PIOMBINO: CASSE VUOTE PER IL COMUNE, SI TAGLIA TUTTO

il palazzo comunale

Tagli imbarazzanti per il comune di Piombino, che si vede sempre più alle corde ed in difficoltà anche per servizi di mera manutenzione ordinaria. E così non ci sono i soldi per potare le piante, oppure la comica situazione di questi giorni dei volontari del carnevale che, dopo aver fatto i carri e curato tutta la manifestazione gratuitamente, anche costretti a mettere loro stessi per le strade interessate dalle sfilate, i divieti di sosta che prima metteva il comune. Idem per il dimezzamento del contributo affitto ai bisognosi, lo stop all’acquisto dei giornali in comune, eccetera.

Nella scure dei tagli anche la Società Parchi, che non vedrà più un centesimo dal comune di Piombino proprio perché ha problemi di liquidità, e per questo, di non prevedere alcun finanziamento nel bilancio 2011. Il risultato di tutto questo sarà la messa a pagamento dei parcheggi lungo la principessa davanti a Rimigliano (solo il lato a mare, per ora) e la rimozione delle visite guidate nei parchi della Val di Cornia (e relativo abbassamento del biglietto per la visita senza guida).

La nostra redazione si chiede solo una cosa: di fronte a tagli così importanti, tali da togliere servizi primari al cittadino, come può l’amministrazione comunale continuare a proporre ai cittadini manifestazioni costosissime come Visionaria, i concerti estivi, il festival Quanto-Basta, e la stessa tappa del giro d’Italia che chissà quale ritorno reale avrà per la città? Sarà difficile spiegare ai residenti ancora a lungo che non ci sono i soldi per il pane se poi i soliti noti vanno a mangiare tutte le volte al ristorante…

Riportiamo sul tema parchi con l’occasione due interventi dell’opposizione. Il primo del consigliere piombinese Gelichi (Ex PD), il secondo della lista civica campigliese Comune dei cittadini. Buona lettura.

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GELICHI: TAGLI ALLA PARCHI: “ UNA DECISIONE GRAVISSIMA”

Allucinante! Non trovo altre parole per descrivere la decisione di questa amministrazione di non ottemperare alla copertura del proprio contratto di servizio con la Società Parchi; 300mila euro, una cifra irrilevante se si pensa ai soldi spesi per acquistare le aree Fintecna ad esempio, sette milioni di euro di cui tre e mezzo versati dal Comune.

Non voglio nemmeno provare a spiegare l’importanza di questa Società per l’economia turistica comprensoriale e piombinese, mi viene in mente soltanto Baratti, e un Piano Particolareggiato che non prevede nulla per l’archeologia, guarda il caso.

I servizi, sig. Sindaco hanno un costo, come tutte le progettazioni andate a vuoto in questi anni, come gli impiegati del comune impegnati da tre anni sul progetto di Città Futura, come l’acqua che aumenta, come la tariffa per la raccolta dei rifiuti che cresce anch’essa, come i trasporti che vacillano, come l’ospedale che si svuota di professionalità; tutte aziende partecipate che costano ma generano servizi e lavoro, ma pretendono attenzione, dedizione e professionalità all’altezza dei compiti assegnati, da lei sig. Sindaco.

Quale turismo possiamo pensare per Piombino, la nostra costa è ormai quasi del tutto inaccessibile, i progetti previsti languono nei cassetti, oppure incontrano soluzioni posticce e al ribasso vedi Marina, si percepisce la sensazione tangibile di essere governati alla cieca, con provvedimenti tampone giustificati dalla crisi economica e dai tagli ai comuni, che all’occorrenza però spendono eccome.

Non vorrei che il motivo populista che si vuol far passare su taglio alla Parchi sia quello che le società partecipate si devono sostenere da sole, questa sarebbe una bufala mediatica colossale, infatti, più si privatizzano aziende come ASA ad esempio, più aumentano le tariffe, e chi paga siamo sempre noi.

La Società Parchi da lavoro a tante persone, crea un circuito turistico importante di cui beneficiano le attività commerciali, gestisce molte attività per il Comune e rende alla città di Piombino un prestigio notevole a livello nazionale, forse il più meritorio che questa città abbia mai avuto.

Temo che questa mossa sia stata deliberata con lucido raziocinio, e non sia dettata da quadrature di bilancio, con lo scopo di ridimensionare pesantemente un’ idea di sviluppo nata da altre menti; ma questo purtroppo lo vedremo in seguito.

Riccardo Gelichi

Consigliere comunale Gruppo Misto

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COMUNE DEI CITTADINI: UN INGIUSTO ATTACCO AI PARCHI

Se serviva una conferma, la vicenda dei parchi evidenzia lo scollamento e lo smarrimento delle politiche sovracomunali. L’esperienza dei parchi della Val di Cornia è sicuramente una delle buone pratiche che questo territorio ha prodotto negli ultimi 15 anni.  Lo è stata per la capacità di tutelare, con i piani regolatori coordinati degli anni 80, vasti territori d’interesse storico e naturale e lo è stata per la capacità di realizzare e gestire in modo integrato ed efficiente musei, parchi archeologici e parchi naturali.

La Società Parchi è l’unico caso nazionale in questo settore nel quale si è raggiunto, nel 2007, il pareggio tra entrate e uscite correnti. Il tutto conservando alti livelli di qualità dei servizi e di tutela del patrimonio, tant’è che i parchi della Val di Cornia sono stati candidati dal Ministero dei Beni Culturali come migliore pratica italiana per il premio europeo del paesaggio.

Il successo di questa esperienza ha ragioni semplici: la coesione dei Comuni, che hanno sempre considerato il sistema dei parchi  come un bene unico della Val di Cornia, e la formazione di un management aziendale orientato all’efficienza e al risultato, qualitativo ed economico.

Così è stato per molti anni nei quali la società è cresciuta come beni valorizzati, come visitatori, come fatturato, come occupazione e come capacità di autofinanziamento di parte corrente.. E’ passata dal 39% del 1997 al 100% del 2007. Conseguentemente si è ridotto il contributo richiesto ai Comuni per il pareggio di bilancio.

Cosa sta accadendo ora?  Sembra che il progetto si sia fermato e, come tutte le cose immobili, arretra. Sembra smarrita la capacità di attrarre investimenti in un settore ( la cultura che genera sviluppo) che continua ad essere,invece, una delle priorità dei fondi europei.. I Comuni non sembrano più concordi nel considerare il sistema dei parchi come bene unico della Val di Cornia. Il modello di gestione aziendale, che ha consentito il raggiungimento di eccellenti risultati economici, sembra regredire. Arretra la capacità di autofinanziamento.  Dopo la trasformazione della società in house, ossia tutta pubblica, sembra sia stato smarrito anche il rapporto con le imprese turistiche , perdendo coesione e capacità di promozione unitaria dell’offerta turistica della Val di Cornia.

E’ solo in questo quadro di smarrimento che può accadere che i Comuni non trovino l’accordo neppure su cosa mettere nei propri bilanci e che un Comune, contrariamente a quanto fanno gli altri, non metta nulla per la gestione del sistema.  Come è facilmente constatabile dalla lettura dei bilanci delle società partecipate, la Società Parchi è una delle più sobrie ed ha il più basso costo del personale. Migliorare è sempre possibile e va fatto, ma mettere la società Parchi sotto accusa per l’inefficienza non solo è profondamente ingiusto per chi vi lavora, ma infligge un colpo durissimo alla sua possibilità di crescere e di contribuire, come ha fatto fino ad oggi, allo sviluppo del turismo e alla diversificazione economica della Val di Cornia.

Massimo Zucconi

Capogruppo del Comune dei Cittadini

Scritto da il 24.2.2011. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

10 Commenti per “PIOMBINO: CASSE VUOTE PER IL COMUNE, SI TAGLIA TUTTO”

  1. Rinaldo

    Caro Corriere Etrusco, tu hai sconfinato nella bugia tutto preso dalla corsa verso il triste primato a chi le spara più grosse purché a danno di questa Amministrazione Comunale.
    Prima bugia: dimezzamento dei contributi per gli affitti nei confronti delle famiglie bisognose (non sarebbe meglio verificare certe notizie da parte di un giornale che ancorché di conclamata opposizione cerchi di fare bene il proprio mestiere?).
    Seconda bugia: la Società dei Parchi non vedrà più un centesimo…ecc… (chi ti da questa assoluta sicurezza ed anche qui perché non ti informi meglio?).
    Terza bugia: si toglierebbero servizi primari ai cittadini (ma chi te l’ha detta questa mostruosità? proprio oggi in seconda commissione dipartimentale- di cui faccio parte – è stato illustrato il bilancio 2011 dall’Assessore al bilancio e francamente ciò che ho rilevato è l’esatto contrario nonostante una crisi NON DIPENDENTE DAL COMUNE (almeno questo dovresti saperlo).
    Una volta hai detto che ti piace stare dalla parte di chi dissente e lo stai dimostrando benissimo, oggi ti dico ci stai proprio bene dalla parte di chi dissente, bugie e falsità a go-go.
    Continui poi dichiarando “inutili” , secondo la tua visione offuscata da una contrapposizione viscerale a questa Amministrazione, le manifestazioni cutlurali, sportive e persino ludiche che tanto benessere creano in città particolarmente d’estate (perché non lo vai a raccontare agli esercenti ed alla imprenditoria commerciale della nostra città?).
    Ti ho seguito per qualche giorno caro Corriere ma come disse un mio vecchio cmpagno di partito, io qui scendo e ti auguro buon proseguimento di viaggio in buona compagnia. Rinaldo Barsotti

  2. michele

    i tagli sono una utile scusa per nascondere le incapacità degli amministratori. Non hanno un progetto, sanno solo riflettersi nello specchio delle proprie brame.

  3. Caro Rinaldo, non amo fare polemica e non cancellerò il tuo post, ma ti garantisco che quello che ho scritto è vero. Il dimezzamento me lo ha confermato un inquilino che accede al contributo, e i cartelli del carnevale li ho messi personalmente. Forse il vivere meno nelle commissioni consiliari, e più per la strada mi permette di vedere una città che è diversa da quella descritta sui fogli di carta…

    La colpa delle cose che non funzionano poi è sempre di Berlusconi, e gli asini volano. Non obbligo nessuno a leggerlo il mio giornale e lo spazio è libero per tutti. Il giornale non è di partito e se do più spazio all’opposizione è semplicemente perché scrive di più della maggioranza.

    Il dissenso fine a se stesso è inutile, il dissenso motivato è utilissimo. Se hai dati più attendibili dei miei sono disposto come sempre a pubblicarli.

    Cordiali Saluti,
    Giuseppe Trinchini

  4. luigi

    Siamo alla frutta,l’arroganza la fa da padrone,la libera espressione di un pensiero ricordo e sottolineo ,caro signor rinaldo, nonostante tutto a Piombino e’ ancora possibile.Lei si scaglia addosso ad un giornale, come questo ,solamente perche’ lascia spazio al dissenso di tanti cittadini Piombinesi che sono stanchi di veder mal gestita la propria citta’ da persone che si divertono a giocare a fare i politici;perche me lo consenta di Politici a Piombino non ce ne e’ traccia.Rinaldo pensarla diversamente da lei e dal partito che difende con tutti i mezzi con tono arrogante, sconfinando nell’offesa , e’ sintomo di una persona che attacca a parole ma non da risposte, plausibili e riscontrabili nella vita di tutti i giorni,alle accuse sollevate.Fallire tutti i progetti prefissati a inizio mandato,seppur non condivisibili,non e’ cosa da poco,questa amministrazione con una larghissima maggioranza c’e riuscita..Piombino non ha bisogno di persone che promettono,tramite giornali, milioni di euro che sono destinati alla nostra zona e a distanza di mesi puntualmente non arrivono,Piombino non ha bisogno di assumere la nomea di pattumiera(fanghi) per crearsi un futuro,Piombino non ha bisogno di perdere il proprio ospedale,bensi’ di migliorarne l’immagine e la nomea,Piombino non aveva bisogno di dove assistere allo sfratto vergognoso di 100 imbarcazioni di povera gente da un piazzale nato per quello scopo,Piombino non ha bisogno di ” regalare” il golfo di Baratti,Piombino non ha bisogno di creare CITTA FUTURA(,i teatri della danza e del ferro,),……..Piombino ha bisogno di persone semplici che la amministrino sposando la causa, di renderla vivibile,Piombino ha bisogno di gente che esca dal palazzo di via ferruccio e cammini per le vie della sua citta,che ascolti la gente e i loro piccoli problemi i quali devono essere rimossi col dialogo e le decisioni sul futuro della citta’ non possono essere prese al tavolino della festa dell unita’ tra salcicce e fagioli.

  5. michele

    i padroni fanno rabbia, ma i servi fanno pena

  6. Graziella Guglielmi

    Molte volte è più produttivo tacere che rischiare di parlare fuori le righe. Mi meraviglio che il Sig. Rinaldo si sia tanto risentito per quelle che, dice lui, siano vergognose bugie. Forse si spera ancora di rivolgersi a chi ha il campanello al naso! Invece siamo cresciuti e sappiamo leggere, come senza dubbio sa fare anche lui, ed allora basterebbe che leggesse ed interpretasse il parere dei Sindaci revisori sul bilancio e verificare il potere di indebitamento che ha l’Amministrazione. Così, invece di inveire, potrebbe rinchiudersi in se stesso e meditare su come possa essere possibile promettere “miglioramenti” per milioni di euro quando non c’è la possibilità di accendere mutui a copertura. Il fatto poi che “scenda dal treno” mi dispiace solo per la redazione di Bazar Etrusco. Non tutti sono aperti alla democrazia ed al riconoscimento della libera espressione, e tanto meno lo sono quando la propria posizione politica è indifendibile. Spero che Bazar continui a pubblicare di tutto, perchè è solo il confronto e lo scambio di opinioni che ci rendono liberi. Saluti. Graziella Guglielmi

  7. Nedo Tavera

    Per la seconda volta, nel giro di pochi giorni, mi tocca dare ragione al Sindaco Anselmi. A quanto sembra (ma, se sbaglio, i bene informati potranno correggermi), gli introiti della società Parchi sarebbero così suddivisi: 40% parcheggi, 20% concessioni, 30% bigliettazioni. Tradotti in cifre: 1,3 milioni di euro da parcheggi e concessioni e 700mila euro da parco archeologico. Sostanzialmente, mi pare che i ricavi provengano da Populonia-Baratti e dalle altre spiagge del territorio piombinese. Ma la società Parchi, per ripianare il suo bilancio, necessita di un ulteriore finanziamento di circa 500mila euro; finanziamento che viene suddiviso in proporzione al numero di abitanti dei Comuni interessati. Per Piombino la quota è di ben 300mila euro all’anno, circa 600 milioni delle vecchie lire. Ancora una volta è Piombino che paga, nonostante che le entità dei residenti effettivi nei detti Comuni durante i mesi estivi, quelli in cui si realizzano di fatto gli introiti della società Parchi, siano molto diverse da quanto risulta dai vari dati anagrafici. A Piombino la popolazione praticamente non varia, o varia poco, durante tutto l’anno, ma si dice, ad esempio, che San Vincenzo, fra seconde case e ospiti stagionali, in estate raddoppi addirittura i suoi abitanti.
    Ha dunque ragione il Sindaco Anselmi quando afferma: “La maggior parte dei costi ricadono sul Comune di Piombino”, per cui è assolutamente necessario un riequilibrio di tutti questi costi. Non provo neanche a immaginare quante cose potrebbe fare tale Comune se le risorse di cui sopra (parcheggi, concessioni, bigliettazioni) fossero impiegate annualmente per lo sviluppo di Piombino: polo culturale, città futura……
    Nedo Tavera

  8. zeno

    il sindaco di Piombino, Gianni Anselmi, in fondo dovrebbe essere apprezzato di più da tutta l’opposizione perchè a guardar bene, in una logica tutta berlusconiana, è il meno peggio sulla piazza.
    Gli si rimproverano una personalità e degli atteggiamenti che se lo stesso Anselmi li avessi vissuti da persona di destra i berluscones lo avrebbero adorato.
    Quindi due possibilità :
    o l’opposizione di destra è incoerente nel seguire il proprio sentimento
    o, sempre dal loro punto di vista berlusconiano, l’Anselmi ha sbagliato schieramento politico.

  9. Graziella Guglielmi

    Ma per chi non ama Berlusconi come persona ma solo e soltanto per il tipo di politica e di riforme che vuol fare, il paragone fa rabbrividire. Da una parte c’è un politico, dall’altra uno che la politica spera di farla ad alti livelli.E proprio questo che forse non gli viene perdonato; non si fa strada (o meglio si fa solo in Val di Cornia) se si promette e non si mantiene, se si dice tutto ed il contrario di tutto, se si mettono a bilancio milioni di euro per incarichi esterni e poi si taglia sui Parchi, se si fanno solo marciapiedi…, se non si riesce ad inventare un turismo stanziale, se non si creano posti di lavoro, se si inventa una Patrimoniale, se invece di nuove leve,ai posti ben remunerati si riciclano vecchi impiegati, se si difendono con la forza dei numeri persone e figure indifendibili, se crediamo che la chiusura dell’Ospedale sia un vantaggio per Piombino, cercando di farci credere che i servizi saranno migliorati! Un politico vero avrebbe capito che chiudere l’Ospedale vuol dire perdere soprattutto forza lavoro, con le decine di posti che si perderanno e la conseguente perdita economica che graverà anche sull’indotto. In Consiglio Comunale, all’unanimità, cioè anche con il voto del Sindaco, sono stati approvati tanti Ordini del Giorno fra i quali quello per il mantenimento del punto nascita, del potenziamento dei repari di radiologia ed ortopedia ed il riconoscimento e mantenimeto dell’ambulatorio del TAO. Anche in presenza degli ex direttori Asl, Scura e Mariotti , il nostro Sindaco ha ripetuto che il nostro ospedale meritava di essere potenziato. E ora? Sull’altare di chi veniamo sacrificati? Ce lo potrebbe spiegare il nostro Sindaco? Forse è veramente di destra, si spiegherebbe solo così il niente che ha fatto per questa città! Ma io e tanti altri della minoranza non siamo egoisti, non vogliamo niente che non meritiamo e soprattutto ci divertiamo a criticare, tanto il materiale non manca e poi dove la mettete la soddisfazione di poter dire: te lo dicevo…Saluti. Graziella Guglielmi

  10. donata

    Ho visto nascere La Società Parchi tanti anni fa, una bella cosa, ottime opportunità per tutti. Se mi ricordo bene si era parlato di turismo, di cultura di studi e quindi lavoro per tante persone e poi si parlava di crescita.

    “……… un colpo durissimo alla sua possibilità di crescere e di contribuire, come ha fatto fino ad oggi…….” (Zucconi)

    La crescita della “PARCHI” non l’ho vista.
    Non ho visto svilupparsi nessun nuovo progetto per ampliare l’offerta turistica e culturale del nostro promontorio eppure opportunità ce ne sono tante ma tutto è ingessato agli “etruschi” .
    Etruschi un grande popolo che ha dato opportunita di lavoro, per un breve periodo ed alternativamente anche 2500 anni dopo la loro scomparsa. Sto pensando al recupero delle loro scorie inziate, come Lei saprà certamente, intorno al 1917 da parte degli austriaci e conclusosi nella nel secondo lustro del 1960. Di tale attività ci sono numerosi resti nel Parco ma non è mai stato progettato lo “Sfruttamento” di questa offerta, non è mai preso in considerazione lgli affiorameneti geologici particolarmente interessante nei Parchi della Val di Cornia, senza parlare della ricchezza botanica tipica della macchia mediterranea, non un cartello che aiuti a distiguere un corbezzolo, la Società Parchi non è riuscita a tirar fuori in trent’anni circa di attività.
    ( escludendo i parcheggi a pagamento e i pochi rastauri fatti a degli immobili che sono stati dati in affitto per attività commerciali).

    Mi chiedo: se questa società fosse stata privata avrebbe pensato ed attauto dei progetti per crescere? Certamente sì.
    La Società Parchi, come tutte le società a partecipazione pubblica non hanno nessun stimolo verso la crescita, tanto il deficit, piccolo o grande che sia, lo paga Pantalone.
    Un luogo comune divenuto genetico nella vita del 2000 chi è preposto a custodire e a far crescere la RES PUBLICA conosce solo la carica che ricopre senza comprendere i doveri che questa carica gli impone.

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