AMERINI: TARIFFE DEL CONSORZIO DI BONIFICA AUMENTATE DEL 10%
Riceviamo e pubbolichiamo una replica di Giampiero Amerini al commento apparso sulla stampa del presidente del Consorzio di Bonifica Alta Maremma Giancarlo Vallesi.
«Non mi meraviglia affatto – inizia Amerini – che il Presidente del Consorzio di Bonifica non condivida la mia posizione sull’aumento delle tariffe. Credo che sia la prima volta nella storia del Consorzio, lo è sicuramente da quando ne faccio parte, che una delibera viene approvata a maggioranza, invece che all’unanimità: forse anche per questo non condivide la mia posizione. E, visto che Vallesi parla di chiarezza, è bene ricordare che le tariffe sono state aumentate del 10%, che non è affatto un modesto aumento. Infatti, se è vero che per la maggioranza dei cittadini, che abitano nei centri urbani, l’aumento è di pochi euro, è anche vero, e va detto, che per alcune aziende arriva anche a trenta euro. Devo anche dire, per chiarezza, che sono rimasto meravigliato che le due proposte, avanzate dal sottoscritto e da altri consiglieri, non siano state prese in considerazione.
Con la prima si chiedeva di acquistare le macchine contraendo un mutuo. Prassi adottata da tutti gli enti e che, grazie alla situazione economica del Consorzio, consentiva di non aumentare le tariffe. Con la seconda si proponeva di applicare l’aumento delle tariffe solo per il 2012 e solo per l’acquisto delle macchine e delle attrezzature. Questa proposta, tra l’altro, non avrebbe impedito al Presidente di affermare che “sarebbe opportuno conferire, a chi viene dopo di noi, un parco macchine efficiente”.
Anch’io ho molto rispetto per il Presidente Vallesi, non solo per la sua serietà e la sua correttezza, che ho sempre apprezzato, ma anche per il modo preciso, e rispettoso degli interessi dei cittadini, che fin’ora lo ha distinto nell’amministrare il Consorzio di Bonifica. Per questo mi sono meravigliato di fronte a un aumento così ingiustificato delle tariffe: aumento, per giunta, applicato in un momento di grave crisi come quello che stiamo attraversando. Sinceramente non capisco, e non condivido, il Presidente quando afferma: “Non deve essere interesse di chi oggi lo gestisce se il consorzio sarà accorpato ad enti più o meno virtuosi che pertanto potranno beneficiare dei nostri bilanci”. In particolare non lo condivido perché quei bilanci, che porteranno beneficio ad altri enti, non sono il frutto di un’amministrazione virtuosa degli anni passati, ma sono, in realtà, il ricavato che deriva da una tassa applicata senza alcuna giustificazione. Non capisco come sia possibile aumentare le tariffe, non per esigenze di bilancio, ma solo per “presentarsi” all’appuntamento del previsto accorpamento dei Consorzi in una situazione di superiorità economica. Non accetto che si mettano le mani nelle tasche dei cittadini per applicare una tassa … di “scopo”».
Giampiero Amerini, Consigliere Delegato del Consorzio di Bonifica Alta Maremma in rappresentanza
delle forze politiche di minoranza del Comune di Piombino.
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Il Tirreno del 15-12-2011
«Aumenti tariffari di modesta entità»
VENTURINA. Nei giorni scorsi il capogruppo di Futuro e libertà, Giampiero Amerini, aveva criticato l’aumento delle tariffe deciso dal Consorzio di Bonifica Alta Maremma, che per conto suo lo definisce modesto, «per la maggior parte dei contribuenti si parla di 1-2 euro all’anno, e finalizzato alla sostituzione dei macchinari che fisiologicamente, giunti a un certo punto di usura, rappresentano un costo elevato di manutenzione e riparazione e non soddisfano più i requisiti di efficienza e di qualità dei lavori che il Consorzio di bonifica ha il compito di svolgere».
Così il presidente del Consorzio, Giancarlo Vallesi, dice di «non condividere l’impostazione di Amerini secondo la quale, in vista dell’imminente scadenza del mandato, che come previsto per legge non sarà rinnovato, non sarebbe opportuno conferire a chi dopo di noi, un parco macchine efficiente». E in relazione al futuro incerto che potrebbe vedere il Consorzio Alta Maremma accorpato ad altri Consorzi di bonifica, Vallesi aggiunge che «per una buona gestione, per mantenere un ente in salute e solido dal punto di vista economico, non deve essere interesse di chi oggi lo gestisce se il consorzio sarà accorpato ad enti più o meno virtuosi che pertanto potranno beneficiare dei nostri bilanci, anzi deve essere il nostro primo obiettivo portare avanti al meglio la gestione, l’organizzazione e lo sviluppo del lavoro fino alla data prevista».