SUVERETO: UPS E LE RAGIONI DEL NO ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA SULLE ACQUE
Uniti per Suvereto ha votato no all’accordo di “programma per gli interventi finalizzati al miglioramento delle acque potabile nel territorio dell’ATO5”, presentato il 15 novembre in Consiglio Comunale convocato in seduta straordinaria. Riportiamo integralmente le motivazioni di questa importante scelta. A seguire importanti commenti.
«Noi abbiamo per primi sollevato il problema Boro ed Arsenico gia’ nel 2009 – inizia il comunicato – invitando l’amministrazione e gli organi competenti a dare risposte concrete ai cittadini per il rientro dei parametri in deroga, e dopo anni di silenzi ora si arriva con un piano di emergenza dal costo di 20milioni di euro come unica ed ultima alternativa.
Le ragioni del nostro no possono essere cosi’ riassunte: dal 2004 anno in cui fu concessa la prima deroga le amministrazioni non hanno affrontato mai il problema, lo dimostrano gli atti pubblici. Nei consigli comunali della Val di Cornia mai si e’ discusso di tale argomento.
L’emergenza di cui ora parlano e’ stata creata dall’inerzia e dall’incapacita’ della politica che e’ rimasta immobile per 7 anni e ora,la loro inefficienza, viene fatta ricadere sui cittadini con un incremento vertiginoso dei costi in bolletta per finanziare interventi inutili e atempo determinato come i dissalatori.
Parlano dei dissalatori come la panacea di tutti i mali e come l’unica soluzione in grado di essere messa in opera in pochi mesi, ma omettono di dire che i dissalatori sono macchine energivore, con costi di manutenzione annui altissimi e vita breve.
Investrire questi 20 milioni in maniera lungimirante sarebbe stato mettere in campo un intervento strutturale per risanare la rete idrica che ha perdite che sfiorano il 48% .
Si calcola che in un anno vadano dispersi oltre 21milioni di metri-cubi di acqua, ossia il consumo annuo di citta’ come Livorno e Cecina insieme. Intervento che porterebbe a pompare meno acqua e quindi chiudere i pozzi con maggiore concentrazione di inquinanti. Una soluzione quella che abbiamo proposto in consiglio comunale che farebbe risparmiare le famiglie, perche’ ASA dovrebbe emungere e trattare meno acqua, e si abbasserebbe la percentuale di Boro ed Arsenico nelle acque fornite.
Inoltre per quanto riguarda l’arsenico – che non dimentichiamo e’ considerato un cancerogeno di prima fascia – sono previsti una serie di impianti leggeri per un costo totale sotto i 2 milioni di euro che andranno a regime entro il 2012. Anche per questi sottolineamo la negligenza delle amministrazioni, perche’ tali interventi potevano esser agilmente fatti negli anni successivi alla prima deroga ed evitare che la popolazione assumesse quantita’ di arsenico oltre la norma per tutti questi anni.
Sulla Regione Toscana grava anche un ordinanza del TAR del Lazio (5187/2011), che intima alla stessa di esibire una ricca documentazione circa le azioni che ha compiuto e fatto compiere dai Comuni in questi anni per sanare ed informare i cittadini di questo problema, ai fini della pronuncia, con particolare riferimento al risarcimento del danno biologico che sarebbe derivato alle singole persone fisiche dal comportamento talvolta omissivo delle amministrazioni intimate in relazione alla prolungata e spesso inconsapevole ingestione di acqua contaminata.
In conclusione – termina Uniti per Suvereto – siamo di fronte all’ennesimo atto approssimativo, fatto approvare in tempi rapidi per sanare una situazione di inefficienza che perdura da anni, con la politica assoggettata alle scelte della societa’ di gestione del servizio, senza una seria e lungimirante pianificazione.
Un navigare a vista che ha portato i cittadini ad avere un servizio peggiore e costi sempre crescenti. Il fallimento del teorema di Ronchi secondo il quale le SpA a totale capitale pubblico sono maggiormente inefficienti rispetto ad altre forme di Spa; un dato su tutti dal 2001 ASA cede il 40% al privato che doveva portare nuovi capitali e maggiori investimenti sulla rete, con il risultato che fino al 2001 le perdite dell’acquedotto per tutto il territorio dell’ATO5 erano del 37% oggi sono del 44%».
Giuliano Parodi
Capogruppo UpS
Martedì scorso il consiglio comunale di Suvereto con il voto contrario della sottoscritta(Gruppo Autonomo) e dei tre consiglieri di Uniti per Suvereto ha approvato l’accordo di programma per la realizzazione di una serie di interventi proposti da Asa per la risoluzione del problema boro e arsenico nell’acqua.
È un accordo che può costare caro ai cittadini e che non offre garanzie sufficienti per la risoluzione di un problema tanto importante per la salute delle persone.
Il problema boro e arsenico non esiste da ieri, ma da anni, e si è confidato sempre nelle deroghe, senza affrontare in modo concreto la questione.
È stato approvato un accordo al buio, senza una bozza di progetto degli impianti, senza garanzie sulla qualità dell’acqua, senza indicare caratteristiche, localizzazione, impatti ambientali, ricaduta sulle tariffe che pagano i cittadini. All’improvviso e d’urgenza il consiglio comunale ha votato questo accordo che muove 20 milioni di euro,anche se non sappiamo quanto sarà la spesa finale perché si mettono già le mani avanti sulla necessità di integrare lo stanziamento iniziale e inoltre gli impianti avranno un costo annuale di circa 1 milione di euro.
Parte dei soldi necessari provengono dalla regione Toscana e da Ato (quindi dalle nostre bollette) e in parte (3.5 milioni di euro, più eventuali maggiori costi degli interventi) saranno a carico dei comuni,quindi ancora dei cittadini.
I cittadini pagheranno due volte: attraverso l’aumento delle tariffe e con i fondi del comune.
Ad oggi sappiamo che paghiamo tanta acqua che non riceviamo a causa delle perdite dovute alle rete idrica per la quale non sono previsti interventi di manutenzione, che anzi diminuiranno ancora per poter sostenere l’investimento nei nuovi impianti; approvando questo atto il consiglio ha deciso di rinunciare agli interventi di manutenzione sulla rete:per queste opere pagheremo di più e aumenterà anche il costo dell’acqua proveniente dai nuovi impianti perché con l’accordo proposto le parti concordano che eventuali maggiori costi degli interventi saranno imputati tramite proventi derivanti dalla tariffa(ancora aumenti sulla bolletta!)
Per coprire la quota a carico dei comuni è anche stata prevista la cancellazione del debito di Asa verso i comuni stessi, d’altra parte è Asa stessa che ha presentato il progetto! E il consiglio gli ha affidato altri 20 milioni di euro!
E’ stato quindi approvato, secondo me con leggerezza, un documento vago e incompleto, un voto espresso dai consiglieri di maggioranza sulla base di una documentazione insufficiente come spesso succede.
Tutti i consiglieri che hanno votato questo accordo saranno quindi responsabili dell’aumento dei costi e del peggioramento del normale servizio sulla rete idrica esistente. Ne dovranno quindi essere consapevoli e risponderne ai cittadini.
Ora si apre una fase dalla quale non potremo più recedere:non potremo più uscire dal carrozzone di gare, affidamenti, rinunce e obblighi derivanti dalla firma di questo accordo.
Non facciamoci ingannare dalle false giustificazioni sulla difesa della salute,di cui per anni non è importato nulla a nessuno, anzi è stata trattata con leggerezza la presenza di arsenico che come sappiamo invece è cancerogeno. Perché per tutti questi anni pur conoscendo il problema e la scadenza delle deroghe non si è fatto niente? E’ stato tutto fatto passare come urgenza per avere un voto immediato con scarse informazioni e garanzie.
Non è giusto strumentalizzare la salute dei cittadini e non è possibile che vengano presentati in Consiglio progetti così importanti all’ultimo momento. Per questo ho votato no.
Jessica Pasquini – Gruppo autonomo consiglio comunale di Suvereto
ma a Piombino e negli altri comuni le opposizioni come hanno votato?
La salute delle persone non è uno gioco, che schifo che sia utilizzata per far approvare di urgenza questo spreco di denaro pubblico che va come al solito a finanziare società mal gestite dove poi si riciclano ex amministratori.
oggi sulla stampa leggo che le fiamme gialle stanno indagando sul Boro e l’arsenico e i comportamenti delle amministrazioni…a proposito anche dei 23 milioni stanziati per gli interventi di urgenza….la cosa e’ da seguire con attenzione…