TOSCANA: DOMENICA 18 SETTEMBRE SI APRE LA STAGIONE DI CACCIA
Domenica 18 settembre si apre la stagione di caccia (dopo in realtà che la caccia agli ungulati è partita già da agosto e dopo la preapertura ai primi di settembre limitata ad alcune specie). Il WWF come ogni anno denuncia che sono disapplicate le direttive comunitarie e che i numeri in campo non sono sostenibili. Qualcuno gli darà mai ascolto? Riportiamo il comunicato del WWF integralmente.
«E’ una stagione – inizia il WWF – che parte ancora una volta all’insegna della disapplicazione delle direttive europee sulla tutela dell’avifauna. A nulla sembra essere servita anche la modifica alla legge quadro nazionale che dall’anno scorso impone alle Regioni la corretta tutela degli uccelli migratori e stanziali (art. 42 Legge Comunitaria). A nulla sembra sia servito il documento con cui l’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale ha dato precise indicazioni, specie per specie, sui periodi di tutela.
Solo la Provincia di Arezzo ha introdotto alcune modifiche in tal senso, compiendo alcuni utili passi verso una migliore gestione di determinate specie.
Per il resto si continua a cacciare come sempre e anzi sono state recentemente introdotte a livello regionale nuove modifiche ulteriormente peggiorative delle norme, come la riduzione delle distanze fra appostamenti nelle zone umide, che determineranno un grave aumento dell’impatto della caccia sulle specie migratrici acquatiche, e che il WWF chiede alla Regione di modificare urgentemente.
Qualche numero sulla caccia in Toscana:
– Cacciatori: circa 105.000
– Animali abbattuti: dalla lettura dei tesserini venatori risulta che vengono abbattuti ogni anno da 1,2 a 1,4 milioni di animali (lettura annate 2006-2009). Si tratta di un numero minimo, al quale vanno aggiunti gli animali abbattuti e non segnati (che sono molti, soprattutto per la migratoria che viene segnata solo a fine giornata e non dopo ogni abbattimento, eludendo quindi i controlli), le specie protette abbattute, gli interventi di controllo, ecc. Si tratta quindi di milioni di animali che anno dopo anno i cacciatori uccidono sul nostro territorio.
– Appostamenti fissi: oltre 11.000 appostamenti fissi sul territorio regionale, una vera e propria barriera di fuoco contro gli uccelli migratori, a cui si aggiungono poi gli appostamenti temporanei. Per gli appostamenti fissi Lucca è la Provincia con il numero maggiore (2230), seguita da Pisa (1853), Siena (1633), Pistoia (1555) e Firenze (1216).
– Richiami vivi: circa 200.000 uccelli (provenienti da cattura o da allevamento) detenuti in piccole gabbiette per tutta la vita e destinati, fra mille sofferenze, ad essere usati come richiami per i loro simili, aumentando quindi ulteriormente l’impatto della caccia da appostamento sui migratori
– Legame cacciatore-territorio inesistente: dall’anno scorso un cacciatore può iscriversi a un numero illimitato di ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) e oltre a questo può utilizzare ulteriori ‘pacchetti di mobilità’ come quello di 20 (!) giornate per la migratoria o il cinghiale e ulteriori 5 giornate sia per migratoria che per stanziale. In pratica ognuno va dove vuole e il tanto decantato legame cacciatore-territorio è una assoluta farsa.
– Anarchia negli interventi di ‘controllo’ e rischio ‘sicurezza’: Decine di migliaia sono i cacciatori abilitati ad effettuare gli interventi di controllo della fauna in situazioni di giudicato sovrannumero con conseguente possibilità di caccia tutto l’anno, di giorno e anche di notte, spesso con modalità non consentite per la normale attività venatoria, senza più rispettare l’obbligo che tali interventi, siano effettuati dalle guardie della provincia e dagli altri soggetti previsti dalla legge nazionale. Ci preme denunciare ancora una volta, quotidiane situazioni su tutto il territorio di grave rischio quindi non solo per la fauna protetta, ma anche per l’incolumità dei cittadini. Solo in Provincia di Firenze i cacciatori abilitati sono 11.422, a Siena 11.011, a Pisa 4.102 (dato 2010).
E’ evidente – conclude il WWF Toscana – che una caccia così è tutta da cambiare. Applicare le norme europee sarebbe già un salto in avanti. Dobbiamo aspettare le sanzioni della Comunità Europea o possiamo cominciare a farlo da soli?»
Guido Scoccianti
Responsabile Settore Caccia WWF Toscana
Per ulteriori approfondimenti: 3470714324
se il wwf, invece di impiegare il proprio tempo dietro ai cacciatori, lo facesse per le vere problematiche ambientali toscane, probabilmente riscuoterebbe maggiore successo. poi sulla parentesi che non stiamo ottemperando alle direttive europee….lasciamo stare…..ci sarebbe molto da discutere. ci vorrebbe meno ipocrisia