TIRRENICA: TANTI DUBBI SULL’OPERA, CERTO SOLO IL PEDAGGIO PER TUTTI
E così, dopo la Val di Cecina, anche la Val di Cornia sta prendendo atto, dopo le dichiarazioni del ministro Matteoli che dice che pagheremo tutti, che la vecchia Aurelia non può essere una complanare di una strada che era stata realizzata proprio per sostituirla (l’attuale variante a 4 corsie) che a breve sarà riconvertita in Autostrada (cartelli verdi e riasfaltatura e poco più). Leggiamo insieme alcuni interessanti commenti che speriamo siano letti dai vertici di SAT (Società autostrada Tirrenica) ai quali sarà garantito ampio spazio di replica sulla nostra testata.
SAN VINCENZO: «INDISPENSABILE IL PEDAGGI OGRATUITO»
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del sindaco di San VIncenzo Michele Biagi.
«L’amministrazione comunale di San Vincenzo intende tutelare i cittadini lavorando per arrivare alla soluzione del pedaggio gratis sulla futura autostrada Tirrenica. Le affermazioni rilasciate dal ministro Matteoli sul fatto che tutti pagheranno il pedaggio, vanno nella direzione oppasta a quella che mi aspetto».
«Pur ritenendo fondamentale la realizzazione della Tirrenica – continua il sindaco Michele Biagi – così come la penetrazione al porto di Piombino, non nascondo le difficoltà che incontrerebbero i residenti in Val di Cornia e soprattutto i sanvincenzini se, con l’A12 a totale pagamento, una parte del traffico anche pesante tornasse a percorrere la vecchia Aurelia. Strada che a San Vincenzo è ormai da tempo proprietà comunale e del tutto inserita nel tessuto urbano».
Il paese poi non dispone di viabilità alternativa. «C’è un progetto preliminare dell’autostrada – dice Biagi – che prevede il pedaggio gratuito da Rosignano a Vignale, e su questo bisogna lavorare, trovando le forme giuste di applicazione, in un percorso di discussione comune con la Regione che è il nostro diretto interlocutore».
Michele Biagi
Sindaco di San VIncenzo
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SAN VINCENZO SARA IL PIU’ COLPITO DALL’AUTOSTRADA
Riceviamo e pubblichiamo dalla lista “Forum del Centrosinistra per San Vincenzo”.
«Guardiamo ai problemi veri, esorta Fabiani (segretario PD Val di Cornia ndr.). Ecco appunto, facciamolo. Come si risolvono? Trasformando una strada senza pedaggio in una autostrada con pedaggio? Quanto questo gioverà ai problemi di competitività delle aziende, agricole e non? Quanto questo gioverà alla qualità della vita dei paesi nei quali si riverserà il traffico oggi sulla Variante? Era evidente, ma ora Matteoli l’ha detto molto chiaramente: anche i residenti pagheranno il pedaggio. Al PD della Val di Cornia questo sembra il momento di appoggiare l’opera?
San Vincenzo sarà il paese più colpito da questa infrastruttura. Non ci sono complanari possibili o vie alternative. Trasformare la variante a pedaggio significa gettare il traffico nel centro del paese creando ingorghi e file che, molti anni fa, con soldi pubblici, erano state cancellate proprio dalla Variante Aurelia. Un ritorno ad una pessima qualità della vita e ad un alto rischio per la salute pubblica. Se gli amministratori non si danno una svegliata regaleremo un’infrastruttura quasi pronta ad un privato, e come vantaggio avremo di nuovo nel paese tutto il traffico che era stato trasferito.
Siamo da sempre contro simili prospettive perché questi sono i problemi che comporterebbe l’opera che può ancora essere fermata da una forte opposizione popolare. C’è sempre stato un progetto di tracciato autostradale con realizzazione delle corsie d’emergenza che sarebbe costato un terzo e che non avrebbe comportato il pedaggio. Il caro vecchio progetto ANAS. Se gli amministratori, anziché cercare in ogni modo di far guadagnare un soggetto privato, avessero appoggiato quel progetto nell’interesse pubblico, oggi avremmo già da qualche anno la corsia d’emergenza. Non ci sarebbe stato pedaggio e si sarebbero evitati alcuni incidenti.
Ricordiamo che gli amministratori non sono neppure ancora riusciti a farsi dare il progetto dell’autostrada, non sanno quindi neppure cosa verrà realizzato eppure sono già usciti i piani degli espropri. Alla faccia della trasparenza.
Ci chiediamo infine cosa sia cambiato rispetto a quando il PD locale manifestava contro l’attuale ipotesi di autostrada. Due cose: la prima è che ora siamo del tutto certi che tutti, proprio tutti, anche i residenti, pagheranno i pedaggi, proprio quello che a parole non voleva il PD. Il secondo cambiamento sta nella composizione societaria del gestore in cui sono entrati il Monte dei Paschi e Legacoop. È evidente che il problema non era vessare i cittadini con una nuova tassa ma garantire che quest’enorme flusso di denaro finisse in mani amiche.
Nicola Bertini
Forum del Centrosinistra per San Vincenzo
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SUVERETO: INCIDENTE ALLA BOLDRONA, I CAMION AUMENTERANNO CON L’AUTOSTRADA
Riceviamo e pubbichiamo da Giuliano Parodi della lista “Uniti per Suvereto”.
«Il grave incidente occorso alla Boldrona, per fortuna senza danni alle persone, riporta in primo piano la discussione sulla viabilita’ locale ed alternativa, corollario all’annosa questione dell’autostrada Tirrenica. Le dichiarazioni del ministro Matteoli di questi giorni lasciano ben poco margine all’interpretazione. Parafrasando un triste slogan anni ’70 potremmo dire :”la pagheremo cara, la pagheremo tutti”. Mettere a pedaggio l’attuale variante aurelia avra’ conseguenze disastrose per la sicurezza stradale, perche’ tutto il traffico pesante si riversera’ di nuovo sulla vecchia aurelia, gia’ inadeguata per la mole di traffico 30 anni, fa figuriamoci ora.
Il Sindaco Pioli, giustamente indignato dai camion che attraversono Suvereto teme che prima o poi ci scappi il morto. Morti che purtoppo sulla vecchia aurelia nei solo 19 kilomentri tra la California e San Vincenzo dal 1998 ad oggi sono stati 21, senza contare i numerosi incidenti gravi ma senza conseguenze e un numero indefinito di sinistri.
La viabilita’ alternativa non esiste piu’ nei nostri territori, perche’ la vecchia aurelia ormai e’ parte integrante del tessuto urbano, e non sara’ un cavalcavia qua e la’ a risolvere un problema strutturale che era stato a suo tempo aggirato costruendo con soldi pubblici e gratuita la variante a 4 corsie, che il Governo, con il bene placido della Regione sta regalando a Benetton e ai suoi nuovi soci: Monte dei Paschi, Caltagirone, Legacoop, etc…
La Tirrenica come la TAV: opere inutili, dannose e costose che porteranno solo svantaggi per le comunita’ locali. Al di la degli slogan tipo “le infrastrutture moderne faranno da volano all’economia”, cari a molti del PD e del PDL, a noi interessa analizzare la sostanza, e questa si puo’ sintetizzare in 3 punti come ha fatto Bertini del Forum di San Vincenzo:
- Il territorio si squalificherà riducendo la qualità della vita ed aumentando i livelli di inquinamento.
- L’economia locale della Val di Cornia,ma non solo, delle Province di Livorno Grosseto e Viterbo sara’ penalizzata perché le imprese dovranno pagare l’ennesimo balzello sia per vendere le loro merci, sia per acquistare le materie prime.
- Sarà un danno per i lavoratori, i molti pendolari, e i cittadini tutti sia nell’esercizio della loro attività sia nella scelta del modo in cui trascorrere il tempo libero.
In conclusione cominciamo a dire le cose come stanno: queste scelte sono opera d’investitori senza scrupoli e di una certa classe politica che ha il solo obiettivo di fare soldi su tutto e sulla pelle della gente.
Per fermarli occorre la politica, quella sana, quella fatta con la gente e per la gente, con serieta’ e senza cedimenti. Quindi il primo attore è il Comune.
I Comuni sono decisivi, perché è pur vero che si è tentato di spogliare di ogni competenza il sistema amministrativo locale allor quando c’è da decidere sulle grandi opere, ma ancora, se i Comuni coinvolti, in maniera coesa, dicono no, e se questo no è sostenuto ampiamente dalla volontà popolare, la SAT avra’ vita dura».
Giuliano Parodi
capogruppo Uniti per Suvereto
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UDC: GRAZIE MATTEOLI DI AVERCI DETTO CHE PAGHEREMO TUTTI
Riceviamo e pubblichiamo dal coordinamento provinciale UDC della provincia di Livorno.
«Apprezziamo la chiarezza delle parole del Ministro Matteoli sul pedaggio dell’Autostrada Tirrenica per i residenti, per la prima volta abbiamo capito come realmente stanno le cose. Tanti discorsi e prese di posizione inutili, i cittadini dovranno pagare e a parte qualche agevolazione per coloro che saranno considerati “abitudinari”, non ci saranno alternative. In linea di principio e secondo le direttive europee non c’è nulla di strano; il problema riguarda eventuali percorsi alternativi per coloro che vorranno legittimamente evitare il pedaggio.
Ricordiamo che il tracciato dell’Autostrada Tirrenica, per quanto riguarda la nostra Provincia, utilizzerà quello della Variante Aurelia e come unica possibilità gratuita rimarrà la possibilità di attraversare la pericolosissima “Vecchia Aurelia”. Oggi i cittadini pagano per quarant’anni di scelte non fatte, per veti incrociati e per una precisa responsabilità di chi ha governato il nostro territorio di non voler realizzare quelle infrastrutture indispensabili per la crescita e lo sviluppo.
Il tracciato iniziale dell’Autostrada Tirrenica doveva essere alternativo alla viabilità già esistente, purtroppo sono passati tanti anni e siamo arrivati allo stato attuale, per cui perdiamo una superstrada gratuita ed acquistiamo un’autostrada a pagamento e perlomeno per l’unico kilometro inaugurato, a parte il manto stradale appena rifatto, differenze non sembrano esserci.
Auspichiamo che perlomeno siano mantenuti i patti sul Lotto Zero e sul prolungamento della 398 fino al porto di Piombino, nonché su altre complanari promesse alle amministrazioni locali. Nel frattempo dobbiamo sperare che non si verifichino intoppi, poiché il rischio che all’improvviso si fermi di nuovo tutto e non siano rispettati i patti, è una possibilità da non sottovalutare. In effetti, se sono passati 43 anni dall’istituzione della Società Autostrada Tirrenica ed oggi si festeggia “in pompa magna” per l’inaugurazione di appena un chiilometro, qualche perplessità è lecito averla.
Luigi Coppola
(Coordinatore Provinciale UDC Livorno)