TOSCANA: “MAZZATA” ALLE TV LOCALI CON IL DIGITALE TERRESTRE?
Antonello Giacomelli e Michele Ventura, parlamentari toscani del Pd, annunciano la presentazione di una interpellanza urgente al Governo sulle modalità del passaggio al digitale in Toscana.
“Il governo ha aspettato ferragosto per far partire, tra incertezze, problemi irrisolti e palesi violazioni normative, un bando che rappresenta un colpo durissimo al patrimonio imprenditoriale ed occupazionale delle tv toscane” dicono i due esponenti pd. “Il passaggio al digitale deve rappresentare una occasione di crescita e modernizzazione per il sistema e di accresciuta offerta pluralistica per i cittadini. Così invece diventa solo un banchetto per grandi gruppi nazionali a danno degli interessi dell’intera regione.”
“Non solo viene ignorata la riserva minima di legge per l’emittenza locale ma – sottolineano Giacomelli e Ventura – tra irrisolti problemi di interferenze tecniche con la Francia, frequenze non utilizzabili, pasticci e furbizie interpretative, con l’attuale impostazione non ci saranno, per le emittenti locali, più di 4 canali con presenza, come le nazionali, su tutte le postazioni; mentre era stata la stessa AGCOM, con esplicita delibera, ad individuare in almeno 13 le frequenze da destinare all’emittenza locale per rispettare la riserva minima prevista dalla legge”.
“C’è ancora tutto il tempo, se si vuole, per correggere e migliorare una impostazione inaccettabile. Se invece il Governo negasse la disponibilità ad intervenire, il Pd darà battaglia per difendere gli interessi della Toscana. Abbiamo predisposto una interpellanza urgente che proporremo a tutti i deputati toscani del Pd e che depositeremo nei primi giorni della settimana. Incontreremo inoltre la Regione e gli operatori del settore e valuteremo, con la segreteria del Pd, le iniziative necessarie”.
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DI SEGUITO IL TESTO DELL’INTERPELLANZA
I sottoscritti interpellano il Presidente del Consiglio dei Ministri ed il Ministro dello Sviluppo Economico;
premesso
che nell’ambito della progressiva digitalizzazione del Sistema radiotelevisivo italiano, sulla base degli atti e delle relazioni tecniche di AGCOM ed in particolare sulla base della delibera 423/2011 con cui AGCOM determina l’elenco delle frequenze utilizzabili dalle emittenti locali in Toscana, il Ministro dello Sviluppo Economico ha emanato in data 19/08/2011 il bando per l’assegnazione delle frequenze, con scadenza per la presentazione delle domande fissata al 23/09/2011;
che il combinato disposto delle determinazioni intervenute prevede che alle emittenti nazionali vengano assegnate 27 frequenze, oltre alle 6 previste per il “beauty contest”; che 10 frequenze siano riservate dalla legge di stabilità all’asta per gli operatori telefonici, che 8 frequenze nelle postazioni di Monte Serra, Monte Argentario, Roselle, ed 8 (diverse dalle precedenti) nelle postazioni di Camaiore – Monte Meto e Pedona siano state dichiarate non utilizzabili dalla stessa AGCOM;
che il complesso di tali decisioni comporta, come esito finale, un numero di frequenze realmente regionali, cioè con presenza su tutte le postazioni come le emittenti nazionali, non superiore a 4 e oltretutto, secondo gli stessi dati AGCOM riportati in delibera, con una copertura del territorio che non è totale ma va dal 70% all’85% circa;
che tutto questo viola palesemente il T.U. dei servizi di media audiovisivi e radiofonici che, art. 8 comma 2, prevede una riserva minima confermata dalla modifica apportata del DLGS del marzo 2010, di almeno un terzo della capacità trasmissiva all’emittenza locale;
che la stessa AGCOM nella delibera 300/2010 identificava in almeno 13 frequenze il numero minimo da porre a disposizione dell’emittenza locale per rispettare la riserva di legge;
che in questo quadro di incertezze e violazioni normative, il Governo ha ritenuto incomprensibilmente di anticipare, per la Toscana, lo switch-off ai primi giorni di novembre, con il rischio concreto di determinare una pesante penalizzazione economica ed occupazionale all’intero settore radiotelevisivo regionale.
Tutto ciò premesso i sottoscritti deputati interpellano con urgenza il Ministro dello Sviluppo Economico per chiedere:
se non ritenga necessaria una sospensione del bando ed un rinvio dello switch-off al fine di prendere, d’intesa con AGCOM, le determinazioni necessarie ad assicurare agli operatori locali la riserva minima di un terzo delle frequenze previste dalla legge, evitando così una palese violazione di un chiaro principio normativo ad il conseguente contenzioso giudiziario;
se non ritenga opportuna una sospensione del bando ed un rinvio dello switch-off almeno fino a quando le trattative internazionali con la Francia, che il Governo dovrebbe utilmente accelerare, non risolvano le annose questioni di interferenze tecniche, liberando così ulteriori frequenze da mettere a disposizione dell’emittenza locale;
se non ritenga opportuno, considerato che l’asta per gli operatori telefonici produrrà per lo Stato un introito decisamente superiore al previsto, destinare una quota significativa di tale maggiore entrata ad indennizzare gli operatori di rete toscani che decidessero di non concorrere al bando o che non si collocassero utilmente nella graduatoria.