LUCCHINI: STOP ALTOFORNO E UN MESE DI CASSA INTEGRAZIONE
Mancano gli ordini alla Lucchini di Piombino, in queste settimane perfino le navi con le materie prime sono state fatte tornare indietro e non ci sono prospettive di ripresa neanche per l’inizio del 2012, e l’azienda è costretta a fermare l’altoforno dal 24 dicembre al 18 gennaio, con la conseguente interruzione dell’intera attività produttiva dello stabilimento e il ricorso alla cassa integrazione per circa 2.200 lavoratori.
Anche se si tratta di un blocco temporaneo, è chiaro che la fermata si inserisce in un clima di grande preoccupazione, a pochi giorni di distanza dello sciopero organizzato da Fim, Fiom e Uilm che ha portato in piazza 4000 persone.
Alla cassa integrazione si aggiunge la protesta, nella sala del consiglio di fabbrica degli operai, di due imprese, la Tre Emme e Tecnoref, che hanno ricevuto solo un anticipo dello stipendio, 1000 euro, in attesa del saldo. Questa altalena dei pagamenti va avanti da tempo. La Lucchini deve alle imprese oltre 100 milioni, imprese costrette quindi sempre più spesso a far da «banca» allo stabilimento.
E ieri l’azienda ha annunciato che farà marciare l’altoforno a 4200 tonnellate: da una parte per motivi d’integrità dell’impianto, dall’altro per un problema di costi. L’azienda aveva tentato di far marciare l’Afo anche a 2700 tonnellate, troppo poco per l’impianto. La cassa che scatterà già da metà dicembre per 400 operai dei treni di laminazione (escluso il treno rotaie). I problemi sono legati alla mancanza di ordini, ma questa incertezza nella ratifica dell’accordo al Tribunale e la mancanza di liquidità certo non aiutano.
«Questa vicenda dell’accordo va chiusa entro il 15 dicembre — hanno detto Fim , Fiom e Uilm (Fausto Fagioli, Luciano Gabrielli e Fabrizio Toninelli) — chiudere l’altoforno, al di là del fatto che si carica in bianco, è pur sempre un rischio. Bisogna che venga convocato quanto prima un tavolo al governo. Non vogliamo più date. Solo certezze».
La situazione delle imprese d’appalto sarà discussa martedì in Confidustria a Piombino, e sempre martedì è stata indetta una riunione in Regione a Firenze, convocata dall’assessore Simoncini. Intanto i sindacati hanno convocato per lunedì prossimo un consiglio di fabbrica straordinario. E speriamo che non arrivino altre cattive notizie…
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Riportiamo la comunicazione interna emanata dalla Lucchini ieri:
COMUNICAZIONE INTERNA LUCCHINI 18/11/2011
oggetto: adeguamento livello produttivo della Business Unit alla situazione di mercato
Viste le recenti evoluzioni della situazione economica mondiale ed a fronte di un mercato siderurgico che a livello italiano ed euoropeo continua a non mostrare segni di miglioramento, Lucchini spa nell’ambito di una strategia finalizzata ad adeguare il livello produttivo al portafoglio ordini, oltre che alla tutela degli impianti ed al contenimento dei costi, ha deciso di effettuare una fermata prolungata dell’altoforno di Piombino dal 24 dicembre al 18 gennaio 2012.
Per far fronte alla situazione in questo periodo verranno utilizzati tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione di cui verranno rese note le modalità nei prossimi giorni.
L’azienda tiene a sottolineare che la scelta in questione è legata a decisioni di tipo industriale e commerciale e non è assolutamente riconducibile al piano di ristrutturazione attualmente in fase di definizione.
Lucchini Spa
Direzione Risorse Umane