PD: DOCUMENTO UNITARIO SULL’AUTOSTRADA TIRRENICA
Venerdì 8 aprile, ad una settimana dalla presentazione da parte di SAT all’ANAS del progetto definitivo dell’autostrada, che sarà di fatto un adeguamento di tutto il percorsdo dell’attuale variante Aurelia da Civitavecchia a Rosignano, nella federazione del Pd di via Donnini a Livorno, c’èra tutto lo stato generale del partito per la presentazione del documento unitario sulla futura autostrada: il segretario di federazione livornese Filippo Di Rocca, il segretario della federazione di Piombino Valerio Fabiani, il consigliere regionale e provinciale Matteo Tortolini, Matilde Giovani responsabile infrastrutture del Pd e Luca Sani coordinatore della segreteria regionale e parlamentare eletto in Maremma per Grosseto. Il documento è stato scritto, si dice, dagli esponenti del Pd di Piombino, il segretario regionale Andrea Manciulli ed il consigliere regionale Tortolini, con il contributo dei livornesi e grossetani.
Vediamo allora quali sono le priorità sulle quali il partito non accetta mediazioni. A partire proprio dal Lotto Zero scomparso dal calendario dei lavori della Sat. Il documento unitario del PD rappresenta la proposta al Governo per sbloccare l’empasse che congela il progetto dell’autostrada. Due pagine per ribadire, anche alla Regione, che «non si può far pagare il pedaggio ai residenti che per andare a scuola o all’ospedale non avranno alternativa all’autostrada».
In questo contesto per il Pd «l’autostrada tirrenica è un’opera fondamentale non solo per la Toscana, ma per l’intero Paese visto che questo è l’unico tratto costiero privo di passante autostradale». Il Pd, tratteggiando tutti gli ultimi passaggi determinanti (approvazione del Cipe a dicembre 2008 del Progetto preliminare del tracciato costiero annesso alla Valutazione d’impatto ambientale; firma dell’accordo per la realizzazione dell’opera tra Regione Toscana e Governo nel gennaio 2010; richiesta a luglio 2010 del Cipe a Sat di presentare un nuovo piano finanziario dell’opera a cui Sat ha risposto con la proposizione di un nuovo progetto), dichiara: «il nuovo progetto non include tra l’altro il “lotto zero” e prevede l’utilizzo della variante Aurelia per circa duecento chilometri senza garanzie per la gratuità del pedaggio a favore delle popolazioni residenti.
Il Governo – aggiungono – non solo omette di chiedere chiarimenti sul piano finanziario, ma sostiene la proposta di Sat: tutto ciò è inaccettabile. Teniamo a sottolineare che non esiste alcun atto ufficiale che metta in discussione i contenuti dell’accordo 2010. Per questo chiediamo che si apra un nuovo confronto tra Regione/i, enti locali, Governo e Sat affinché gli impegni sottoscritti siano mantenuti».
Al tavolo di confronto il Pd pone 5 punti. In sintesi:
1-Confermare l’impegno assunto dalla Regione Toscana, dal Governo e dalla Sat, con l’accordo del gennaio 2010, per la realizzazione dell’autostrada tirrenica completa del “lotto zero”, parte integrante del corridoio tirrenico.
2- Confermare e consolidare gli impegni raggiunti nell’intesa Governo, Regione, provincia di Livorno e comune di Piombino, insieme a Sat per il prolungamento fino al Porto di Piombino della 398, un opera di valore nazionale che ha la funzione plurima di dare risposte alla diversificazione extra siderurgica di quel territorio e al tempo stesso di produrre vantaggi logistici e competitivi per il comparto stesso dell’acciaio.
3 – Per la provincia di Grosseto l’ipotesi di trasformazione dell’Aurelia in autostrada può comportare problemi paesistico-ambientali, urbanistico-territoriali ed economico-sociali per tutti i territori comunali attraversati, in particolare nel tratto a sud di Grosseto, rispetto all’ipotesi attuale di tracciato autostradale che per noi è quello più congeniale con il modello di sviluppo della Maremma. Per questo chiediamo come condizione dirimente e imprescindibile di studiare attentamente la soluzione progettuale che verrà proposta all’ interno di una nuova valutazione di impatto ambientale e secondo gli standard tecnici autostradali per evitare di chiudere in un recinto numerosi centri abitati, obbligare i cittadini residenti ed il Tpl ad utilizzare una strada a pagamento in assenza di una viabilità alternativa.
4 – Esplicitare pubblicamente il quadro economico e finanziario di tutta l’operazione ” “tirrenica” da parte di Sat, per comprendere chiaramente il nesso tra le opere da fare e gli introiti del pedaggio;
5 – Conferma della realizzazione delle opere di viabilità alternativa come da accordo del 2010.