SIMONCINI: FUTURO PER LA LUCCHINI, AMMORTIZZARE I COSTI DELL’INDOTTO

FIRENZE – “Dare un futuro alla Lucchini e ammortizzare i costi sociali che si stanno scaricando sull’indotto in tutta la Val di Cornia, rischiando di farne saltare il sistema produttivo. E’ questo l’impegno che la Regione si è assunta nella difficile fase che l’azienda siderurgica piombinese sta attraversando. E su cui anche il nuovo governo deve assumersi delle responsabilità, nell’immediato e nel futuro, e fare la propria parte, aiutando il lavoro. Il polo siderurgico toscano è una questione di valenza nazionale”.

Lo afferma l’assessore regionale alle attività produttive e al lavoro Gianfranco Simoncini, al termine dell’incontro da lui convocato oggi pomeriggio con le organizzazioni sindacali, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm e con il management del gruppo. E’ intervenuto l’amministratore delegato Marcello Calcagni con altri manager. Seduti al tavolo anche l’assessore provinciale al lavoro e alla formazione Ringo Anselmi e il sindaco di Piombino Gianni Anselmi.

Nel corso dell’incontro l’azienda ha fatto il punto sul piano di “asseverazione” del debito che potrebbe avere sbocchi positivi prima di Natale visti i rapporti fiduciari con le banche, e ha presentato le ragioni per cui ritiene indispensabile la chiusura annunciata dell’altoforno dal 23 dicembre al 18 gennaio.
Le organizzazioni sindacali hanno espresso le loro forti preoccupazioni per tale chiusura, “un tunnel di cui non intravvedono l’uscita”, e per i lavoratori a tempo determinato che rischiamo di non vedere riconfermati i propri contratti.

Da parte dell’assessore Simoncini è stata rivolta all’azienda una richiesta forte per mettere in campo tutti gli interventi possibili per attenuare i costi sociali della vicenda. “Il futuro della Lucchini – ha ribadito Simoncini – è importante, ma lo è altrettanto quello dell’indotto con le tante imprese creditrici in situazione di alto rischio. All’azienda chiediamo il massimo sforzo”.

Alle due parti in causa l’assessore ha chiesto invece un percorso concordato: “Ritengo opportuno – ha detto – che sia da parte dell’azienda che delle organizzazioni sindacali ci sia un ulteriore approfondimento della sofferta vicenda e della sua gestione. In questo le istituzioni non possono che auspicare che ci sia un percorso condiviso. Questo sarebbe un passaggio importante e darebbe un segnale di fiducia e tranquillità a tutta l’area”.

Scritto da il 22.11.2011. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 21 giorni, 1 ora, 24 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it