NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 9 NOVEMBRE 2011
SAN VINCENZO: CHI LO DEVE DEMOLIRE L’ECOMOSTRO?
Riceviamo e pubblichiamo integralmenteda Nicola Bertini del “Forum” per San Vincenzo.
«Chi lo deve demolire “l’ecomostro”? Ammesso e non concesso che i provvedimenti siano uguali per tutti, certamente l’attuazione varia parecchio. C’è un’ordinanza di “rimessa in pristino” della duna ai Lecci dove è sorta quella villa a dieci metri dal mare al posto d’una baracca di 46 mq. Come mai ancora non c’è segnale alcuno di esecuzione dell’ordinanza?
Ormai l’abuso è certificato e tiene alto il dibattito regionale da otto mesi circa. Il Comune è inciampato in una serie di contraddizioni che inchiodano alcuni tecnici e molti politici a gravissime responsabilità nella concessione dei permessi, nella pianificazione del territorio e nella mancata vigilanza dell’attuazione delle previsioni. L’esistenza di questo “ecomostro” ha gettato discredito sul nostro Comune durante tutta la stagione balneare grazie ad un atteggiamento ambiguo dell’Amministrazione che ha atteso mesi e mesi per esprimersi sulla vicenda.
Oggi, che l’autunno è giunto, cosa dobbiamo attendere per pretendere l’esecuzione del RIPRISTINO della duna? Significa in soldoni che quello che è stato costruito va demolito e occorre tentare di riparare, per quanto possibile, al danno fatto.
Il Forum del Centrosinistra si augura che le responsabilità degli amministratori che con così tanta leggerezza hanno consentito 1.500 mq oltre alle previsioni del Piano Strutturale nell’area dei Lecci ed hanno consentito che una baracca di 46 mq diventasse una grande villa di 150 circa, siano messe a nudo dalle autorità competenti. In questo senso, più si tarda ad eseguire l’ordinanza, più responsabilità ci saranno da chiarire.
E nonostante ci auguriamo che chi ha sbagliato e continua a sbagliare paghi, di fronte ad un’Amministrazione che non sa neppure mettere in pratica un’ordinanza, si può solo esclamare: che desolante tristezza!»
Nicola Bertini
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SUVERETO: PALAZZO DI SAN LORENZO DOVE SEI?
Riportiamo integralmente comunicato stampa della lista “Uniti per Suvereto”.
«Leggendo il piano triennale delle opere redatto dalla giunta di Suvereto, balza subito agli occhi la scomparsa della Struttura polifunzionale di San Lorenzo. Dopo essere stato il cavallo di battaglia della scorsa campagna elettorale di Suvereto Democratica, basti ricordare cosa dichiarava il Sindaco nel maggio 2009: “il Centro, che costa varie centinaia di migliaia di Euro, è progettato e sarà finanziato dal GAL Etruria nel quadro di Leader Plus”, dopo che era stato inserito ogni anno fin dall’ottobre 2007 tra le opere da costruire, improvvisamente e senza un apparente giustificato motivo risulta non essere piu’ una priorita’ di questa amministrazione.
E’ bene ricordare che la progettazione dell’edificio ad oggi ci e costata ai cittadini oltre 15.000 euro di soldi pubblici -in parte erogati dalla Regione Toscana come anticipazione a valere sul fondo di cui all’art. 15 della legge regionale 27 luglio 2004, n. 39.-
Uniti per Suvereto, con un atto di reponsabilita’ ha condiviso e votato con la maggioranza il Bilancio comunale del 2011, pur non condividendone molte scelte ma premiando l’impianto fortemente solido e votato alla tenuta sociale, non si spiega il perche’ di questa decisione.
Il finanziamento del GAL Etruria che veniva dato per certo 2 anni fa che fine ha fatto? Quale senso ha avuto spendere a luglio 2011 circa 2000 euro per il completamento di un progetto che l’Amministrazione aveva gia’ deciso di archiviare?
A queste domande Uniti per Suvereto spera di avere presto delle risposte, cosi’ come gli abitanti della frazione di San Lorenzo, che troppo spesso durante le campagne elettorali si son sentiti promettere mari e monti, per poi ritrovarsi con un pugno di mosche».
Uniti per Suvereto
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SEL PIOMBINO-VAL DI CORNIA ADERISCE ALLO SCIOPERO DEL 15 NOVEMBRE
Riportiamo integralmente comunicato di Sinistra e Libertà Piombino.
«Stiamo attraversando una crisi profonda resa più grave dal vuoto politico e di iniziativa del Governo Berlusconi. Nel momento che interi comparti industriali soffrono la crisi economica, il governo è completamente inadeguato e assente. Di questo soffriamo anche noi a livello locale con le realtà della Lucchini, della Magona( Arcelor-Mittal), di fronte a grandi gruppi Multinazionali che a tutto guardano ( profitti) meno che agli aspetti sociali. C’è apprensione tra i cittadini , tra i lavoratori e i giovani assunti a livello determinato, rispetto a come si evolverà la situazione produttiva della Lucchini ,della Magona e la realizzazione del piano della Tenaris Dalmine.
Ormai Mordashov pensa a ben altro: apprendiamo dalla stampa , con un certo fastidio, che sta per comprare ville in Sardegna per 100 milioni di euro, mentre qui i lavoratori/trici vivono nell’incertezza del futuro e le imprese dell’indotto aspettano ancora di essere pagate e rischiano il tracollo.
Un Paese come il nostro, sempre più povero nell’industria manifatturiera, perde colpi rispetto a un mercato globale oggi in profondo cambiamento-
SEL pensa che ci possa essere un futuro per la nostra industria siderurgica ma questo può avvenire solo se investe nell’innovazione , negli impianti, nei lavoratori, nei giovani, nella ricerca. Di questo abbiamo bisogno, a questo dovrebbe dare impulso il governo.
La Lucchini per vivere deve passare di proprietà, e lo deve fare nella migliore situazione. L’accordo con le banche, la vendita di Ascometal, sono passaggi importanti ma non bastano. L’azienda già oggi deve poter vivere, essere produttiva, NON può perdere tanti giovani che in questi mesi hanno fatto esperienza e acquisito conoscenze , utilissime per l’oggi e il futuro ; sono una risorsa insostituibile per una industria complessa come l’acciaieria. Ecco perché saremo contrari a processi di espulsione. Per la Magona c’è una penalizzazione di prodotto legata a logiche di un gruppo sempre più attratto dall’oriente.
Risultato: impianti ( le due zincature moderne ) sottoutilizzati, verniciatura che raggiunge standard elevati ma periodicamente viene fermata, ricorso sempre più frequente alla cassa integrazione, avvio della mobilità, blocco degli investimenti. Eppure ci sarebbero tutte le condizioni per stare nel mercato globale.
SEL condivide l’iniziativa sindacale non solo per salvaguardare un polo industriale che per il TERRITORIO rappresenta ancora molto ma, anche perché non si rassegna a un Paese dove , piano piano, sparisce l’industria manifatturiera».
Coordinamento SEL circolo “ Cento Passi”
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BASTA EDIFICARE IN ZONE A RISCHIO: RICORDIAMOCI CHE RIMIGLIANO ERA UN LAGO!
Riportiamo un comunicato congiunto del Comitato per Campiglia e Associazione Democrazia e Territorio sulla tenuta di Rimigliano.
«È molto significativo che il presidente Enrico Rossi abbia dichiarato che la Regione Toscana non permetterà “mai più un mattone in zone a rischio idraulico” e che “chi lo vorrà fare, dovrà assumersene oneri e responsabilità”. Ed è altrettanto importante che dopo le drammatiche alluvioni che hanno colpito Liguria e Toscana la Regione – sempre stando alle parole del presidente e all’iniziativa dell’assessore Marson secondo quanto riportato dalla stampa regionale in questi giorni – voglia cambiare radicalmente la politica urbanistica, mettendo un freno a uno sviluppo edilizio che non ha tenuto conto della natura. Occorre uno stop e una moratoria per tutte le costruzioni lungo i corsi d’acqua e nelle zone di bonifica, cioè in quelle aree che storicamente sono state allagate o occupate stabilmente dall’acqua.
Tali situazioni ricorrono in buona parte della Toscana costiera, come in Val di Cornia: nella zona di Venturina dalla Monaca a Campo alla Croce, nel comune di Piombino in particolare nella zona di Montegemoli, a San Vincenzo in particolare per quanto riguarda l’area di Rimigliano. Tutte aree bonificate tra l’800 e il ‘900, ma che per secoli sono state laghi o paludi. Oggi quelle stesse aree sono oggetto di dissennate politiche edificatorie.
Se la Regione intende essere coerente con gli impegni assunti in questi giorni, deve rivalutare con attenzione e responsabilità i piani strutturali e i regolamenti urbanistici dei Comuni di Campiglia, Piombino e San Vincenzo, che prevedono numerosi interventi edilizi proprio in queste aree, sia per scopi produttivi che residenziali e turistici.
La zona di Rimigliano, in particolare, situata in buona parte sotto il livello del mare, è stata per secoli un grande lago, usato per la pesca, la caccia e altre attività palustri; un lago perfino tutelato durante il granducato di Toscana, iniziato a prosciugare nel periodo lorenese, finché le esigenze agrarie e igienico-sanitarie non hanno portato alla sua bonifica tra l’800 e il primo ‘900. La bonifica fu realizzata deviando il corso dei fossi che portavano acqua nel lago (Fossa Calda, Rio Emiliano – da cui la zona prende il nome – e Botro ai Marmi).
Oggi il lago non c’è più, ma i corsi d’acqua ci sono ancora e una parte della tenuta è depressa rispetto al livello del mare. Anche per questo motivo è necessario bloccare la recente variante urbanistica del Comune di San Vincenzo che prevede più di 100 appartamenti e un albergo a Rimigliano. Tuteliamo il territorio invece di preparare futuri disastri con l’edificazione in zone storicamente così delicate».
Comitato per Campiglia
Associazione Democrazia e Territorio
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VENTURINA: INCONTRO PER ANDARE VERSO L’UNIONE DEI COMUNI
Un momento di formazione per amministratori e dipendenti pubblici.
“Verso l’Unione dei Comuni” un incontro per amministratori e dipendenti pubblici si terrà a Venturina venerdì 11 novembre alle 14.30 nella sede della SEFI Srl in Via della Fiera, 3. L’iniziativa si svolge nell’ambito di Contare in Comune, edizione 2011 promosso da Anci Toscana e da IFEL (istituto per la formazione degli enti locali).
Si tratta di un percorso di approfondimento e riflessione sui temi della gestione associata dei servizi e del processo di costituzione delle unioni dei Comuni. L’iniziativa, organizzata con la collaborazione del Comune di Campiglia Marittima, si propone l’obiettivo di approfondire la riflessione con i responsabili politici e amministrativi dei Comuni della Val di Cornia coinvolti sulle prospettive del processo di gestione associata, alla luce dei vincoli e delle opportunità che la normativa da una parte e il contesto socio economico dall’altra propongono.
Destinatari dell’evento sono sindaci, assessori, consiglieri comunali, segretari comunali, dirigenti, responsabili dei servizi dei comuni di Campiglia Marittima, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto e Piombino. Relatori Carlo Paolini consulente Anci Toscana, Giuseppe Ferraina ricercatore collaboratore Anci Toscana, Giovanni Maltinti docente Università di Firenze.
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VENTURINA: UNA BELLA “FESTA DEL LIBRO” ALLA PRIMARIA MARCONI
In quest’anno scolastico le insegnanti della scuola a Tempo Pieno “G. Marconi” di Venturina hanno elaborato un progetto dedicato al libro; il percorso vuole suscitare nei bambini l’amore per la lettura per favorire la formazione di un lettore autonomo e consapevole poiché la lettura rappresenta la principale chiave di accesso al sapere.
Per far sì che la lettura non resti un fatto isolato, ma un insieme ricco di esperienze positive e significative, nel mese di ottobre si è svolta nel giardino della scuola la “Festa del libro”, un’iniziativa che ha coinvolto le librerie del territorio “Melaracconti” e “Alla corte dei libri”, la Biblioteca comunale dei Razzi “Il Palazzo dei racconti” di Campiglia, la ludoteca comunale, oltre alle insegnanti della scuola Marconi e i genitori.
Commentano le insegnanti: “Letture animate per i più piccoli, interventi per spiegare ai ragazzi la funzione delle case editrici e la differenza tra librerie e biblioteche, costruzione di segnalibri e di libri animati… tutto questo ha caratterizzato il pomeriggio di festa vissuto in modo attivo e coinvolgente”.
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COTONE-POGGETTO, UN ESEMPIO DI PARTECIPAZIONE CONCRETA DAL BASSO
Riprendono le attività di alfabetizzazione per donne straniere, il doposcuola, si inaugura nuovo campo di calcio.
Prosegue al Cotone-Poggetto il lavoro avviato già dall’anno scorso dal tavolo di quartiere, dove residenti e rappresentanti di associazioni come l’associazione Cotone-Poggetto 2000, il circolo Arci, Samarcanda, Parrocchia del Cotone, Uisp e del Quartiere Porta a Terra Desco, portano avanti progetti specifici partendo dalle proprie esperienze e dalle esigenze degli abitanti.
Un’esperienza interessante nata a seguito del percorso di progettazione sociale avviato dall’amministrazione comunale dal maggio 2010 con il “museo temporaneo degli abitanti”.
Da questo percorso, infatti, è emerso il racconto di un quartiere con un tessuto sociale denso, fatto di solidarietà e di rapporti di vicinato e di capacità di accogliere i suoi residenti stranieri, tutti elementi che lo differenziano da molte altre periferie più o meno “degradate” di città italiane grandi e piccole.
Dal dicembre 2010 è stata istituita, grazie al lavoro di insegnanti volontarie, una scuola di italiano per donne straniere che riprende la sua attività, dopo la pausa estiva, da giovedì 10 novembre alle ore 16 , con due cadenze settimanali il giovedì e il venerdì , nei locali della struttura prefabbricata messa a disposizione dalla Parrocchia del Cotone. I laboratori si suddivideranno in alfabetizzazione di base (per analfabete), alfabetizzazione lingua italiana (per alfabetizzate lingua madre) e potenziamento lingua italiana (per chi ne ha già una buona conoscenza funzionale) .
Le insegnanti coinvolte, in uno dei recenti incontri organizzativi, hanno presentato anche la proposta di un incontro con la Fondazione Don Milani di Barbiana come momento di scambio di esperienze sul tema dell’educazione di strada, da condividere con le maestre della scuola e da allargare anche ad altre realtà cittadine che operano nel volontariato.
In concomitanza con la scuola per le donne, da martedì 15 novembre riprende anche l’attività di doposcuola per i bambini del quartiere, che continuerà a svolgersi, come l’anno scorso nei locali del centro civico presso la piazza della Rinascita.
Parallelamente a questo, sabato 19 novembre alle ore 11 sarà inaugurato il nuovo campo di calcetto presso il parco del Poggetto, gestito da Uisp, un’altra iniziativa finalizzata a creare nuovi spazi aggregativi per i giovani del quartiere. Prima di quest’evento, il tavolo di quartiere ha organizzato una giornata dedicata alla pulizia del parco, sabato 12 novembre dalle ore 14.30 , come momento significativo anche di riappropriazione di una zona del quartiere che, con l’insediamento del nuovo campo di gioco, sarà d’ora in poi vissuta e controllata per l’intera giornata.
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CAMPIGLIA E IL PASSAGGIO AL DIGITALE TERRESTRE
Nelle prossime settimane la Toscana sarà interessata dal passaggio al Digitale Terrestre e, nello specifico, la Val di Cornia sarà coinvolta a partire dal 15 novembre.
Ma che cos’è esattamente il digitale terrestre? Come scegliere un decoder? Come installarlo? Per rispondere a tutte queste domande il Comune di Campiglia Marittima, in collaborazione con gli operatori PAAS del Teatro dell’Aglio, ha organizzato per venerdì 11 novembre alle 21.15, presso il Teatro dei Concordi di Campiglia Marittima, un incontro gratuito con l’esperto Davide Iacono che fornirà consigli pratici per affrontare questo passaggio rispondendo a domande e curiosità e simulando un’operazione di sintonizzazione.