A SAN VINCENZO E CAMPIGLIA «SEL» RESTA FUORI: «QUESTIONE MORALE»
Riportiamo questo articolo tratto da “La Nazione” di oggi, perché sentir riparlare, dopo tanto tempo, di “Questione morale” in una società mossa solo da interessi economici, sempre più spesso a danno dell’ambiente e della salute, ci emoziona non poco. Speriamo che il virus della “Questione Morale” si diffonda sempre di più, tra i politici ed i cittadini di questo territorio e di tutto il resto d’Italia.
«Fino ad ora come circolo Sel Piombino-Val di Cornia ci siamo astenuti dall’intervenire sul confronto programmatico. Ora, con le dichiarazioni rilasciate ieri dal segretario del Pd Valerio Fabiani, che considero frasi arroganti e politicamente sbagliate, credo necessario puntalizzare alcune questioni».
Ilio Benifei, coordinatore di sel Piombino Val di Cornia, risponde con piglio al Pd. «Anch’io ritengo che il documento debba essere integrato; occorre che anche le problematiche aperte sul territorio della Val di Cornia siano trattate e valorizzate». Benifei prosegue: «Fabiani si tolga dalla testa di mischiare la nostra non presenza in maggioranza a San Vincenzo e Campiglia con la questione aperta a livello provinciale.
Finchè A San Vincenzo e Campiglia si continuerà a politiche di consumo del territorio (cementificazione), a interventi come su Rimigliano, a gestione delle cave come si è fatto, a interventi di distruzione del litorale come fatto con il porto, noi, Sel, non saremo, in maggioranza. Noi lavoriamo per l’unità e per ricostruire un centrosinistra vincente ma questo lo si fà correggendo e cambiando politiche che riteniamo profondamente sbagliate». Infine il nervo scoperto: «Noi non auspichiamo una rottura con i socialisti . Il problema è il Pd. Fabiani ritiene non utile e forse non necessario un maggiore coinvolgimento di Sel nella maggioranza in Provincia alla pari delle altre componenti, lo dica in modo esplicito, non vada a ricercare motivi che non hanno attinenza».
Anche il segretario provinciale Andrea Ghilarducci si schiera: «Sottoscrivo tutto quello che ha detto Benifei e aggiunto una questione, quella morale». Ghilarducci va dritto al sodo: «Noi non vogliamo poltrone, solo costruire una cultura di governo illuminata dalla questione morale. Deve essere questa la nostra stella polare. Il documento dovrebbe rilanciare l’alleanza anche nei territori dove non è decollato sino ad oggi purchè temi quale ambiente e sviluppo non vadano in cortocircuito».
Sel sostiene liste del centrosinistra per uno sviluppo «in linea con le dichiarazioni rilasciate dall’assessore Marson: basta cementificazione». L’affondo finale: «Si deve distinguere tra chi programma e chi dà sviluppo, altrimenti si creano aberrazioni, come se un sindaco, dopo aver esaurito il suo mandato, diventasse amministratore delegato di una società di cui, nelle vesti di amministratore, ha seguito le operazioni urbanistiche…». Chiaro?
Tratto da “La Nazione” del 8-05-11
non un sindaco, ma almeno due in valdicornia: da sindaci promuovono e approvano progetti (cave, porti..), da exsindaci vanno a guidare e a gestire tali progetti imprenditoriali che da sindaci avevano promosso. Quando si dice guardare al futuro…