BURKINA FASO, MISSIONE COMPIUTA PER «PROGETTO MATTEO»
Dopo 10 anni il Progetto Matteo raggiunge la piena autonomia economica. Unicoop Tirreno e la Città di Piombino dedicano una giornata al successo della missione. Martedì 31 maggio invito al Castello con ospiti da Gorom Gorom per ripercorre le tappe di una storia a lieto fine.
Martedì 31 maggio la città di Piombino e il villaggio di Gorom Gorom, Burkina Faso, esulteranno per la missione compiuta del Progetto Matteo. A distanza di dieci anni, infatti, il progetto di cooperazione e solidarietà internazionale di Unicoop Tirreno ha raggiunto la piena autonomia economica e gestionale, procede quindi con le sue gambe e diventa una vera e propria missione compiuta.
Dedicato alla memoria del figlio di due dipendenti Coop il Progetto Matteo ha messo radici grazie al Movimento Shalom onlus, al Comune di Piombino e alla Pubblica Assistenza: primi soggetti coinvolti in un percorso che dal 2001 ha ricevuto il sostegno di soci, dipendenti e consiglieri di amministrazione Unicoop Tirreno, enti, associazioni, imprese pubbliche e private, fotografi, giornalisti, cittadini, medici e artisti. In un perfetto esempio di cooperazione ognuno ha fatto la sua parte per contribuire a quello che appariva un miraggio nel deserto africano. In dieci anni nel villaggio di Gorom Gorom (nord Burkina Faso, ai confini col Mali) sono sorti Casa Matteo che ospita circa settanta bambini dagli zero ai dodici anni tutti sostenuti a distanza tramite il Movimento Shalom; una sala parto, unico presidio ostetrico nel raggio di centinaia di km dove il parto è la maggior causa di morte di donne e bambini; un dispensario farmaceutico; pozzi, orto, un recinto con animali da cortile e infine il motore propulsore, l’Hotel delle Dune, un ostello meta di cooperatori e turisti di frontiera che con l’affitto di sei camere nel Sahel riesce a coprire le spese di gestione delle altre strutture. Aiuti economici (donazione dei punti spesa, iniziative per raccogliere fondi, dipendenti Coop che per anni hanno devoluto un euro al mese della propria busta paga…); raccolte di oggetti e attrezzature, corsi di formazione per personale locale (ostetriche, infermiere, educatrici, cuochi, addetti alle pulizie, manutentori, etc.) che rendono possibile una gestione al 100% burkinabè
La giornata del 31 maggio sarà articolata in due momenti: il primo istituzionale alle ore 15 presso la Sala Consiliare del Comune, conferenza stampa e firma del protocollo di intesa. Interverranno: Gianni Anselmi – Sindaco di Piombino, Luciano Guerrieri – Presidente Autorità Portuale; Marco Lami – Presidente Unicoop Tirreno; Don Andrea Cristiani – Movimento Shalom onlus; Djallo Moussa – Sindaco di Gorom Gorom (Burkina Faso); Mons. Joachim Ouedraogo – Vescovo Diocesi di Dorì (Burkina Faso); xxx Franceschini – Pubblica Assistenza Piombino; Massimo Toschi – consigliere del governatore toscano Enrico Rossi per la pace e la cooperazione. Saranno presenti Walter Veltroni (che durante il mandato a sindaco di Roma strinse un gemellaggio con Gorom Gorom) e un rappresentate della Diocesi di Piombino – Massa Marittima.
Dalle 17.30 in poi il Castello di Piombino sarà aperto alla cittadinanza che, attraverso foto, video, suoni, ricostruzioni scenografiche e la musica dei Patchworld di Sabina Manetti, potrà ripercorrere in modo suggestivo tutte le tappe di una storia iniziata in una cittadina sul mare toscano e conclusa, nel migliore dei modi, in un villaggio del deserto africano.