LUCCHINI: TUTTO RIMANDATO AL 28 GIUGNO CON IL GOVERNO
Mediobanca ha ricevuto una delegazione di operai, confermando il suo assenso “di massima” a finanziare una parte del prestito ponte a Lucchini SPA.
Su questo prestito, che permetterà anche lo sblocco della vendita di Ascometal da parte del gruppo bresciano, Mediobanca però mantiene ancora delle riserve sia per il comportamento tenuto dalla Lucchini in questo frangente, sia per l’atteggiamento di “titubanza” delle altre banche coinvolte nell’operazione finanziaria.
Quindi l’ultima parola su tutta l’operazione, sarà il 28 giugno a Roma nell’incontro con il governo che dovrà fare da collante tra l’azienda e le banche creditrici.
Oggi una delegazione di lavoratori delle acciaierie Lucchini di Piombino erano partiti di prima mattina in pullman alla volta di Milano per fare un presidio davanti la sede di Mediobanca nel giorno in cui il Consiglio d’amministrazione ha deciso sulla ristrutturazione del debito del gruppo siderurgico, e anche dall’esito della riunione di oggi dipenderà il futuro dell’azienda che ha tre siti produttivi in Italia tra cui Piombino.
Al presidio in Piazzetta Cuccia a Milano ad attendere le decisioni del Cda, di cui fanno parte tra gli altri Tarak Ben Ammar, Gilberto Benetton, Marina Berlusconi, Marco Tronchetti Provera, Ennio Doris, Jonella Ligresti, erano presenti insieme alle rappresentanze sindacali anche il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, il consigliere regionale del Pd Matteo Tortolini e il segretario della Federazione del Pd della Valdicornia Valerio Fabiani.
“La trasferta è stata utile perché è stata l’occasione di portare le istanze del territorio e dei lavoratori laddove si prendono decisioni importanti per la loro vita”, così dichiara Matteo Tortolini, consigliere regionale del Pd della Toscana, di ritorno da Milano dove con i lavoratori della Lucchini è stato al presidio davanti a Mediobanca durante il Cda e dopo che una delegazione è stata ricevuta dai vertici dell’istituto di credito. “Abbiamo riscontrato – continua Tortolini – la disponibilità di Mediobanca di ascoltarci, nonostante non fosse dovuto e questo è un fatto positivo che ci ha consentito di discutere del perché è importante la Lucchini. Mediobanca ha espresso la volontà di fare la propria parte a analizzare a fondo la situazione della Lucchini, anche se al momento sarebbe intenzionata a partecipare alla ristrutturazione del debito soltanto per un milione di euro anziché i 3,5 che sarebbe chiamata a versare. La scelta è parziale ma la soluzione complessiva dipende da un arco di istituti di credito più vasto e più dimensionato di Mediobanca per quanto riguarda l’esposizione con Lucchini, e per questo chiediamo al Governo che convochi rapidamente le parti e solleciti una soluzione chiedendo un concorso aggiuntivo di responsabilità alle altre banche coinvolte. Crediamo si debba arrivare ad una intesa che crei le condizioni affinchè si possano far avanti nuovi partner industriali con un progetto serio e importante”.
“Questo viaggio – dice il segretario della federazione Pd Valdicornia-Elba Valerio Fabiani – ha fatto ‘irrompere’ il lavoro e i luoghi della produzione nei luoghi della finanza. Abbiamo registrato una disponibilità di Mediobanca di fare propria parte e a questo punto tocca ai soggetti più esposti e al Governo stringere attorno a piano finanziario che consenta di respirare, e velocizzare procedura di vendita. Il Governo eserciti fino in fondo il proprio ruolo perché non è solo una questione locale ma si parla del peso e dell’assetto industriale dell’Italia”
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VEDIAMO INSIEME I COMMENTI DI ALCUNI PARTITI POLITICI A QUESTA ENNESIMA CRISI LUCCHINI
Pd, Lucchini: “Solidarietà ai lavoratori, Governo si muova”
“Il Partito Democratico ha espresso solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Lucchini di Piombino mobilitati oggi a Milano per salvare e dare futuro alla loro azienda che, insieme all’ILVA di Taranto, costituisce un pezzo fondamentale della produzione di acciaio in Italia”.
E’ quanto viene espresso durante la Direzione Nazionale del PD su iniziativa di Andrea Manciulli, segretario Regionale Pd Toscana e di Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Pd.
“Il Pd in tutte le sedi istituzionali, come forza di governo o di opposizione, continuerà a portare avanti con la massima determinazione, tutte le iniziative utili a sostenere la Lucchini ed ad assicurare il lavoro alle migliaia di uomini e donne occupati direttamente nell’acciaieria e nell’indotto.
Il Partito Democratico chiede al governo di non rimanere passivo rispetto a quanto avviene nelle parti fondamentali del nostro sistema industriale e di muoversi al più presto per contribuire ad una soluzione positiva”.
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BARAGATTI (FGS TOSCANA): SALVARE SUBITO LA LUCCHINI DI PIOMBINO
“Un accordo con l’impegno di tutti, istituzioni, banche, politica, sindacati e imprenditori: solo così si potrà salvare il futuro della Lucchini di Piombino”. Cosi Luca Baragatti, segretario regionale dei giovani socialisti toscani, commenta la gravissima situazione dell’impianto siderurgico piombinese.
“E’ inammissibile che l’azienda abbia omesso alcune verità e altrettanto inammissibile che il Governo nazionale da mesi non abbia ancora trovato una soluzione per la stabilità della fabbrica e soprattutto dei lavoratori, quest’ultimi sempre più colpiti dai venti delle varie crisi. Già qualche anno fa, con un’interrogazione alla commissione europea, i socialisti chiedevano impegni all’Europa, alla Regione Toscana e soprattutto al governo italiano per elargire fondi a sostegno dell’azienda e degli occupati che da lì a poco avrebbero subito la cassa integrazione: oggi la situazione è ancora più seria e se le banche nei prossimi giorni non concederanno crediti – prosegue Baragatti – il futuro dello stabilimento è in pericolo”.
“Apprezzo ciò che sta facendo il Sindaco Anselmi ma ora c’è bisogno che da Roma arrivi un forte segnale per salvare intanto la siderurgia a Piombino e poi occorrerà che il governo indichi quale dovrà essere la politica industriale, sempre se ce ne dovesse essere una, per rilanciare la produzione dell’acciaio a Piombino e in Italia. Intanto – conclude Baragatti – faremo tutto ciò che è possibile per stare vicino ai lavoratori e alla fabbrica che, a questo punto, ha bisogno di una nuova proprietà che sappia investire nel senso corretto i propri denari”.
Luca Baragatti
Segretario Regionale
Federazione Giovani Socialisti