AGRICOLTURA: SIGLATA LA CARTA DI MATERA DAI SINDACI VAL DI CORNIA
La nuova politica agraria parte dal territorio, con il supporto degli enti locali. La “Carta di Matera”, manifesto programmatico proposto dalla Cia ai Comuni italiani per costruire un futuro con più agricoltura, è stata firmata oggi nella sala consiliare del Comune di Piombino dai sindaci della Val di Cornia e da una delegazione della Cia di Livorno composta da Cinzia Pagni, Stefano Poleschi, Nanda Pazzagli, Marino Geri e da Pietro Feltrin, Virio Dell’Agnello, Albo Meini come rappresentanti degli agricoltori.
“Con la firma di oggi – ha detto Cinzia Pagni – si inaugura un corso importante di relazioni con gli enti locali per attirare politiche sul territorio a favore di tutta la collettività. Nella Carta si affrontano molte problematiche, partendo dall’importanza dell’agricoltura come settore da rafforzare, per arrivare alla questione dei cambiamenti climatici, delle risorse idriche, della salvaguardia della biodiversità ”.
Soddisfazione è stata espressa anche dai tre sindaci presenti alla firma, Gianni Anselmi, Rossana Soffritti e Gianpaolo Pioli, che hanno evidenziato la centralità del settore per il territorio. “A Piombino il legame fra agricoltura e industria, coniugato in una chiave che privilegi la qualità, può rappresentare uno snodo importante . La nostra città ha nell’industria uno dei suoi motori di crescita, ma ha saputo sostenere anche questa visione della “risorsa” agricoltura. Non si tratta soltanto di siglare un documento – ha detto Anselmi – ma di avviare una riflessione di grande interesse, anche nell’ambito della ridefinizione degli strumenti urbanistici.” “Un segnale che serve a trovare anche nuove strategie – ha detto Rossana Soffritti”. “La nostra agricoltura ha bisogno di infrastrutture, materiali e immateriali – ha detto Pioli – che gli consentano di avviare un processo di industrializzazione di questo settore che si può sposare con i principi di tutela dinamica dell’ambiente e del paesaggio”.
Evidenziata anche da Pietro Feltrin l’importanza del rapporto con i centri di ricerca e le università, così come la crescita demografica che ha caratterizzato negli ultimi anni alcune frazioni rurali del nostro territorio.
La “Carta” prende il nome dalla Città di Matera dove nel settembre 2010 si è svolta la Quinta Festa Nazionale dell’Agricoltura. I temi principali che vi sono contenuti riguardano la valorizzazione dell’attività agricola in tutte le sue forme, la salvaguardia del terreno agricolo e dell’ambiente e il miglioramento del rapporto tra cibo e territorio. Non dimenticando la diffusione prioritaria dei servizi e la semplificazione della macchina burocratica, fondamentali per la vita delle imprese agricole.
In Toscana fino ad oggi la Carta è stata firmata dal Comune di Bibbona, presto da quello di Castegneto, e da una quindicina di Comuni della Val d’Era. A livello nazionale l’accordo è stato siglato recentemente dal presidente dell’Anci Sergio Chiamparino e dal presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi.