AUTOSTRADA AURELIA: ANCHE LEGACOOP IN SOCIETA’ CON BENETTON?
La vicenda dell’Autostrada Aurelia ora si tinge di rosso, e si aggiunge un altro tassello a quella che sembra apparire sempre più una speculazione economica piuttosto che un’opera di interesse pubblico. E così, dopo il conflitto d’interessi di Bargone “controllore di se stesso”, il solo adeguamento “lo scippo” della variante Aurelia senza nuovi tratti autostradali, la scomparsa del Lotto 0 “del Romito” e di quasi tutte le complanari, ora è il turno delle Coop di costruzioni che “giustamente” sembra non vogliano rimanere fuori da questa “bengodi” alle spalle del cittadino.
Sul sito ufficiale di CoopErare SPA il cui slogan è «Cooperare Spa è lo strumento di investimento in capitale di rischio nato per incoraggiare le cooperative aderenti a Legacoop ad intraprendere operazioni straordinarie» si legge che è stata costituita una nuova società, la «Holcoa che – e citiamo la pagina web – è lo strumento creato dalle cooperative di costruzioni (CCC, CMB di Carpi, CMC di Ravenna e Unieco) per entrare nel settore delle concessioni autostradali. Il primo obiettivo è l’acquisto del 25% della Società Autostrada Tirrenica (SAT), attualmente controllata da Autostrade per l’Italia. SAT è il concessionario per la gestione della tratta Livorno – Cecina (Rosignano) (Km 36,6) ed è titolare della concessione per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle tratte Cecina (Rosignano) – Grosseto (km 110,5) e Grosseto – Civitavecchia (km 95,5) per un importo lavori di 2,0 – 2,5 miliardi di Euro». Questo ovviamente potrà avvenire nel 2012 solo dopo che il CIPE avrà approvato il progetto della SAT del gruppo Benetton.
Su questa e molte altre incongruenze ci ha mandato un comunicato Giuliano Parodi della lista civica suveretana “Uniti per Suvereto” che pubblichiamo integralmente.
«In accordo con il Comune l’autostrada non passerà sull’Aurelia, nel territorio orbetellano. Il percorso al quale stiamo lavorando è quello che si trova al di là della strada vicinale dei Poggi, verso il massiccio calcareo». cosi’ il 19 gennaio 2011 dichiarava l’AD della SAT a proposito del nuovo tracciato della Tirrenica, e aggiunge lo stesso Dott. Bargone che non ha problemi a definire «accantonata» una volta per tutte l’ipotesi di sovrapporre l’autostrada sul tracciato della vecchia Aurelia.
Il 10 marzo 2011 nell’incontro dello stesso coi sindaci e la Provincia di Livorno dichiara tutt’altro ossia: che il nuovo tracciato, causa riduzione dei costi, sarà sovrapposto alla vecchia Aurelia. Siamo di fronte all’ennesima incertezza e dichiarazione spot?
La SAT e il suo amministratore in quanto a dichiarazioni ufficiali, smentite poi nei fatti, ci ha ormai abituato.
Basta andare a leggere i verbali della VIII commissione parlamentare del 11 novembre 2009, dove il Dott. Bargone, chiamato ad illustrare il progetto del corridoio Tirrenico, dichiara che l’opera complessiva costerà 3,5 miliardi di euro e altri 231 milioni di euro per la realizzazione del lotto zero Maroccone-Chioma e la penetrazione al porto di Piombino della strada statale n. 398, a totale capitale privato e aggiunge che “il piano finanziario ha equilibrio giusto per consentire la realizzazione dell’opera, considerando che essa avviene in project financing”.
lnteressante la risposta che viene data alla domanda dell’On. Piffari dell’ IDV sulla copertura finanziaria, in quell’occasione il Dott.Bargone – non dimentichiamolo nella duplice veste di controllore di se stesso – conferma che ci sono già le condizioni per la copertura totale dell’importo necessario al completamento e sottolinea il tutto a carico dei privati, dichiarando “Per quanto riguarda il finanziamento, fino ad adesso non si sono avute criticità. In proposito, c’è un impegno da parte della società SAT, ma soprattutto della controllante ASPI. Un advisor finanziario”.
Il 13 Febbraio 2011 il Dott. Bargone dichiara alla stampa che il Lotto-zero non si farà perché avrebbe un costo di oltre 400 milioni di euro, ma come e’ possibile se solo un anno prima con 231 milioni di euro la SAT ci faceva Lotto zero e la bretella Piombinese della 398? Stranamente quando poi lo Stato nel 2010 decide di riscattare al termine della concessione l’autostrada senza mettere un euro di soldi pubblici lo scenario finanziario muta e la SAT dichiara di non poter più sostenere il progetto approvato.
E sempre nell’incertezza si prosegue visto che entro il 2012 da parte di Atlantia è previsto il deconsolidamento di Autostrada Tirrenica (SAT) oltre alla cessione di Etce e di Towerco. Dall’ottimizzazione del portafoglio il gruppo guidato da Giovanni Castellucci prevede introiti da 650 milioni di euro e plusvalenze da 250 milioni di euro.
Questo significa che la SAT verra’ messa sul mercato e, visto che le concessioni autostradali fanno gola a molti, la Legacoop ha gia’ costituito la societa’ Holcoa, con lo scopo di acquisire il 25% della stessa.
Spero che quest’ultima operazione di mercato non crei imbarazzo all’interno del PD, visto il filo rosso che lo lega alle coop in questione, e dall’altro lato la salvaguardia del territorio e la tutela dei cittadini di fronte ad un operazione che non va certo nella direzione del potenziamento dell’infrastruttura ma che si configura come la solita speculazione capitalistica a cui siamo purtroppo abituati.
Personalmente – continua Parodi – continuo a sostenere che e’ impensabile continuare a giocare così sulle nostre spalle, senza posizioni precise e navigando all’interno di incertezze, conflitti di interesse e conti che non tornano, la soluzione migliore e’ riprendere ed attuare il progetto ANAS del 2000, dal costo stimato intorno agli 800milioni di euro, che prevedeva la messa in sicurezza dell’Aurelia da Fonteblanda a Civitavecchia, trasformando tutta la tratta ai fini pratici in tipologia autostradale ma senza nessun tipo di pedaggio.
In questo paese – conclude Parodi – ci stanno abituando che lo Stato, a fronte di una pressione fiscale sempre maggiore, non è più in grado di sostenere e realizzare nessun tipo di opera pubblica, c’e’ l’abdicazione di ogni servizio nelle mani dei privati, dalle strade alle scuole passando per la sanità.
E’ ora di indignarsi e cominciare a dire basta a questa spirale, se necessario scendere in piazza, ma non possiamo e non dobbiamo accettare più come “normale” una situazione del genere.
Giuliano Parodi
capogruppo Uniti per Suvereto