CDC: «A CAMPIGLIA ATTENDONO LA RIPRESA DELLA SPECULAZIONE IMMOBILIARE»
Riceviamo dalla lista civica Comune dei Cittadini di Campiglia Marittima, e pubblichiamo integralmente.
«Questa maggioranza – inizia il comunicato della lista civica – come la precedente, pensa che il futuro di Campiglia siano le case e capannoni. Più se ne prevede meglio è. Poco importa se negli ultimi anni si è formato uno stock preoccupante di alloggi invenduti, se è emerso il fenomeno dei capannoni vuoti, se nel vecchio piano regolatore ci sono ancora tanti interventi da realizzare come i 75 alloggi al posto dei vecchi magazzini comunali, l’edilizia popolare nel campo d’aviazione, le 50 villette sotto la Rocca di Campiglia, ecc.
Le molte osservazioni che mettono in evidenza questa realtà non hanno fatto riflettere la maggioranza. Dopo le nostre e altre denunce cancelleranno la scandalosa ’“edilizia a premio” e la torre di sei piani a fianco del ristorante “Otello”, ma si preparano a confermare 475 nuove abitazioni per i prossimi 5 anni in aggiunta a quelle ancora in costruzione e alle centinaia previste dal vecchio PRG, ma non ancora realizzate. Una previsione assurda se si pensa che dal 2005 al 2010 sono stati realizzati solo 58 alloggi in ambiti urbani(dati comunali). Stesse considerazioni per i capannoni per i quali, a fronte di uno stock inutilizzato, il piano prevede altri 25 ettari per i prossimi 5 anni.
Da questo piano esce a pezzi l’agricoltura, lasciata agli attacchi della speculazione immobiliare e agli appettiti delle società che vogliono utilizzare i terreni agricoli per grandi distese di pannelli solari e grandi pale eoliche. Neppure le nuove linee guida della Regione, che invitano i Comuni a non svendere le campagne per i pannelli solari, hanno fatto cambiare idea alla maggioranza Si continua a testa bassa a difendere interessi che nulla hanno a che vedere con l’agricoltura.
Esce pesantemente ridimensionato anche il termalismo perché i 156 alloggi intorno ai laghetti di Tufaia creeranno una muraglia di cemento davanti a quello che doveva essere un parco termale. Una previsione che il Comune si accinge a confermare contro il parere della Regione.
Resta infine la desolante sorte dei centri abitati. Per il centro storico di Campiglia questo piano non avanza idee e respinge quelle che proponevano di rivitalizzarlo con i residenti e i servizi. Per Venturina, nonostante gli evidenti fallimenti delle scelte ibride che hanno svuotato il centro di attività commerciali, si prosegue sulla stessa linea. Anzi si peggiora togliendo anche le scuole Marconi al posto delle quali sorgeranno ancora case. Poca attenzione, invece, è stata posta a chi chiedeva il riuso degli edifici esistenti per necessità familiari.
Con questo piano, dunque, non resta che attendere la ripresa della “speculazione immobiliare e finanziaria” che è all’origine della crisi in cui ci dibattiamo. Con buona pace di chi pensava alla tipicità della nostra agricoltura, alle filiere corte, al turismo, al termalismo, ai parchi, all’innovazione delle piccole e medie imprese, alla qualità della vita nei nostri centri abitati. Ma anche di chi, in Regione, invita i Comuni a voltare pagina rispetto ad un recentissimo passato fortemente condizionato dalle rendite.
Gli effetti – conclude Comune dei Cittadini – di queste politiche sono ben noti: comporteranno la svendita di altro territorio, forse favoriranno qualche “affare”, ma sicuramente allontanano la possibilità di rilanciare l’economia puntando sull’identità dei nostri territori e di dare lavoro duraturo ai nostri giovani».
26 maggio 2010
Comune dei Cittadini