IL COMITATO PER CAMPIGLIA SCRIVE AL SINDACO SUGLI SPAZI URBANI
Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera aperta del Comitato per Campiglia indirizzata al sindaco sul degrado degli spazi urbani, alla quale proprio la Soffritti risponde indirettamente con due comunicati. Leggiamo insieme e poi, come sempre, spazio libero per i commenti.
«Il degrado degli spazi urbani e del territorio aperto è sintomatico del livello di attaccamento di una comunità al suo ambiente ed è indice della capacità di una amministrazione di tutelare e promuovere questo attaccamento.
A Campiglia l’Amministrazione ha dimostrato la sua debolezza nel gestire casi macroscopici di degrado : i ritardi della realizzazione degli spazi pubblici in via Cerrini, il piano di spostamento della ITALIAN FOOD, e l’attuazione dei programmi di naturalizzazione delle cave.
Tanti altri sono però gli esempi di degrado, ognuno forse piccolo in sé, ma che valutati insieme danno un quadro desolante di incapacità di progettazione e di gestione degli spazi pubblici.
L’elenco è lungo e in questa lettera ci limitiamo a chiedere conto all’Amministrazione del perché le fontane nel Comune di Campiglia sono quasi tutte desolatamente morte.
La fontana è sempre stato un elemento importante nella costruzione di un luogo e di uno spazio urbano, ma senza acqua una fontana non ha senso ed è triste come un orologio rotto. La stessa Fontana di Trevi per citare un’opera conosciuta da tutti, senza acqua sarebbe un esempio di statuaria bello ma inutile in quanto privo della ragione che l’ha fatto realizzare.
Nel Comune di Campiglia, salvo errori, esistono tre fontane oltre ad un arredo urbano posto all’incrocio tra via Indipendenza e via dei Molini. Senza entrare nel merito della qualità delle singole opere, quel che salta all’occhio è che la fontana nel centro pedonale di Venturina non versa acqua ed il bacino è ridotto a un posacenere (foto 1). La fontana posta in piazza Gallistru è anch’essa priva d’acqua (foto 2). La fontana una volta posta all’incrocio tra via Indipendenza e via dei Molini è l’unica che versa acqua (foto n. 3) ma è stata posizionata, per fare posto ad un arredo ridondante che dovrebbe valorizzare il passaggio della fossa calda. Nella pratica questa non è visibile, coperta come è da un muretto assurdamente rivestito di mattonelline di vetro che nulla hanno a che fare con i materiali e i colori circostanti e che fanno assomigliare il tutto ad un bagno pubblico (foto n.4).
In questi casi non si tratta di sostenere sforzi economici particolari, ma di una migliore progettazione e di una attenta manutenzione per dimostrare che una comunità tiene al suo ambiente.
Chiediamo allora al Sig. Sindaco cosa intende fare per far funzionare due fontane, per riposizionare una terza in modo da valorizzare un altro punto del paese, e per fare almeno sul lato strada, demolire un rivestimento assurdo».
Campiglia Marittima 31-10-2011
Comitato per Campiglia
Alberto Primi
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PROGETTI CANTIERABILI PER COGLIERERE FINANZAMENTI
Coi tempi che corrono l’associazionismo è fondamentale
Rispetto al Piano delle Opere pubbliche, la giunta di Campiglia sottolinea che “con i tempi che corrono”, è un dovere dell’amministrazione comunale avere dei progetti cosiddetti cantierabili, ovvero pronti per poter partire in tempi brevi una volta finanziati, che possano concorrere ai vari bandi di finanziamento pubblico che periodicamente vengono emessi. Tali progetti per avere possibilità di finanziamento devono essere inseriti nel piano delle opere pubbliche, e così il comune di Campiglia si organizza. Si inseriscono in quest’ambito sia il progetto di rifacimento della strada delle Lavoriere che quello della riqualificazione della Fonte di Sotto.
In entrambi i casi, stante la situazione economico-finanziaria del comune, la realizzazione di questi progetti è legata al reperimento di un contributo con il quale poterle co-finanziare. Ciò non toglie che riteniamo importanti questi due progetti, da una parte per dotare l’area industriale nella zona delle Lavoriere di una viabilità adeguata sia alle necessità delle imprese insediate sia alla qualità dell’ambiente circostante. Molto importante, proprio con i tempi che corrono, è, tra gli altri progetti che hanno questo spirito, la Fonte di Sotto, da sempre visto e utilizzato come luogo di aggregazione sociale.
Non è di minore importanza il ruolo di questo parco nel collegamento tra il parco di San Silvestro e il centro storico. La possibilità di avere dei luoghi dove gruppi più o meno organizzati di cittadini possano ritrovarsi e progettare iniziative sia fondamentale per coltivare i valori di comunanza, di solidarietà, ma anche del semplice stare insieme per condividere del tempo libero in modo sereno.
Ricordiamo che il tessuto associativo del nostro comune conta moltissime associazioni che spesso lavorano anche in maniera coordinata tramite l’istituto delle consulte, e che è anche grazie a questo tessuto e agli sforzi che la nostra amministrazione fa per garantire un dignitoso contributo per i servizi sociali, abbiamo attraversato e stiamo attraversando periodi di crisi con una tenuta sociale altrimenti impossibile.
Infine vogliamo aggiungere che in quest’ottica l’amministrazione comunale sta portando avanti la riqualificazione e la progettazione dei parchi pubblici di Venturina, il percorso partecipativo per la riqualificazione del parco pubblico di Cafaggio. Anche qui è prevista, per gradi, la realizzazione di una piccola struttura di accoglienza.
Un po’ di conti
L’amministrazione di Campiglia essendo tra i comuni virtuosi ha potuto beneficiare di qualche risorsa in più delle proprie disponibilità, quest’anno 219 mila euro messe a disposizione dalla Regione Toscana per il patto di stabilità regionale; naturalmente è apprezzabile lo sforzo della regione che cerca di mitigare gli effetti del patto sui conti dei comuni, ma siamo ancora molto lontani dalle effettive necessità del territorio comunale.
Quanti soldi ci sono a disposizione del comune e quanti ne possiamo spendere?
Abbiamo nelle casse del comune, circa 6 milioni e 200.000 euro incassati negli anni precedenti, soldi che i cittadini di Campiglia avrebbero il diritto a veder spesi negli investimenti: aree produttive che servono ad insediare nuove aziende nella nostra zona, opere finanziate che non possono partire, manutenzioni del patrimonio che non possono essere eseguite.
Il Patto di stabilità non permette di mettere in circolo queste risorse che creerebbero un effetto positivo duplice: miglioramento delle strutture del paese e della cura delle aree pubbliche da un lato e opportunità di lavoro per chi realizza queste opere dall’altro.
È necessario che i cittadini sappiano inoltre che queste manovre pericolosamente recessive, messe in atto dal governo, non sono ripartite fra tutti i comparti dello stato, non tutti devono rinunciare a fare investimenti; infatti il risparmio in termini di investimenti che è richiesto ai comuni è spostato interamente sulla disponibilità degli investimenti dello stato.
Non vorremmo mai che un giorno qualcuno dicesse che i comuni hanno troppi soldi in cassa e non li sanno spendere, e decidesse quindi di darli a qualcun altro che li utilizzerà al meglio… Ma chi sbandiera il federalismo come conquista, ne ha veramente capito il significato?
Rossana Soffritti
Sindaco