CXC: «PER RIPOPOLARE CAMPIGLIA NON SERVONO POLEMICHE MA FATTI»
Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato per Campiglia.
«Nella descrizione del centro storico di Campiglia, Francesco Rossi su Il Tirreno (21 febbraio) rende perfettamente l’idea dell’attuale situazione abitativa del borgo perlustrando a tappeto il rione della Rocca; stesso deserto avrebbe documentato se si fosse addentrato nelle strade del rione Poggiame.
Le case sotto la Rocca, incluse nella seconda cerchia delle mura medievali, sono state le prime ad essere abbandonate dai residenti: le caratteristiche strutturali, la difficoltà di accesso ai mezzi motorizzati non andavano più bene per le famiglie, ma benissimo per le case della vacanza, pittoresche, spesso con una vista mozzafiato.
Ultimamente questo deserto si è fatto sentire pesantemente sulle attività commerciali che continuano a chiudere: destino che, a breve, se la situazione non cambia, toccherà anche ai servizi essenziali. Ora tutto il paese è diventato un bel contenitore vuoto, come un teatro animato soltanto per i riti collettivi delle vacanze.
L’amministrazione vanta il mantenimento di alcune funzioni di rappresentanza – la sala del consiglio comunale – come esempio di rivitalizzazione del paese nel centro storico quando tutti i servizi più importanti per i cittadini sono ormai a Venturina. Anche la presenza di un’ottima scuola elementare non è sufficiente a rassicurare essendo ovviamente legata alla presenza di bambini: potrebbe infatti accadere come per la scuola media che non esiste più a differenza di paesi limitrofi e più piccoli come Suvereto.
Riguardo al fatto che il villaggio turistico alla Fonte di Sotto sarebbe servito a rivitalizzare il centro storico – in sottintesa polemica con il Comitato per Campiglia – è vero esattamente il contrario: quelle villette avrebbero solo deturpato il borgo medievale senza alcun vantaggio. Come vera RTA infatti la struttura non sarebbe mai decollata (si pensi alla maggior parte delle numerose attività ricettive dentro e fuori le mura già vuote a metà settembre) e come seconde case (come pubblicizzava il dépliant dell’Agenzia) avrebbero avuto per il centro storico lo stesso apporto degli abitanti delle Case Nuove cioè nullo o poco significativo.
Sempre con riferimento alla RTA va poi precisato che la presunta dichiarazione del Sindaco purtroppo non è esatta: se infatti è vero che attualmente è tutto fermo, i permessi concessi sono ancora validi e nel RU in fase di approvazione rimane la previsione per una RTA in quella zona.
Oltre le polemiche ci auguriamo che in tempi brevissimi:
1. Si creino incentivi per riportare giovani coppie e in generale cittadini italiani e stranieri a vivere nel borgo prima della sua morte definitiva;
2. Si faciliti l’apertura di nuove e il mantenimento delle attuali attività commerciali;
3. Ci si attivi per facilitare la creazione dell’Albergo Diffuso (alternativa alla RTA nello sfruttamento di strutture e architetture esistenti senza consumo di suolo);
4. Che gli amministratori siano più presenti in paese, mentre molti di loro abitano lontano o addirittura fuori dal comune».
22 febbraio 2011
Comitato per Campiglia
Mi risulta che il sindaco di Pari, bellissimo borgo vicino Siena, per ripopolare il paese abbandonato come Campiglia abbia proposto affitti a prezzi “simbolici” per le giovani coppie della zona o comunque toscane.
Perchè non ci prova anche Campiglia???