LEGAMBIENTE: «AUTOSTRADA AURELIA, PROGETTO INDIFENDIBILE»

Legambiente, assieme ad altre associazioni ambientaliste, ha sempre sollevato tre questioni in merito alla costruzione dell’autostrada Tirrenica: il problema della fattibilità economico-finanziaria, il problema del ruolo territoriale dell’infrastruttura e il problema dell’impatto ambientale. Tre problemi ancora irrisolti, anche per quello che si profila nel nuovo progetto. Vediamo insieme in dettagli le motivazioni dell’associazione ambientalista.

1.  L’opera non era sostenibile non solo per il rilevante impatto ambientale ma anche per l’alto costo, 3.8 miliardi, salvo che non fosse finanziata dallo stato e contemporaneamente da pesanti pedaggi anche dei residenti. La storia ci sta dando ragione, SAT, dopo l’eliminazione dello scandaloso rimborso a fine concessione, ha annunciato un progetto ridimensionato che deve costare complessivamente circa 2,2 miliardi d’euro. Anche questo costo a nostro avviso è molto rilevante e, sulla base delle esperienze italiane d’infrastrutture in autofinanziamento, sembra molto difficile che possa ripagarsi con le sole entrate da pedaggio, nonostante la proroga della concessione fino al 2046.

2.  L’adeguamento stradale del corridoio tirrenico deve essere accompagnato da un potenziamento del trasporto ferroviario e marittimo, per offrire diverse e valide integrazioni ed alternative agli utenti ed al trasporto delle merci. Per noi sarebbe importante l’intermodalità, le autostrade del mare, la tratta ferroviaria tirrenica, l’aggancio con la pontremolese, il collegamento con il porto di Piombino. Niente di questo viene fatto, anzi si tagliano i servizi, anche ferroviari.

3.  L’impatto ambientale dell’autostrada a sud di Grosseto viene attenuato, ma a nord rimane il grosso problema dello spostamento del traffico sulla vecchia Aurelia, per evitare il pedaggio, che tornerà a congestionare e ad inquinare i paesi che sorgono su questa strada, tanto più che si prevede che anche i residenti pagheranno.

Legambiente, come molte altre associazioni ambientaliste, liste civiche e partiti politici,  ribadisce che sarebbe sufficiente adeguare e riqualificare l’attuale Aurelia, tale da renderla un’arteria con standard di sicurezza omogenei, integrata con il territorio, con il sistema del trasporto pubblico e della viabilità locale e con minori costi d’investimento e di gestione rispetto ad un’autostrada; pensiamo solo al costo delle barriere per la riscossione dei pedaggi.

«Il PD – ha commentato Legambiente –  ha indetto una manifestazione a sostegno dell’autostrada ma senza il pagamento del pedaggio per i residenti per i tratti locali e la costruzione delle complanari e opere accessorie, insomma perché da Cecina a Grosseto non si subiscano gli effetti negativi della trasformazione della superstrada in autostrada.

Secondo Legambiente, effetti negativi ci sarebbero comunque, perché:

–              Anche se si riuscisse a non far pagare i residenti per brevi tratti, molto traffico si sposterebbe ugualmente sulla vecchia Aurelia peggiorando l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini.

–              Ormai non si parla più di un solo casello a Follonica come prevedeva il progetto preliminare, si parla casomai di non far pagare i residenti per qualche anno (con telepass a pagamento obbligatorio) e solo per il casello più vicino.

–              Anche se si facessero alcune complanari e si potenziassero alcune viabilità alternative ci sarebbe ugualmente la congestione della vecchia Aurelia.

–              I costi dell’autostrada li pagherebbero le popolazioni e le aziende di questo territorio».

Per tutti questi motivi Legambiente ribadisce la propria contrarietà al progetto autostrada. Ricorda inoltre, che, in tutti questi anni, più volte, abbiamo denunciato e temuto che tutte le promesse SAT su complanari e gratuità dei pedaggi, sarebbero state ampiamente disattese. In questi giorni purtroppo ne abbiamo avuto la conferma.

Legambiente non aderisce alla manifestazione del PD dalla quale emerge solo la volontà di riproporre un progetto indifendibile, oltretutto si chiede la gratuità del pedaggio, quando il Comune di Piombino, a dicembre del 2010, ha firmato un accordo che garantisce il prolungamento della SS. 398 fino a Capezzolo, e non fino al porto, e ha introdotto un pedaggio aggiuntivo.

Legambiente Circolo Costa Etrusca, Circolo Val di Cornia

Legambiente Toscana

Scritto da il 24.3.2011. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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