LA STAZIONE DELLA VAL DI CORNIA E DELL’ISOLA D’ELBA MERITA DI PIÙ?
Secondo Comune dei Cittadini, la lista civica Campigliese sicuramente Sì. Questo perché lo snodo ferroviario di Campiglia Marittima, che sulla carta serve tutta la Val di Cornia e l’Isola d’Elba, viene da anni considerato dalle ferrovie meno di una cittadina di medie dimensioni come, senza andare troppo lontano, Cecina o Follonica, con la quale “scambia” le soste dei treni veloci giornalieri. Così se un treno ferma a follonica, dopo fa Cecina e salta Campiglia… leggiamo insieme le indicazione ed i suggerimenti della lista civica.
“Qui non danno il giusto peso alla stazione”: questo uno dei commenti di chi ha partecipato all’incontro promosso dal Comune dei Cittadini . In effetti tra tagli ai treni e degrado urbanistico la stazione non appare certo come uno dei servizi su cui si sta investendo di più. Dall’incontro sono però emerse molte indicazioni su cui le nostre amministrazioni potrebbero lavorare.
Intanto quella di di Campiglia è la stazione di un vasto bacino che comprende la Val di Cornia e l’isola d’Elba, è lo snodo ferroviario per il porto di Piombino dal quale transitano annualmente 3 milioni di passeggeri, è la stazione di uno dei più importanti poli industriali della Toscana. La stessa Val di Cornia è oggi un’importante zona turistica. Questa realtà deve essere portata all’attenzione di Trenitalia e dei Ministeri competenti, tanto più se si pensa a quanto incide oggi sulla nostra economia il caro benzina. In una zona come questa l’adeguamento delle infrastrutture non passa solo per l’autostrada, ma anche dal rilancio deciso del trasporto ferroviario.
Poi ci sono le scelte comunali per le aree intorno alla stazione. Dopo 13 anni la lottizzazione privata che doveva offrire servizi per i passeggeri non è ancora terminata. Oggi si vedono capannoni vuoti, depositi di gomme, strade e parcheggi non ultimati. Case e alberghi convivono con un cantiere perenne, con aree pubbliche mal tenute, auto parcheggiate disordinatamente nei campi e lungo le strade, assenza di decoro urbano. Mancano informazioni per i turisti. Non c’è neppure una pensilina per gli autobus. Non ci sono piste ciclabili. Ma non è ancora finita: se non verrà cambiato il piano approvato dal Comune nel 1998, accanto alla stazione potranno sorgere ancora altri capannoni; non si sa per chi, visto che sono vuoti quelli costruiti.
Sembra poi che la società che doveva costruire l’autostrada abbia già deciso di non realizzare il cavalcavia per collegare la stazione con via dell’Aeroporto, come promesso da anni, lasciando la stazione separata da Venturina.
Da qui precise proposte:
1. I Comuni della Val di Cornia e dell’Elba, insieme, devono portare subito il problema della stazione e del collegamento ferroviario con il porto di Piombino sui tavoli regionali e nazionali.
2. Completare le urbanizzazioni in costruzione da anni intorno alla stazione, a partire dai parcheggi pubblici inspiegabilmente ancora inagibili;
3. Con investimenti minimi, realizzare una pensilina al capolinea dei bus, con orari ben visibili;
4. Segnalare che c’è un sottopasso e realizzare un percorso ciclabile per raggiungere Venturina;
5. Creare subito alla stazione un punto informativo per il turismo;
6. Rivedere il piano di lottizzazione della stazione, ormai scaduto, pensando a soluzioni diverse dai capannoni. Si dovrà guardare verso servizi comprensoriali per il turismo, promozione dei prodotti tipici, servizi amministrativi, attività per il tempo libero e lo svago, in particolare per i giovani che potrebbero arrivarci anche senza auto. Queste soluzioni valorizzerebbero di più anche le strutture alberghiere e le abitazioni già realizzate.
7. Rivendicare il cavalcavia sull’Aurelia per collegare la stazione con Venturina.
Comune dei Cittadini è disponibile a collaborare con le amministrazioni per questi obiettivi».
Comune dei Cittadini