LUCCHINI: SERVE UN COMPRATORE ENTRO 12 MESI
Entro venerdi prossimo ci sarà la risposta definita delle banche creditrici alla proposta fatta dalla Lucchini, tramite il suo Amministratore delegato Calcagni, che prevede il rimborso di 180 milioni di euro divisi in due trances: la prima di 100 milioni derivanti dalla vendita di Ascometal, e altri 80 milioni entro il primo semestre del 2012.
La vendita di Ascometal, comprese le quattro centrali elettriche che erano il motivo che fino ad oggi ha bloccato l’operazione finanziaria, è infatti finalmente andata in porto per la cifra di 359 milioni di euro.
La paura del sindacato è però che sia il commissariamento, che la vendita agli istituti di credito con l’uscita definitiva di Mordashov, lasci comunque lo stabilimento senza un piano industriale. Questo comporterebbe che fino all’acquisto della fabbrica da parte di un nuovo imprenditore, che necessariamente deve concludersi entro il 2012-2013, la Lucchini rimanga senza nessun piano industriale, cone tutte le conseguenze del caso.
Una situazione ad alta tensione, che se nel breve periodo vede comunque garantito il pagamento di stipendi e fornitori grazie alla vendita di Ascometal, pone la Lucchini in un limbo commerciale, che solo il rapido ingresso di un nuovo compratore, potrà permetterne l’uscita.