PIOMBINO: BILANCIO, MENO RISORSE E IL COMUNE PUNTA SUI SERVIZI
L’assessore alle finanze del Comune di Piombino ha presentato venerdì 25 marzo la proposta di bilancio preventivo 2011, già discusso con le associazioni di categoria, sindacati e commissioni consiliari, in vista della sua approvazione in consiglio comunale il prossimo 29 marzo. Un bilancio costruito con grandi difficoltà, a causa dei tagli del Governo fortemente penalizzanti soprattutto per gli enti locali ma anche per la scarsa chiarezza dell’impianto normativo esistente.
La proposta è stata studiata a tavolino nei minimi dettagli dai primi di dicembre, come ha spiegato l’assessore Massimo Giuliani nella conferenza stampa di ieri, con l’obiettivo di razionalizzare e ottimizzare il più possibile le entrate e le uscite a fronte di un taglio di 900mila euro circa nei trasferimenti statali per il 2011. Rispetto agli oltre 4 milioni di trasferimenti del 2010, quest’anno il Comune di Piombino riceverà poco più di 3 milioni di euro, e nel 2012, per effetto della progressività dei tagli, soltanto 2 milioni.
“La situazione è ancora più grave se consideriamo che nel 2001 i trasferimento dello Stato ammontavano a più di 5 milioni di euro che, attualizzati ai giorni nostri sarebbero più di 6 milioni. In termini reali si tratta quindi di un taglio netto del 50%”.
“Nonostante questo, ottimizzando il più possibile, siamo riusciti a mantenere tutte le funzioni e i servizi fondamentali cercando di non penalizzare la collettività. Complessivamente si è arrivati a un bilancio dell’entità di 30.644.020 euro, di cui 27.342.765 di spese correnti e 3.181.524 di rimborso mutui. Lo spirito è quello di non rinunciare a nessun servizio ma di proseguire sugli interventi di manutenzione della città, contemplando anche la realizzazione di nuove opere. Si mantengono inoltre i servizi sociali e di prossimità al cittadino, quelli culturali, sportivi e turistici.”
SCHEMATIZIAMO COSA E’ STATO DETTO:
Oneri di urbanizzazione e spesa corrente
Per fare questo una prima iniziativa è stata quella di agire sull’applicazione degli oneri di urbanizzazione. Rispetto agli anni precedenti quando gli oneri di urbanizzazione venivano destinati per il 75% a coprire le entrate in parte corrente, da quest’anno saranno utilizzati per la maggior parte per la realizzazione di opere pubbliche e manutenzioni (su una previsione di 3.545.000 euro, 3.075.000 per opere pubbliche). Questo consentirà al Comune di acquisire maggiore stabilità anche per gli anni futuri, riducendo i mutui.
Entrate e recupero crediti
Per consentire d’altro canto il recupero delle risorse sulla parte corrente, il Comune ha avviato un percorso di lotta all’evasione e alle morosità per tutte le prestazioni e i servizi offerti, mantenendo ovviamente le salvaguardie sociali per le situazioni di disagio.
Risparmi anche nell’organizzazione interna sul piano dell’informatizzazione e dell’innovazione tecnologica, con il passaggio a sistemi open source, che consentiranno un risparmio notevole per l’acquisto dei software, e dell’implementazione della rete.
Tariffe pressochè immutate a parte un leggero adeguamento, ma sono per alcune, dell’indice Istat dell’1,5%.
Riviste anche le uscite, con dei tagli abbastanza ridotti su tutti capitoli di spesa, senza incidere però sulle funzioni e sui servizi fondamentali che verranno mantenuti.
Servizi
Sul tema delle politiche abitative viene ridotta l’Ici sulla seconda casa dal 5 al 2 per mille per tutti i proprietari che affittano gli appartamenti a canone concordato, cercando di incentivare l’applicazione di affitti più convenienti.
Sul sociale vengono confermati tutti i servizi nell’assistenza sociale nel supporto alle famiglie e alle categorie più deboli.