CAMPIGLIA: 15 RAGAZZI TUNISINI OSPITATI A VALLE LANZI
Sono arrivati nella notte tra lunedì e martedì intorno all’una e mezzo i migranti che il comune di Campiglia aveva dato la disponibilità ad ospitare, e così è avvenuto, nella foresteria di Valle Lanzi gestita dalla società Parchi Val di Cornia come struttura del parco Archeominerario di San Silvestro. All’arrivo era presente la Polizia municipale di Campiglia insieme alle altre forze dell’ordine, a Protezione civile, Croce Rossa, Misericordia. Il Comune la Società dei Parchi si sono coordinati per consentire un’ospitalità ottimale.
La sistemazione rientra nel progetto di accoglienza dei migranti provenienti dal nord Africa secondo il modello toscano voluto dal presidente Enrico Rossi che ha ritenuto opportuno lavorare per ospitare in tutta la regione piccoli gruppi di persone evitando di allestire grandi centri che diventano spesso simili a lager. Le 15 persone arrivate a Campiglia sono tutti maschi tunisini molto giovani, intorno ai 20 anni, di cui due sono minorenni. Parlano arabo e francese e per questo l’associazione Samarcanda che fa capo all’Arci ha reso disponibile un mediatore culturale tunisino ormai da anni in Val di Cornia.
Questa mattina il sindaco Rossana Soffritti e l’Assessore Mario Paladini hanno visitato il gruppo alla foresteria dove durante la notte avevano vigilato Croce Rossa e Misericordia che si alterneranno anche nei prossimi giorni di notte e di giorno insieme alla Polisportiva Arci Uisp di Venturina. Hanno visitato i migranti anche il sindaco di Piombino Gianni Anselmi e l’assessore provinciale Sposito, presente sul anche il comandante dei carabinieri di Campiglia Fabio Canneti. Il sindaco è poi rimasta anche nel pomeriggio con i ragazzi.
Nella mattinata di oggi sono cominciate le visite mediche riprese poi nel pomeriggio dopo che il gruppo è stato trasferito per qualche ora al commissariato di Piombino per le l’identificazione che precedente era stata effettuata in modo più generale. A seguito dell’autobus che è venuto a prelevare i ragazzi è arrivato il commissario di Piombino accompagnato dai più stretti collaboratori. Presente anche la Asl, dal responsabile del servizio d’igiene a quello dei servizi sociali.
Il sindaco di Campiglia Soffitti sottolinea anche questa volta come in altre occasioni la Val di Cornia ha voluto dare il suo contributo per gestire in modo sereno e coordinato questo frangente. “Grazie alla gestione coordinata – ha detto il sindaco – i ragazzi sono stati accolti nel miglior modo possibile dopo avere affrontato un viaggio pericoloso e faticoso; speriamo di poter dar loro, tutti insieme, una mano”. I ragazzi Tunisini della foresteria, molti dei quali sono tra di loro parenti, hanno detto che il loro desiderio è quello di raggiungere i parenti residenti in Francia appena sarà possibile, inoltre hanno chiesto di poter telefonare alle loro famiglie per rassicurarle, quindi in giornata potranno farlo grazie ad un telefono che sarà fornito per questo scopo.
“La parchi ha dato un contributo logistico all’amministrazione comunale ed alla Regione Toscana –afferma il presidente della Parchi Luca Sbrilli – in un momento particolare di necessità, essendo la foresteria del parco la sola struttura utilizzabile nell’immediato. L’abbiamo fatto con senso di responsabilità al fine fronteggiare un’emergenza umanitaria e pur consapevoli che siamo all’interno del parco, abbiamo creato le condizioni per non creare alcun ostacolo al funzionamento generale dell’area protetta. Un ringraziamento doveroso a tutto il personale della Parchi che ha lavorato alacremente durante il fine settimana al fine di organizzare l’accoglienza pur in assenza di informazioni precise ad anche al gestore privato dell’ostello Gowett con il quale si è attivata una positiva collaborazione. La struttura della foresteria solitamente viene utilizzata da studenti universitari e a tutti coloro che intendono fare ricerca nel parco, questa volta – conclude Sbrilli – ci sono dei giovani che hanno abbandonato la loro terra ed i loro affetti in cerca di condizioni migliori e noi siamo lieti di dar loro una mano ospitandoli in un luogo decoroso ed in sicurezza”.
No ai Tunisini al Parco Archeo Minerario di Campiglia Marittima.
Mi spiace dirlo ma non sono assolutamente d’accordo con questa iniziativa.
E’ molti anni che vengo con mia moglie e negli ultimi tempi alloggiavo nell’agriturismo all’interno del parco ma penso che non ci ritornerò perchè, S. è molto spaventata dalla presenza di queste persone e non è assolutamente tranquilla quando,per forza e necessità deve uscire fuori dall’agriturismo stesso per chiamare casa con il suo cellulare. Inoltre,visto il particolare lavoro che io faccio sono “costretto” a lasciarla sola diverse ore e lei ha molta paura a fare le solite passeggiate che era abituata a fare nel parco. Nulla è valsa la rassicurazione della proprietaria dell’agriturismo la quale affermava che questi (i Tunisini) sono controllati e solo alloggiate temporaneamente. Aihmè sono costretto a non tornarci fino a quando questi non saranno stati trasferiti altrove………………………R.