PSI: I CITTADINI DEVONO ESSERE AL CENTRO DELLA SANITÀ
Riceviamo e pubblichiamo da Stefano Ferrini, segretario del PSI di Piombino.
«Recita l’articolo 32 della Costituzione: “La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.” L’individuo, il cittadino dunque, al centro della sanità e cittadini sono i malati, i medici, gli infermieri e tutto il personale che lavora negli ospedali. La necessità di una gestione aziendale, di per se giusta per una maggiore efficienza e quindi per una razionalizzazione delle risorse necessaria per garantire una sanità accessibile a tutti, alle volte si scontra con quella di una gestione più “umana”.
Considerando le distanze di Piombino da Livorno e da Grosseto, mantenere gli attuali servizi su Villamarina e potenziare quelli che meglio rispondono alle caratteristiche del nostro territorio devono essere le linee guida per governare la nostra sanità. Questo implica che la riorganizzazione per intensità di cure, prevista dalla Legge Regionale 40 del 2005 ed attuata da noi solo a fine 2010, va sostenuta, ma anche ben governata con atti conseguenti e coerenti. Va affrontato il problema delle fughe verso altri ospedali per interventi di primo livello che potrebbero essere effettuati efficacemente anche qui e che ci portano via risorse che, per il solo Ospedale di Pisa ad esempio, ammontano a circa 86 milioni di euro l’anno.
Occorre aggiustare il meccanismo di gestione delle sale operatorie e valorizzare le specialistiche con maggiore casistica perché lunghi tempi di attesa sono anch’essi causa di fughe. Bisogna garantire una migliore gestione dei ricoveri per evitare inefficienze che a lungo andare possono dare il la ad un ridimensionamento a fronte di risorse sempre più scarse. È necessario coinvolgere maggiormente i medici di famiglia in questo nuovo modello di sanità perché da una medicina di territorio passano minori spese e maggiore tutela della salute per tutti. E bisogna anche incentivare i medici a venire a Piombino, perché se i bandi vanno ripetutamente deserti come è accaduto evidentemente occorrerà porsi il problema, pena una riduzione ed un peggioramento dei servizi che si ripercuoterà su tutti i cittadini. Dobbiamo mantenere il punto nascite, ma per svilupparlo ulteriormente occorre investire su nuovi servizi come il parto indolore e la guardia ginecologica. Sui laboratori si mantengano i servizi di prossimità come le trasfusioni e si consideri il ruolo di Piombino per l’Elba.
Insomma occorre fare di Villamarina un buon ospedale di 1° livello e porsi contemporaneamente l’obiettivo di un suo potenziamento con la costruzione di un nuovo ospedale che possa quasi raddoppiare l’attuale bacino di utenza grazie ad una nuova posizione più rivolta verso l’Alta Maremma e ad accordi precisi tra le Usl e sotto la regia della Regione.
Saranno questi alcuni temi dell’iniziativa dal titolo “Presente e futuro della sanità in Val di Cornia” che come socialisti abbiamo organizzato a Palazzo Appiani il giorno 30 giugno, alle ore 18, alla quale saranno presenti l’Assessore Regionale al Diritto alla Salute Daniela Scaramuccia, il Direttore Generale della Usl 6 Monica Calamai, il Segretario Regionale del PSI Pieraldo Ciucchi, il Vice presidente della Provincia Fausto Bonsignori ed il Segretario Provinciale della UilSanità Paolo Camelli».
Stefano Ferrini
Segretario PSI – Piombino
Mi sembra un po’ tardi riconoscere che abbiamo tutti il diritto di essere curati nel migliore dei modi; fa un po’ ridere ed un po’ rabbia, che questa lezione di civismo arrivi da un esponente di un partito che appoggia la maggioranza che ci… governa. Non solo, ma da un ex assessore che in questa veste ha assistito a ben due incontri con i precedenti direttori dell’ASL, Scura e Mariotti e che se ne è stato ben zitto,. Allora, a cosa dobbiamo queste esternazioni? E’ una resurrezione morale in preparazione delle prossime elezioni, o una presa di distanza dalla arrendevolezza che la nostra Amministrazione ha sempre dimostrato nei confronti dell’ASL? Ce lo dica, sig. Ferrini, abbiamo anche il diritto di sapere se chi ci governa, più o meno direttamente, continua ad usarci. Le chiedo anche un’altra cosa: può verificare se è vero che il reparto di ginecologia a Livorno, di fatto, non esiste più e che tutti gli interventi vengono fatti dai chirurghi generali? La ringrazio e saluto: Graziella Guglielmi