime italiane.
La mano dei “soliti idioti”, che questa volta ha vigliaccamente colpito il simbolo del ricordo di migliaia di nostri concittadini, barbaramente uccisi dai partigiani comunisti di Tito, per la sola colpa di essere italiani.
Auspichiamo che il Sindaco si attivi tempestivamente, per ripristinare questo spazio cittadino, consegnato recentemente alla città. “ non si può e non si deve avere paura della memoria- afferma Maurizio Zingoni- questi atti di inciviltà sono un segnale di quanto lavoro devono fare in questa città le istituzoni democratiche, per giungere ad una civile convivenza e a una matura e compiuta democrazia”.
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TROPPE IRREGOLARITÀ NEGLI UFFICI STAMPA. LE INIZIATIVE DI SINDACATO E ORDINE
Troppe amministrazioni pubbliche, anche in Toscana, violano la legge 150, a partire da quello che, con grande chiarezza, prescrive l’articolo 9: “Gli uffici stampa sono costituiti da personale iscritto all’albo nazionale dei giornalisti”.
Ma sono anche troppe le amministrazioni pubbliche dove i giornalisti non sono riconosciuti nel loro lavoro, o si vedono attribuite mansioni improprie o non sono stati messi in regola per quanto riguarda i contributi previdenziali. E che magari da troppi anni sono costretti a un precariato senza prospettive.
E’ su questa situazione generale che l’Associazione Stampa Toscana, sindacato unitario di tutti i giornalisti, assieme all’Ordine dei Giornalisti, intende avviare un’ampia campagna di monitoraggio e iniziativa a tutti i livelli.
Per illustrare tutto questo è convocata una conferenza stampa per lunedì 14 febbraio, alle ore 12, presso la sede dell’Associazione Stampa Toscana, in via dei Medici 2, a Firenze.
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UNITI PER SUVERETO: BARATTI E’ UNA QUESTIONE DI TUTTI
Riceviamo e pubblichiamo.
Una mozione sulla salvaguardia di Baratti nel Consiglio comunale di Suvereto, che chiede di discutere il piano particolareggiato in tutti i comuni della zona coinvolgendo gli amministratori piombinesi e i vari comitati e associazioni che si oppongono alla trasformazione del golfo.
L’ha presentata la lista di sinistra Uniti per Suvereto, che sollecita il Comune di Piombino ad approvare il Regolamento urbanistico d’area, “già adottato dal nostro Comune e da quello di Campiglia M.ma”, prima di dare seguito al piano particolareggiato di Baratti, in modo da avere un quadro urbanistico unitario di riferimento nel quale prevedere poi eventuali interventi specifici.
Il Comune di Piombino – recita la mozione – dovrà accogliere le posizioni emerse dal percorso partecipativo al quale hanno preso parte molti cittadini dell’intera Val di Cornia. Baratti è una questione di tutti e come tale deve essere affrontata, rispettando l’ambiente e la cultura che ne fanno un luogo unico, fonte di attrazione turistica e di occupazione.
La Mozione ricorda anche la necessità di una politica urbanistica di area, che metta in grado tutti i Comuni di pronunciarsi sulle risorse essenziali del territorio della Val di Cornia. Invita infine alla coerenza richiamando il piano strutturale d’area approvato nel 2007, secondo il quale “il regolamento urbanistico dispone un eventualmente ampliamento del parco”, stabilendo che “per l’altissimo valore paesaggistico del contesto, il nucleo residenziale di Baratti non ammette ulteriori carichi urbanistici”. Invece del Parco non si parla più, mentre l’amministrazione di Piombino vorrebbe caricare ulteriormente Baratti addirittura con un albergo sul mare e la concessione a privati di un nuovo tratto di litorale.
Uniti per Suvereto
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CAMPIGLIA: MOSTRA FOTOGRAFICA ORGANIZZATA DA EMERGENCY
Nel 2010 il Gruppo Emergency di Piombino/Val di Cornia ha proposto un concorso fotografico dal titolo “Val di Cornia. Una foto. Persone di qui venute da altrove” La mostra, che farà tappa dal 12 al 27 febbraio al Centro Civico Mannelli di Campiglia presenta uno spaccato della realtà sociale e culturale della Val di Cornia, in cui si incontrano persone provenienti da paesi diversi, che qui vivono per un periodo o si sono stabilmente inserite, che qui formano famiglie e crescono i propri figli, che qui studiano e lavorano.
Una realtà sociale non priva di ombre e contraddizioni in un periodo di crisi economica che colpisce tutti, e di conseguenza anche i lavoratori stranieri. Ma è anche una realtà sociale fatta di relazioni che si costruiscono nella comunità locale, nel posto di lavoro, a scuola, nel gioco, nello sport, in famiglia. “Le immagini esposte testimoniano questa presenza e questo incont ro – dicono gli organizzatori – Le persone che hanno inviato le loro fotografie hanno esplicitato in alcuni casi le difficoltà a rappresentare la presenza di questi nuovi cittadini sul territorio, in altri casi i “fotografi” parlano con le loro immagini di una relazione di reciprocità, di scambio con chi viene da altrove e con se porta la sua cultura, la sua storia, i suoi desideri”.
La giuria che ha scelto le 30 foto della mostra, delle oltre 60 arrivate agli organizzatori, è stata composta da un rappresentante di Emergency, uno dell’Amministrazione Comunale di Piombino, uno del Centro Giovani, tre rappresentanti della consulta degli Immigrati, e infine due fotografi esperti.
Completa la mostra l’opera artistica di Eraldo Ridi rappresentativa dei tre premi consegnati ai vincitori. L’opera ha come tema il diritto di cittadinanza agli stranieri.
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DOMENICA 13 FEBBRAIO 2011 TUTTE LE DONNE IN PIAZZA
Riceviamo e pubblichiamo.
Domenica è una giornata di mobilitazione delle donne in tutte le piazze d’Italia, per riaffermare la propria dignità di persona ed il proprio sdegno per la mercificazione che viene fatta del loro corpo.
Nella stessa data il comune di Piombino ha pensato bene di raccogliere l’invito del Ministero dei Beni Culturali (lo stesso che lascia crollare Pompei e non solo, e che annuncia nel proprio sito che questo è il primo evento qualificante dell’anno) promuovendo un’iniziativa per San Valentino: pozioni e malefizi d’amore.
Non è uno scherzo purtroppo!
Sinceramente sgomente e sorprese per un tempismo tanto infelice ci domandiamo a chi serve dare un’immagine di festa nazionale ad una festa consumistica come questa.
Purtroppo questa è un’ulteriore dimostrazione di come un certo tipo di cultura sia trasversale e non abbia colore politico Invitiamo quindi tanti uomini e donne che non si sentono rappresentati da questa cultura arretrata a farsi sentire, ad indignarsi, ma anche a trasformare questa indignazione in partecipazione attiva Insieme si può.
Associazione per le parità ExAequo
Ma come si fa ad indignarsi? Ma avete capito cosa fa il Ministero? Per S.Valentino, in nome dell’arte e per gratificare le coppie,fa pagare un solo biglietto di ingresso ai Musei. E questo dovrebbe offendermi, ma quando mai… Se poi ci sono donne che mercanteggiano il loro corpo, facciano pure. Per parlare di consumismo si impone la coerenza: siete proprio sicure che butterete fiori e cioccolatini e non accetterete regali? E che rifiuterete una cenetta a lume di candela? Ricordate, ogni lasciato è perso, comunque buona serata a tutte. Graziella Guglielmi