PIOMBINO: ICI RIDOTTA PER CHI AFFITTA A CANONE CONCORDATO
Approvazione del bilancio di previsione per il 2011 questa mattina in consiglio comunale. Favorevole la maggioranza, Pd, Sinistra e libertà, Italia dei valori, contrarie tutte le opposizioni: Pdl, Udc, Gruppo Misto, Futuro e libertà e Rifondazione comunista.
Il consiglio ha avviato la discussione sul bilancio con due delibere relative alla conferma dell’aliquota per l’addizionale Irpef per il 2011, ratificata allo 0,5% senza variazioni rispetto agli anni precedenti, e all’aliquota Ici sulla seconda casa.
Con la conferma dell’aliquota Irpef l’assessore Giuliani ha proposto inoltre un emendamento richiesto in modo specifico dai sindacati, con il quale si introduce un’esenzione dell’addizionale per i redditi fino a 6.000 euro annui.
Una clausola che per alcuni, come il consigliere Torrino Checcoli di Rifondazione comunista, è stata definita come un “contributo previdenziale”, vista la bassa soglia di reddito necessaria per godere dell’esenzione. La delibera è stata approvata comunque con i voti favorevoli di PD, SeL e IdV, il parere contrario di Rifondazione Comunista, Partito della Libertà e Unione di Centro, e l’astensione di Futuro e Libertà e di Riccardo Gelichi del Gruppo Misto.
Per quanto riguarda le aliquote Ici relative alle seconde case, una novità introdotta quest’anno sarà la riduzione dell’aliquota dal 5 al 2 per mille per tutti i proprietari che affittano gli appartamenti a canone concordato, con l’obiettivo di incentivare l’applicazione di affitti più convenienti per gli inquilini offrendo un vantaggio anche agli affittuari.
Rimangono invece invariate tutte le altre aliquote per le seconde case, che prevedono l’applicazione dell’aliquota fino al 9 per mille nel caso di unità immobiliari non affittate per le quali non risultati contratti di affitto registrati da almeno due anni.
Anche in questo caso, la delibera è passata con il voto favorevole di PD, SeL, IdV, contrario il PdL, astenuti Gelichi del Gruppo Misto, Rifondazione Comunista, UdC e Futuro e Libertà.
Andrea Fabbri
In merito alle due delibere, quella sull’addizionale IRPEF e quella sull’ICI, ritengo giusto precisare che si tratta di delibere di bilancio. Il Bilancio del comune è un atto politico, il più importante, preparato dalla maggioranza nel rispetto di quanto previsto nel suo programma elettorale e come tale non può essere votato dalle minoranze. Mi sembra ovvio ripetere che se le forze politiche di minoranza, o opposizione, votassero il bilancio sarebbe come se appoggiassero la maggioranza. In questo caso tradirebbero gli elettori che li hanno votati e che hanno votato un programma diverso da quello della maggioranza. Quindi è d’obblico il voto contrario. L’astenzione, per chi è all’opposizione, è il massimo riconoscimento che può dare alla maggioranza.
Nel caso sopra descritto Futuro e Libertà si è astenuto su ambedue le delibere e ha VOTATO a favore sull’emendamento che introduce l’esenzione dell’addizionale fino a 6.000 euro. Continuiamo a stare all’opposizione sia ben chiaro, ma ci è sembrato giusto appoggiare un emendamento che aiuta, anche se è un piccolo aiuto, le famiglie più bisognose. Ho ritenuto giusto questa precisazione, non solo per informare che Futuro e Libertà è stata l’unica forza di opposizione che ha votato l’emendamento, ma anche per precisare che è nostra abitudine votare tutte le delibere in linea col nostro programma e che, comunque, riteniamo possano curare gli interessi dei cittadini.