SERNI: «PIU’ ACCORTEZZA SULLE FUTURE ALLEANZE»
A pochi giorni dalle consultazioni referendarie abbiamo intervistato Andrea Serni, coordinatore dell’Italia dei Valori in Val di Cornia. Il nostro incontro è stato l’occasione per una interessante analisi sui problemi più importanti del territorio come la realizzazione della nuova autostrada, il piano partecipato per Baratti ed i risultati economici del Giro d’Italia. Di seguito le risposte di un politico “non convenzionale” come ama definirsi il nostro intervistato.
Abbiamo seguito le recenti polemiche in Provincia di Livorno riguardanti il riequilibrio dei rapporti politici della giunta provinciale. Può chiarire ai nostri lettori questa situazione?
Il problema principale nella nostra Provincia riguarda è un rimpasto di giunta che non convince l’IDV. Secondo il presidente Kutufà, dovrebbe essere il nostro partito a far posto ai rappresentanti entranti di Sinistra e libertà. Ma, in primo luogo, non è mai facile rimuovere un assessore, sia per gli equilibri politici che per i giudizi sull’operato svolto. La nostra situazione è ancor più complicata in quanto dovremmo anche scegliere tra uno dei due rappresentanti dell’Italia dei Valori attualmente in giunta. Infine, dopo essere già stati penalizzati nel precedente rimpasto, crediamo adesso spetti a qualcun altro far posto a SeL.
Considera coeso il suo partito a livello provinciale e locale?
Credo, purtroppo, che qualche problema interno del nostro partito ci sia. Innanzitutto come in tutti i partiti giovani, scontiamo un ritardo organizzativo a livello locale ed in alcune situazioni siamo ancora legati alle vecchie dirigenze. Il problema più grande, tuttavia, è quello del rapporto tra consiglieri e assessori nelle giunte. Il diverso ruolo gerarchico e la diversa modalità di nomina creano delle discrepanze nelle visioni del lavoro e nelle linee programmatiche da seguire.
Questione autostrada. Lei ha espresso la richiesta di poter visionare il progetto di SAT per i lavori. Ha avuto chiarimenti in merito?
Non abbiamo ancora avuto risposte chiare in merito da nessun soggetto istituzionale. Siamo ancora fermi all’intervento di Ceccobao che reputo un “non-chiarimento” della situazione. In quelle parole si ammette che ancora non è stato presentato un progetto; la cosa è sconvolgente. Quando si parla di un piano di lavoro di 2 miliardi di euro e con i lavori già partiti, seppure in un lotto già approvato, è impensabile non avere delle linee guida chiare. Per Piombino il progetto potrà essere utile soltanto se porterà al completamento della 398.
Ormai abbiamo capito che per la realizzazione del collegamento col porto la nostra città dovrà ingoiare un ennesimo boccone amaro, come già fu quando ci proposero per il suo completamento l’accettazione dei “fanghi di Bagnoli”.
La costruzione dell’autostrada, al contempo, penalizza tutte le altre zone sia per quanto riguarda la sicurezza che per la qualità della vita, non dimenticando l’introduzione del pedaggio per percorrere una strada che di fatto è un adeguamento dell’attuale variante Aurelia.
Come pensa sia vissuta dai cittadini la realizzazione della “nuova” autostrada, e quali benefici potrà portare al territorio?
Secondo me la costruzione dell’autostrada porterà scarsi benefici a livello strettamente territoriale. Francamente non riesco a capire l’idea che si sono fatti i cittadini di questa situazione. Vedo, invece, una volontà di mantenere una certa “fumosità” su tutta la questione. La creazione di alcuni slogan che si contraddicono tra loro e le notizie poco chiare che si susseguono mi creano dei dubbi sulle reali metodologie di realizzazione del progetto e sui veri obbiettivi dei promotori. Prendo in considerazione che ci possano essere degli interessi privati in gioco, e potrei essere disposto ad accettarli, purchè siano in accordo con le esigenze del territorio e portino tangibili benefici alla comunità. L’ultimo punto di criticità emerso è quello del possibile intervento economico della Regione per la realizzazione della SS.398 quando la realizzazione dell’autostrada spetta alla Società Autostrada Tirrenica (SAT). Mi chiedo quale sia il motivo di questo possibile intervento.
Secondo lei il Giro a Piombino è stato un successo su tutta la linea o ha presentato anche punti di criticità? Se sì quali?
Non mi sento di criticare la presenza del Giro a Piombino per la grande passione della nostra comunità per il ciclismo e per la Corsa Rosa in particolare. Tuttavia il divertimento può avere un prezzo. Dobbiamo capire se la cifra dell’investimento è stata “ripagata” in termini di seguito, di passione e di partecipazione dei cittadini. Tuttavia voglio difendere questa manifestazione poiché, nonostante qualche logica situazione critica, l’amministrazione ha dimostrato che quando si agisce nell’ottica giusta di promozione della città i risultati si ottengono, anche se per il divertimento dei cittadini si può pagare un prezzo, purché questo sia compatibile con il nostro bilancio.
Come sono i rapporti sul nostro territorio fra Idv e PD?
In sede di costruzione delle alleanze abbiamo voluto dare un’idea dell’unitarietà del progetto politico, in molti casi sacrificando le nostre aspirazioni ed i nostri simboli ( che per un partito giovane e non ancora ben radicato sul territorio sono risorse fondamentali). Il problema vero si è presentato successivamente, nei momenti decisionali veri e propri. In alcune situazioni il nostro comportamento è stato apprezzato e siamo stati coinvolti attivamente nelle scelte. In altri casi si è fatto in fretta a dimenticare il nostro appoggio e siamo stati completamente isolati. Ritengo questi ultimi comportamenti poco lungimiranti e poco accorti politicamente. Innanzitutto questo porterà ad una maggiore accortezza nelle nostre decisioni sulle future alleanze. Inoltre lo scarso coinvolgimento nei momenti chiave impoverisce la dialettica politica e la possibilità di creare condizioni migliori per la comunità.
È possibile diversificare l’offerta produttiva del territorio diminuendo il peso dell’industria in favore del turismo? Con quali misure?
Credo che sarà necessario per il futuro di questo territorio iniziare a pensare ad una diversificazione dell’offerta produttiva. Non credo che il nostro stabilimento, seppur con tutti i benefici che ha portato alla città e a tutta la zona, sia la risposta per le generazioni future. Se, come sentiamo dalle ultime notizie, la fabbrica dovrà lavorare con sempre meno materiali, e quindi diminuire drasticamente la produzione, è forse necessario iniziare a pensare alla bonifica dei territori inutilizzati, ed a riqualificarli per altri usi.
Qual’è la sua opinione sui recenti risultati delle elezioni amministrative?
Forse abbiamo confuso gli esiti delle elezioni scambiando un calo ridotto di voti per una vittoria schiacciante. Possiamo affermare che abbiamo perso meno della destra, non che abbiamo vinto. I successi a Napoli, Milano e Cagliari, dimostrano come la gente voglia essere governata da gente che sente vicina, che sente legata ai problemi reali e che sente fuori dalla politica dei Palazzi. Se il nostro schieramento riuscirà a farsi interprete dei sentimenti della gente comune e a stabilire un’alleanza programmatica basata sulle questioni concrete, forse riusciremmo a creare una vera alternativa alla politica di oggi.
Referendum 12-13 giugno. Come si schiera l’IdV? Previsioni per i risultati?
Io sono scoraggiato per gli esiti dei Referendum. In primo luogo occorre sottolineare come il raggiungimento del quorum sia una quota quasi irreale. In seconda battuta non capisco la contraddizione di alcuni partiti che in palese contrasto con le loro azioni, lasciano libertà di voto ai propri elettori. Infine bisogna sottolineare la quasi nulla copertura riservata dai mass media alle consultazioni referendarie del prossimo fine settimana. Sarà difficile rompere questo muro del silenzio.
Andrea Fabbri
bravo SERNI, per lo meno coerenza e coraggio nell’esporre alcune problematiche non gli mancano….
sull’autostrada rimango anche io basito delle parole di Ceccobao, visto che il 10 marzo 2011 Il nuovo tracciato dell’Autostrada Tirrenica è stato presentato a Palazzo Granducale, dal presidente della SAT Antonio Bargone e dall’amministratore delegato Ruggero Borgia.
All’incontro, presieduto dal presidente della Provincia Giorgio Kutufà con l’assessore Piero Nocchi, erano presenti gli amministratori dei Comuni interessati dall’attraversamento dell’autostrada: i sindaci Stefano Benedetti di Cecina, Fiorella Marini di Bibbona, Fabio Tinti di Castagneto, Michele Biagi di San Vincenzo e Rossana Soffritti di Campiglia; gli assessori Bruno Picchi di Livorno, Margherita Pia di Rosignano, Lido Francini di Piombino.
L’ipotesi di tracciato illustrata, con l’adeguamento ad autostrada dell’attuale tratto di superstrada Rosignano-Follonica, verrà formalizzato dalla SAT all’Anas, per la necessaria approvazione, il 24 marzo.
bisognerebbe chiedere ad esempio all’ass Francini di PIOMBINO come stanno esattamente le cose visto che era presente…