UDC: «QUESTI PERCORSI PARTECIPATI SONO UNO SPRECO DI DENARO»
Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato dell’UDC che fa i conti al comune, e dopo i 200 mila euro del Giro, e i 250 mila di «Quanto Basta» (a cui il comune ha contribuito direttamente con 25 mila euro), ora investe 23.000 in dubbi – secondo l’UDC – percorsi partecipati. Ricordiamo a titolo comparativo che la stessa amministrazione al Carnevale che dura oltre un mese eroga come contributo 7.500 euro, contro i 13.000 euro ad esempio di San Vincenzo.
«Abbiamo già più volte manifestato – inizia Coppola – le nostre perplessità sul Festival dell’Economia Ecologica, non per la qualità dell’evento in se, ma semplicemente perché in questo momento ci sono altre priorità.
Oltretutto due settimane fa si è svolta un’altra manifestazione in città di livello internazionale “Il Giro d’Italia”, pertanto avremmo potuto fare anche a me di investire quei pochi soldi del Comune, della Regione e della Provincia per “Quanto Basta“.
Se poi vediamo che questo Festival coincide con l’inizio del percorso partecipato (costo € 23.000) non per l’elaborazione del Regolamento Urbanistico (oramai quasi pronto), ma non si capisce per cosa, allora diciamo chiaramente che c’è qualcosa che non va.
Forse noi abbiamo poca dimestichezza con le formalità, ma avremmo preferito che il Consiglio Comunale fosse stato informato prima che il tutto fosse rivelato in altre sedi non istituzionali. E’ ovvio che chi governa il territorio ha la maggioranza e fa quello che ritiene più opportuno, però poi ci resta difficile rispondere in modo positivo all’appello per un confronto sereno e concreto su questioni importanti, come il Regolamento Urbanistico.
Ancora una volta si utilizzano metodi equivocabili, nonostante esperienze precedenti, certamente non edificanti, come la vicenda della presentazione della bozza iniziale del “Piano Particolareggiato di Baratti e Populonia”ed annesso ipotetico piano del traffico.
Saremo impopolari, ma non abbiamo remore a dire chiaramente che i Percorsi partecipati sono solo uno spreco di denaro. Soprattutto se poi si chiude la possibilità di poter intervenire, ancora peggio se invece in taluni casi, com’è accaduto, si rischia di rimanere prigionieri di alcuni veti.
Ci sarebbero altri modi molto meno onerosi – conclude Coppola – per potersi confrontare con le categorie ed i cittadini, utilizzando gli strumenti già a disposizione dell’amministrazione, senza dover far ricorso a soggetti esterni, che puta caso ruotano sempre intorno ai diversi enti pubblici».
Luigi Coppola
(Coordinatore Provinciale UDC Livorno)
Macchè impopolari! La verità può anche dar fastidio, ma la grande libertà di potersi esprimere senza condizionamenti non ha prezzo. Bravo come sempre, Ciao. Graziella