CDC: IN CRISI LA SOVRACOMUNALITA’ IN VAL DI CORNIA
Riceviamo e pubblichiamo dalla lista civica “Comune dei Cittadini” sulla sovracomunità in Val di Cornia.
«La miniunione a due tra Campiglia e Suvereto è il segno della crisi della sovracomunalità in Val di Cornia. Campiglia e Suvereto – continua la lista civica – associano la gestione della Polizia Municipale e della viabilità comunale. E’ una decisione che abbiamo condiviso perché va nella direzione della cooperazione tra le amministrazioni con l’obiettivo di migliorare i servizi e contenere le spese.
Ma è anche la testimonianza eloquente della crisi della sovracomunalità in Val di Cornia dove, ormai, dopo lo scioglimento del Circondario, non esiste più nessuna sede istituzionale che consenta ai Comuni dell’area di lavorare insieme, in forma democratica e trasparente, per la programmazione e la gestione associata delle funzioni amministrative. Si procede in ordine sparso con soluzioni non ottimali e decisioni improvvisate. Il dato che emerge è la grande confusione.
Fino ad oggi sono state completamenti disattesi i programmi elettorali del PD e delle maggioranze che annunciavano la nascita dell’Unione dei Comuni della Val di Cornia. Annunci ripetuti nel 2010 e nel 2011 che la davano come imminente. Ma, anziché lavorare seriamente per questo obiettivo, si è preferito lanciare una discussione astratta sul Comune unico, caduta nel nulla e soprattutto contraddetta da comportamenti che denotano uno scollamento crescente tra i Comuni: dal governo del territorio alla gestione di servizi essenziali come l’acqua, la sanità, i trasporti, il turismo, l’agricoltura, la piccola impresa, i parchi, ecc.
Se non ci saranno segnali netti d’inversione di tendenza, queste amministrazioni passeranno alla storia per aver smontato quello che hanno trovato senza mettere in campo nessuna nuova politica sovracomunale e nessuna riforma delle istituzioni locali.
Il danno potrebbe essere grave, perché è sin troppo evidente che la Val di Cornia, oggi ancora più di ieri, ha una dimensione territoriale minima per poter rispondere alle sfide del futuro. Occorre mettere insieme le molteplici risorse dei territori, la programmazione e la gestione dei servizi per renderli più efficienti e meno costosi. Ogni Comune, agendo da solo, sarà invece più debole nel rispondere alla crisi economica e alla riduzione delle risorse finanziarie pubbliche. Sembrano temi lontani, ma in realtà interessano da vicino cittadini e imprese.
Per queste ragioni – conclude Comune dei Cittadini – ormai con scarsa speranza, torniamo a chiedere che questi argomenti siano affrontati, in modo trasparente, nei Consigli Comunali e con le associazioni professionali e sindacali della Val di Cornia».
Comune dei Cittadini