RIFONDAZIONE: CHI HA VERAMENTE VINTO I REFERENDUM?
Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal Partito di Rifondazione Comunista di Cecina.
«I referendum – inizia il comunicato – l’hanno vinto veramente coloro che hanno raccolto le firme un anno fa, che hanno fatto campagna elettorale da mesi, che hanno capito da tempo che l’acqua è un bene comune e coloro che (specialmente i giovani e i precari) hanno utilizzato i nuovi mezzi di comunicazione per propagandare i SI, senza se e senza ma ! Ricordiamo che i due referendum sull’acqua, proposti dal Comitato Nazionale Acqua Bene Comune, raccolsero oltre un milione e 400.000 firme. I partiti che appoggiarono la raccolta furono pochissimi, Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra, si attivarono da subito.
Le leggi da abrogare furono approvate una dal centro-sinistra, l’altra dal centro-destra. Nel 2007 furono raccolte oltre 400.000 firme per una proposta di legge d’iniziativa popolare sull’acqua bene comune, ma sia Prodi, sia Berlusconi, l’hanno lasciata nei cassetti ben chiusi. E’ bene sapere che in parlamento è stata depositata dal PD, alcuni mesi fa, una proposta di legge che va contro il grande risultato dei referendum, e che per ora non è stata ancora ritirata.
La Toscana è stata la prima regione a privatizzare di fatto l’acqua, ottenendo le bollette più care di Italia !!!
Dopo i risultati del referendum, abbiamo visto troppe facce e troppe dichiarazioni di politici e amministratori nel tentativo di appropriarsi di un risultato che va contro ciò che hanno detto e fatto negli anni passati ! A livello nazionale, solo la Federazione della Sinistra e l’IDV hanno affisso manifesti e distribuito volantini con diffusione capillare su tutto il territorio per i quattro SI ai referendum. Attenti ai lupi travestiti da agnelli.
Il risultato dei referendum è stato grandioso, ma la lotta è appena cominciata, perché chi siede comodamente in ASA, in ATO (collocati dai partiti quasi sempre come premio di fedeltà), faranno di tutto per disattendere la volontà dei cittadini.
Se questi troppi e costosi personaggi inseriti nei vari organismi (comitati di vigilanza, consigli di gestione, consigli di amministrazione, revisori dei conti e decine di consulenti vari) non sono in grado o non si sentono di applicare integralmente i voleri del 95 % dei votanti (oltre 26 milioni di persone), possono sempre andare a lavorare e lasciare il posto ad altre persone competenti e capaci, magari proposte dal Comitato Nazionale Acqua Bene Comune.
Basta con le assunzioni clientelari, basta con la speculazione sull’acqua a danno dei cittadini e basta – conclude Rifondazione – quasi regalare l’acqua buona di falda alle industrie private.
Comitato Direttivo
Rifondazione Comunista di Cecina