AVILA E SEGOVIA, DUE GEMME VICINO A MADRID
A due passi da Madrid in Spagna ci sono due città patrimonio dell’Unesco di rara bellezza. Avila e Segovia, recentemente visitate dal nostro corrispondente Eraldo Innocenti. Leggiamo insieme le sue impressioni.
Visitare Avila e Segovia vuol dire gettarsi mani e piedi nel passato, attraverso 3000 anni di vita della regione Iberica; Segovia in particolare possiede una delle eccellenze che in assoluto sia mai stata costruita in tutto il mondo: un enorme incredibile acquedotto, perfettamente conservato e tuttora funzionante, a 2 piani di colonnato, antico di 2000 anni, lungo svariati chilometri e sopratutto costruito interamente a secco, cioè senza usare neanche un grammo di calce!
Se poi a questo aggiungiamo l’Alcazar, il fiabesco castello, ripreso poi da Walt Disney per le sue fiabe, ricostruito nel diciannovesimo secolo sui resti di una precedente costruzione moresca ed il fatto che la città possiede la più alta concentrazione di chiese in stile romanico di tutta Europa, e che è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, si giunge facilmente alla conclusione che,una volta giunti a Madrid, se si ha qualche giorno a disposizione, è quasi impossibile non decidere di fare un salto in questa perla dell’arte e della cultura che è Segovia.
Avila invece, gioiello medioevale, nel cuore della regione della Castilla e Leon a 1131 metri sul livello del mare, anche se non possiede le meraviglie di Segovia, è parimenti affascinante, circondata integralmente dalle sue mura medioevali con le porte e gli incantevoli 88 torrioni, è stata anch’essa decretata, nel 1985, Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco; possiede numerosi edifici civili,militari e religiosi di elevato valore storico, qua visse Santa Teresa e vi è il monastero a Lei dedicato,inoltre la bella Cattedrale romanico-gotica incastonata alle mura e l’antico Castello dei mori; la città è anche tristemente ricordata per il frate domenicano domenicano Torquemada, che, alla fine del quindicesimo secolo, allestì in città una delle fasi più nere e brutali dell’Inquisizione, mandando al rogo più di 2000 persone accusate di eresia.
Pensando a cose migliori, infine mi congedo da Voi, con la mente già rivolta al prossimo viaggio, tra pochi giorni, sempre in Spagna, stavolta con destinazione Andalusia.
Intanto comunque un sentito saluto, a presto.
Eraldo Innocenti