PIOMBINO: ANCHE SEL E IDV CONTRO QUESTA «AUTOSTRADA»
Finalmente anche in Val di Cornia si sta muovendo qualcosa, e insieme alla liste civiche dei comuni di Campiglia e Suvereto, anche l’IDV e SEL iniziano ad avere forti dubbi su questa realizzazione. Perché nessuno è contro una vera autostrada, ma la trasformazione dell’attuale variante a 4 corsie in autostrada, senza i correttivi presenti nel vecchio progetto del 2008, porteranno, oltre all’esborso di denaro per il pedaggio che sarà per tutti, più danni che benefici a tutti i residenti, privati o aziende che siano.
Intanto oggi in Commissione ambiente e lavori pubblici sono intervenuti il commissario di governo (e presidente di SAT) Antonio Bargone, ed “Italia Nostra” in merito ai danni che il progetto dell’Autostrada Tirrenica può provocare al territorio maremmano e alla sua popolazione.
Ci chiediamo come possa essere possibile che ancora Antonio Bargone non abbia dato le dimissioni nonostante le numerose richieste… Bargone é controllore di se stesso! Cosa ne pensa di questo palese conflitto d’nteressi il segretario del PD Bersani ed il deputato Silvia Velo che è vice presidente della commissione trasporti?
Riportiamo l’intervento integralmente, e a seguire molti dei numerosi comunicati che ci sono giunti in questi giorni dalla provincia di Livorno e Grosseto.
Buona lettura…
Giuseppe Trinchini
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PIOMBINO: ANCHE SEL E IDV CONTRO QUESTA “AUTOSTRADA”
«La costruzione della cosiddetta “Dorsale Tirrena” – inizia SEL ed IDV – che va da Civitavecchia a Rosignano ed il suo potenziamento/miglioramento verrà eseguita sovrapponendola all’ attuale Aurelia. Riteniamo che tale opera sia utile per qualcuno ( vedi SAT) ma avrà un costo rilevante che pagheremo noi utenti. In sostanza pagheremo due volte una strada, quando si è realizzata la quattro corsie esistente da Rosignano a Grosseto e dopo, con la sua trasformazione in Autostrada, con i relativo PEDAGGIO. Come vogliamo definire tutto ciò? Un furto ai danni del contribuente?
Abbiamo provato ad ipotizzare che cosa accadrà immediatamente dopo che l’intera opera verrà conclusa.
Il pedaggio previsto, tra i più ALTI di Italia, (0,15 centesimi al km, ndr.) “deraglierà” parte del traffico pesante e di lunga percorrenza sulla vecchia statale Aurelia (che è stata declassata a Strada Provinciale) che unito a quello locale e di media percorrenza creerà dei problemi seri ed importanti soprattutto nei centri abitati, dove la costruzione di dissuasori di velocità, rotonde, zone pedonali ecc. rallenteranno la viabilità, e daranno origine a dei disagi di varia natura e delle situazioni di pericolo assolutamente da non sottovalutare. A questo danno citato si aggiungerà anche la beffa, perché di fatto ci viene espropriata una strada statale funzionante, ormai da tempo collaudata e che di fatto necessita solo di pochi interventi o di una migliore manutenzione per far si che si possa definire una buona strada. Quello che ci preme sottolineare è che quella strada è stata già pagata dalle tasse dei cittadini e regalandola a SAT la ripagheranno di nuovo. La proposta è semplicemente NON CONDIVISIBILE perché non si può accettare che si sottragga un bene comune alla cittadinanza per realizzare una struttura appositamente ideata per garantire una rendita ad una azienda privata.
Se SAT – concludono – non mantiene almeno le promesse dell’accordo precedente (dicembre 2010) e cioè gratuità del pedaggio per i residenti, complanari e completamento della 398 fino al porto, il nostro parere sull’attuale progetto sarà fermamente contrario. Non ci accontentiamo delle parole del ministro Matteoli che parla di impossibilità burocratiche di rendere gratuito il pedaggio. Siamo disposti ad aiutare i cittadini della nostra città a capire che cosa c’è nel progetto e cosa non c’è (il riferimento alla 398 fino al porto è puramente casuale) e per questo cercheremo di fare una campagna di sensibilizzazione in merito.
SEL e IDV ORGANIZZANO PER GIOVEDI’ 28 DALLE ORE 21 IN PIAZZA CAPPELLETTI UN PUNTO DI INFORMAZIONE E DI ASCOLTO. INFORMARE I CITTADINI, ASCOLTARE COSA NE PENSANO DEL PROGETTO AUTOSTRADALE.
IDV Piombino
SEL Piombino
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NASCE IL N.A.T., COMITATO DI CITTADINI INDIGNATI
Con il presente Comunicato si annuncia la nascita del N.A.T. ( NO all’Autostrada Tirrenica) Comitato di cittadini indignati che intendono tutelare un loro storico bene collettivo: La Via Aurelia, ed insieme proteggere il paesaggio maremmano, la libera circolazione delle sue genti, ed il buon senso.
Riteniamo il progetto ANAS di messa in sicurezza dell’Aurelia l’unico accettabile, per il suo basso impatto ambientale, per i suoi costi contenuti, per il rispetto delle esigenze delle collettività locali per la sua onesta semplicità.
Riteniamo che il modello economico basato sullo sviluppo permanente sia al capolinea e che, con la progressiva penuria di combustibili fossili, anche il trasporto merci su gomma diventerà presto insostenibile. Le attenzioni dei nostri amministratori dovrebbero volgersi al Cabotaggio ed alla Ferrovia, due vie che già esistono e che necessitano solo l’apporto di poche strutture logistiche di raccordo locale.
Riteniamo che in una contingenza di pesanti tagli a tutti i servizi alla cittadinanza, scegliere, come fanno i vertici del PD grossetano, di sostenere comunque la realizzazione di una autostrada (nel tracciato più oneroso, peraltro) denota un appiattimento su di un modello capitalistico e sviluppista che ormai non entusiasma più neanche la borghesia cattolica moderata e conferma una volta di più come gli eredi dei compagni “protoambientalisti” Ivo Faenzi e Renato Pollini, abbiano definitivamente voltato le spalle alla peculiarità agricola/turistica della Maremma, alla sua struggente bellezza ed ai suoi abitanti.”
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Manciano: “A poche settimane dalla clamorosa vittoria referendaria in cui 27 milioni di italiani hanno affermato in modo inequivocabile la ferma intenzione di difendere i beni collettivi dalle velleità predatorie della casta politico/padronale, – dice Andrea Marciani di Rete Ambiente Grosseto – la SAT presenta il suo ennesimo progetto autostradale alla VIA regionale.
La scelta di far cadere i 60 giorni utili alla presentazione di osservazioni, in pieno periodo balneare, già evidenzia la cattiva coscienza dei proponenti. Infatti, alla base del risparmio che questo nuovo progetto consente alla ditta proponente, c’è il furto della Via Aurelia, un bene collettivo da 2.300 anni al servizio della comunità.
Nel corso degli anni numerosi sono stati i progetti ed i tracciati proposti dalla SAT, quasi tutti sono stati bocciati in sede di VIA, l’ANAS invece, nel 2001, ha proposto un progetto che ha passato a colpo sicuro quell’esame.
Il progetto prevedeva la semplice messa in sicurezza dell’Aurelia. Il preventivo di spesa era contenutissimo, pochi gli espropri previsti, totale accessibilità locale, nessun pedaggio.
Insomma l’uovo di colombo, una soluzione razionale che metteva d’accordo tutti, al punto che il governo Amato mise in pagamento la prima tranche, poi gli eventi precipitarono venne il governo Berlusconi con la lobby delle Grandi Opere e il progetto pubblico venne accantonato, per riesumare quello privatistico.
Andrea Marciani di Rete Ambiente Grosseto
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AUTOSTRADA TIRRENICA, VERTICE IN REGIONE
Entro venerdì i Comuni dovranno far pervenire alla Regione le proprie osservazioni sul progetto definitivo della Tirrenica, ovvero del tracciato che va d Palazzi a Tarquinia. E in vista di questa scadenza, per Mercoledì 27 luglio nel pomeriggio a Firenze è previsto un vertice tra i sindaci della Bassa Val di Cecina, il presidente della Provincia Kutufà e l’assessore regionale ai trasporti Ceccobao.
Sarà probabilmente l’ultimo incontro istituzionale prima dell’avvio della Conferenza dei servizi, fissata a Roma per mercoledì 3 agosto. In Regione si farà il punto della situazione, alla luce anche della volontà del Pd locale di manifestare pubblicamente (raccolta di firme o addirittuta chiusura della strada) contro il sistema di pedaggio ipotizzato da Sat.
Sul metodo di pagamento del corridoio tirrenico, infatti, al momento le parti sono decisamente molto distanti. Comuni e Province chiedono in sostanza il rispetto della prescrizione del Cipe del 18 dicembre del 2008, che indica la gratuità completa nel tratto di autostrada che comprende gli svincoli da Palazzi a Follonica. Prescrizione che Sat ha più volte precisato di essere riferita ad un progetto che oggi non è più lo stesso, soprattutto dal punto di vista della copertura finanziaria (ridotta da 3,7 a 2 miliardi di euro).
Il Tirreno 26-07-2011
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DANIELE LOMBARDELLI, PRESIDENTE DELLA COPAIM: «COSÌ, MEGLIO NON FARLA»
Questo “no” al progetto della Sat è di quelli che pesano e di quelli su cui tutti, Regione Toscana in primis, dovranno riflettere. In una lunga lettera, molto critica, Daniele Lombardelli, presidente della Copaim, una delle principali aziende maremmane che ha sede ad Albinia, ed é anche il presidente del consorzio Grosseto Export, che riunisce le principali aziende che hanno rapporti con l’estero. Il suo concetto è chiarissimo e si riassume in poche parole: l’autostrada serve alla Maremma. Ma se deve esser fatta così, meglio rinunciarci, in attesa di tempi migliori. E dei soldi necessari.
Autostrada necessaria. «Serve un serio dibattito su quanto – scrive – in maniera a dir poco opaca è avvenuto e sta avvenendo sull’argomento. Penso sia unanime il giudizio sulla necessità di un adeguamento della dotazione della reti infrastrutturali della Maremma. Siamo negli ultimi posti in qualsiasi graduatoria nazionale dei servizi in genere, ma in particolar modo sui servizi telefonici e telematici, sui collegamenti ferroviari (in costante peggioramento), sulla rete stradale e questo rappresenta un impedimento a qualsiasi ipotesi di sviluppo economico e sociale rispondente alla vocazione del nostro territorio. Vocazione che può permettere tale sviluppo solo nell’equilibrio ed il rispetto tra il mantenimento di un ambiente unico e gli investimenti necessari a creare occupazione e ricchezza sul territorio. In questo quadro il tema dell’adeguamento della rete stradale si pone in maniera drammatica. Nel periodo estivo occorrono spesso dalle tre alle quattro ore per i collegamenti con Firenze o Roma, mentre Milano sembra di un altro pianeta; conseguentemente le necessità logistiche per il trasferimento delle merci e delle persone rendono tuttora la Maremma “remota” con costi per le aziende enormi. Lo stesso sviluppo della internazionalizzazione delle nostre aziende è minato da questa situazione. Inoltre il tributo di vite umane per la mancanza di sicurezza è insostenibile e deve indignarci. E’ perciò improponibile pensare di mantenere tale situazione».
Progetto assurdo. «In questo quadro è oggi all’ordine del giorno un progetto della Sat che propone il passaggio della autostrada tirrenica sul tracciato dell’Aurelia. La proposta è talmente assurda da apparire addirittura provocatoria se non avesse ricevuto, purtroppo, i primi placet dal governo nazionale e regionale. E’ già stato scritto e detto molto sull’argomento e provo, a sintetizzare i punti principali di critica a tali follie progettuali:
1) impatto ambientale devastante in prossimità della costa;
2) autostrada di serie B con mantenimento dei limiti attuali dell’Aurelia per esempio su tunnel e viadotti con seri problemi di sicurezza e scorribilità;
3) mancanza di una seria viabilità locale alternativa all’autostrada, le complanari;
4) costi altissimi per i residenti costretti a pagare pedaggio per i trasferimenti locali. Basti pensare ai lavoratori pendolari, agli studenti, alle esigenze sanitarie per capirne l’impatto; la chiamerei tassa aggiunta per i maremmani ma forse sarebbe meglio parlare di furto;
5) anni ed anni (8-10) per l’esecuzione delle opere sull’unica arteria di comunicazione percorribile, l’Aurelia, in aree soggette a vincoli anche archeologici, che arrecheranno disagi e tempi di percorrenza, causa cantieri, inimmaginabili».
Le conseguenze. «Le conseguenze per la qualità della nostra vita e per l’economia invece sono chiare con la zona sud della provincia isolata dall’entroterra e dal resto della provincia e distrutta ambientalmente (questo vale ancor più per un assurdo e ventilato passaggio sui Colli nella zona di Orbetello) e socialmente con l’autostrada che passerebbe dentro centri abitati come Albinia e la scomparsa delle principali attività commerciali dell’area».
Le domande. «Di fronte a questo quadro sono molte le domande che assillano il cittadino e l’imprenditore che vive e vorrebbe continuare ad investire nel territorio a fronte di alcune semplici considerazioni:
1) l’approvazione del tracciato del Cipe nel 2008, era giunto alla fine di un faticoso percorso di costruzione di consenso istituzionale che aveva ormai trovati tutti concordi sul fatto che era il prezzo minore da pagare per l’autostrada;
2) il passaggio sull’Aurelia non aggiunge nulla sulla dotazione stradale ma toglie l’unica via di collegamento esistente;
3) si privatizza di fatto una “strada consolare” che ha oltre 2000 anni di storia e si dà ad un soggetto privato;
4) l’Anas prima ritiene nel 2005 improponibile anche un semplice adeguamento della Aurelia in sede per la impossibilità di rispettare le norme tecniche per strade ed autostrade, mentre oggi lo ritiene possibile;
5) le stime di traffico fino al 2050 variano, negli anni, di volta in volta in base al progetto da giustificare salendo e scendendo come un ascensore;
6) si accellera all’improvviso (ma dopo le elezioni amministrative), l’iter procedurale con convocazione di tavoli e conferenze di servizi nel mese di agosto, con un forte piglio decisionale, che contrasta decisamente con la mancanza di trasparenza che durava da due anni sull’argomento, nonostante che il sindaco di Orbetello coincidesse con la figura del Ministro alle Infrastrutture (o forse a causa di questo);
7) la Regione Toscana che dopo aver combattuto per anni, e giustamente, per una autostrada che non fosse uno sfregio alla Maremma e sull’Aurelia strada-parco, passa al concetto “va bene purchè si faccia”.
Di fronte a questi semplici fatti è evidente innanzitutto una assoluta mancanza di trasparenza amministrativa e politica con passaggi perlomeno di una densa opacità».
Solo i soldi. «L’unica giustificazione che viene data a questa follia, è che il costo dell’opera passa da 3,8 miliardi di euro previsti dal progetto Cipe del 2008 ai 2,2 miliardi previsti per l’attuale progetto della Sat. Ma Vi sembra possibile proporre ad una comunità di cittadini e non di sudditi una opera che durerà per sempre e che traccerà il futuro delle prossime generazioni sulla base di un mero calcolo ragionieristico? E qui davvero viene il dubbio che sia una provocazione per non fare l’autostrada. Ipotesi, questa, sempre migliore del fatto che le motivazioni della proposta siano altre, non dette, e che quindi, noi maremmani cittadini di serie B pochi e “remoti”, dobbiamo essere costretti ad accettare o meglio subire tali proposte».
Meglio lasciare. «“Prendere o lasciare “ ha detto la Sat ai nostri sindaci ad uno dei tavoli decisionisti degli ultimi giorni. Ebbene lasciamo! Non possiamo accettare decisioni guidate semplicemente dalle ufficiali esigenze di risparmio spinti dall’attuale momento di crisi economica e finanziaria. Se le risorse finanziarie non ci sono, aspettiamo perciò tempi migliori, dichiarando contemporaneamente non la rinuncia all’autostrada ma che venga realizzata, come era previsto e approvato nel progetto del 2008, quando ci saranno le condizioni. Fare questo è solo una operazione di buon senso sul quale è necessario ci sia l’unità di tutte le amministrazioni locali e di tutte le forze politiche portando la Regione Toscana a rivedere la propria inspiegabile posizione».
Daniele Lombardelli
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«TIRRENICA, UN DANNO PER TUTTI» MARRAS E BONIFAZI CONCORDI NELLA BOCCIATURA ALLA PROPOSTA DI SAT
AUTOSTRADA? No, grazie. O meglio, non a queste condizioni. E’ la sintesi dell’assemblea pubblica convocata in sala Pegaso dal Partito Democratico, riunito al gran completo. Il Corridoio tirrenico non piace al Pd, e il partito fa la voce grossa contro il progetto definitivo della Rosignano-Civitavecchia.
Un’opera che, secondo i vertici dei Democratici, appare intrisa di contraddizioni e nettamente cambiata rispetto all’iniziale progetto del 2008, con conseguenze dannose per il territorio della provincia di Grosseto. Sono intervenuti (tra gli altri) il capogruppo e segretario comunale Roberto Panfi, il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi e il presidente della provincia Leonardo Marras, assieme al consigliere regionale Lucia Matergi, l’onorevole Luca Sani, il segretario provinciale Barbara Pinzuti e il dirigente della pianificazione territoriale della Provincia, Pietro Pettini.
UN «NO» UNIVOCO e diretto per un’infrastruttura che sarà di dimensioni diverse rispetto a quelle annunciate e che passerà attraverso i centri abitati della Maremma con un flusso di automobili stimato in 6.000 unità giornaliere. Danni alla viabilità, al commercio, al paesaggio che — a detta dei contrari al progetto-Sat — colpiranno non solo le frazioni ma anche Grosseto, riportandola indietro di vent’anni con il traffico pesante che andrebbe a ingolfare Grosseto. «Tale progetto comporterà un danno per tutta la Maremma, da nord a sud — ha detto il sindaco Emilio Bonifazi — e penso alle frazioni di Braccagni, Alberese, Rispescia ma anche al Parco della Maremma che così verrà isolato.
A Grosseto, poi, si tornerà indietro di due decenni come prima della costruzione del viadotto che adesso passa esterno alla nostra città».E Bonifazi prosegue: «Il progetto deve prevedere una complanare, servono proposte alternative. Vogliamo un’autostrada che tuteli il nostro territorio». Sulla stessa lunghezza d’onda Leonardo Marras: «Tutto il territorio, le amministrazioni e le forze sociali sono in linea con il nostro pensiero». Il presidente della provincia continua e va giù duro contro la costruzione del corridoio tirrenico. «E’ un oltraggio al buon senso. Noi diciamo no alla proposta. Il nostro territorio necessita di collegamenti e vie di comunicazione, ma vogliamo un’autostrada vera».
Andrea Capitani – La Nazione del 26-7-2011
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