PIOMBINO: REGOLAMENTO URBANISTICO, QUESTA E’ PARTECIPAZIONE?
Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal Comitato per Campiglia e da Giù le mani da Baratti.
«Il Comune di Piombino – inizia la nota dei due comitati – dopo ben cinque anni dall’approvazione del Piano Strutturale, si prepara a varare il nuovo regolamento urbanistico e promuove un percorso partecipativo che, per essere efficace, dovrebbe attivare ”contraddittorio” e “controproposte”.
Per avere partecipazione occorre dare informazione, ma nulla di tutto questo è avvenuto visto, per esempio, che ai partecipanti non vengono neppure spiegati i contenuti del Piano Strutturale che devono guidare il R.U..
Non solo, ma il comune chiede ai cittadini di esprimersi solo su alcuni temi che riguardano la vita di tutti. Ci si domanda perché non si chiede di esprimersi su temi quali la produzione industriale, artigianale e agricola, l’abitazione, le strutture sanitarie e scolastiche (che non sono meno importanti degli spazi pubblici, dei servizi pubblici, del commercio, della viabilità e dei parcheggi e del turismo).
Questa partecipazione – continuano – basata sulla mancanza di informazioni dimostra non di volere lavorare insieme ai cittadini ma solo di lasciare esprimere desideri spesso senza capo né coda. Ma tutto ciò sarebbe ancora accettabile se a questa fase seguisse la elaborazione del R.U. dando elementi conoscitivi e spiegazioni in modo che i cittadini possano veramente esprimersi a ragion veduta. Invece la fase 2 sarà solo una illustrazione in assemblea, cioè in un contesto poco adatto alla partecipazione attiva.
Noi chiediamo che i tavoli di partecipazione siano rinnovati in una o più fasi intermedie prima dell’assemblea, per discutere su dati certi e su proposte visibili redatte dall’amministrazione. Se ciò non avverrà tutto il percorso partecipativo dovrà essere valutato negativamente proprio perché, riprendendo le parole del Garante della Partecipazione, non potrà garantire né “contraddittorio” né “controproposte”.
Temiamo che la realtà sia ben diversa dai discorsi ufficiali auto elogiativi, e cioè che il Regolamento Urbanistico sia già pronto e confezionato e che questa parvenza di partecipazione si riduca a una foglia di fico utile a coprire molte vergogne.
Ricordiamo, concludono i due comitati, che ancora si attende la versione aggiornata e integrata del Piano particolareggiato di Baratti, quale dovrebbe essere uscita dal percorso partecipativo e dalla presa d’atto delle osservazioni dei cittadini su argomenti e materia tanto importanti e delicati».
Comitato Per Campiglia
Comitato Giù le mani da Baratti