PIOMBINO: LA MAGGIORANZA SCRICCHIOLA SULLA TASSA DI SOGGIORNO
Immancabile arriva la risposta dell’IDV alle affermazioni (a tratti imbarazzanti, ndr) del PD sul consigliere comunale Mosci e sulle sue affermazioni sull’applicazione della Tassa di soggiorno nell’area comunale di Piombino. Sullo stesso argomento interviene anche SEL (in un comunicato giuntoci prima della lettera del PD) che comunque è molto chiara sull’argomento. Il sindaco allontanerà nuovamente l’assessore o gli assessori dei due partiti come fece alcuni mesi fa? La coalizione di Centro sinistra scricchiola. Si romperà?
«Le prese di posizione del consigliere Mosci – inizia il comunicato IDV – sono condivise dal partito locale e dal partito nazionale. L’IDV a livello nazionale è indicativamente contraria alla tassa di soggiorno. L’IDV di Piombino si è astenuta da inserire la città nelle località turistiche, perché votando la delibera, così come presentata al consiglio comunale, sarebbe stata vincolata per il futuro ad un voto favorevole alla tassa di soggiorno qualunque fosse stato il suo utilizzo.
Non era nostra intenzione aprire in questo modo una polemica sulla società parchi, riteniamo importante la presenza di una struttura con l’obiettivo qualificato di incentivare e gestire il nostro grande patrimonio naturale e archeologico. La nostra volontà era quella di fare delle proposte valide per contribuire all’ottimizzazione di questa società che, a causa dei tagli ai comuni fatti dal governo presente e passato, necessita di una rimodulazione per poter rimanere in piedi. E su questo porteremo delle proposte tra le quali l’allestimento del museo archeologico presso i locali del castello con l’obiettivo di ridurre sensibilmente i costi di gestione senza per questo ridurre l’offerta turistica.
Una cosa dobbiamo dirla, Mercati e Capuano (i due rappresentanti PD che hanno firmato la lettera che potete leggere alla fine, ndr) parlano di mancanza di lealtà, forse si riferiscono al fatto che L’Italia Dei Valori ha scoperto dalla stampa che il comune di Piombino conferma Monica Calamai a capo della ASL, oppure al fatto che gli assessori di IDV e SEL furono sospesi perché i loro partiti si resero “colpevoli” di fare un iniziativa che spiegava alla città che la superstrada sarebbe diventata a pagamento.
Noi – conclude l’IDV – diversamente da loro non abbiamo mai chiesto al PD se stava col sindaco o contro il sindaco quando lo stesso dichiarò sulla stampa la volontà di andare verso un comune unico della Val di Cornia senza interpellare la maggioranza».
ITALIA DEI VALORI PIOMBINO-VAL DI CORNIA
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Tratto da “Il Tirreno” del 7-01-2011
«L’IDV DECIDA: CON LA MAGGIORANZA O CON MOSCI»
Il Pd dopo le esternazioni del capogruppo su Parchi e tassa di soggiorno
Le ultime prese di posizione del capogruppo dell’Idv Marco Mosci sulla tassa di soggiorno e i Parchi hanno lasciato il segno, col Pd che chiede un immediato chiarimento all’Italia dei valori, partito alleato di governo. A porre la richiesta Claudio Capuano, capogruppo consiliare del Pd e Daniele Mercati, segretario dell’Unione comunale dello stesso partito, dopo «i recenti interventi sulla stampa del consigliere Mosci, uso da tempo a dichiarazioni sommarie e provocatorie sulle scelte dell’amministrazione comunale». I due esponenti politici chiedono dunque chiarimenti all’Idv riguardo alle posizioni espresse da perché «stare in maggioranza non significa obbedienza né sottomissione politica, ma sicuramente, e più di ogni altra cosa, lealtà: verso il partito di appartenenza, la cui adesione al governo della città è pienamente esercitata con la partecipazione nella giunta, e verso i partiti alleati, con i quali le divergenze, assolutamente legittime, vanno poste e composte nelle opportune sedi politiche, non certo sulla stampa, nella maniacale ricerca di protagonismi e personalismi. Ciò, almeno, finché permangono i presupposti dell’alleanza».
Per Capuano e Mercati «nel caso della società Parchi Val di Cornia Mosci appare quantomeno disinformato. I temi della tassa di soggiorno e quello della società Parchi impongono riflessioni attente e approfondite avuto riguardo sia al difficile contesto finanziario in cui i Comuni sono costretti a muoversi, sia alla contestuale esigenza di consolidare le politiche di promozione e di tutela del territorio: a tal fine, noi riteniamo sia giusto e corretto chiedere anche ai turisti di contribuire al finanziamento di queste voci che, altrimenti, rimarrebbero esclusivamente a carico dei residenti».
Per questo i due dirigenti del Pd sostengono che «il naturale soggetto destinatario di tali risorse sia la società Parchi, in tal senso potenziata e rafforzata attraverso una profonda riorganizzazione volta a meglio perseguire i suoi obiettivi strategici. Il risultato sarà uno straordinario rilancio della società stessa che potrà continuare a rappresentare un modello di gestione di beni ambientali e archeologici».
Il Pd «ritiene convintamente che l’applicazione della tassa di soggiorno costituisca il presupposto e lo strumento per questo cambiamento della società Parchi: chi, a pieno diritto, la pensa diversamente ha il dovere di indicare una valida alternativa tenendo presente che, anche qualora la Parchi fosse chiusa – come Mosci sibillinamente auspica e propone – a qualcun altro in ogni caso dovrebbero essere affidati i suoi compiti; a meno che non si teorizzi l’abbandono delle politiche per la promozione turistica del territorio e, al tempo stesso, l’abbandono di pregiate porzioni di territorio, o la loro privatizzazione».
Capuano e Mercati spiegano di essere «costretti a chiedere pubblicamente all’Idv da che parte sta: se col Pd e con gli altri partiti di maggioranza, o col consigliere Mosci, che appare sempre più distante dalle sue responsabilità di capogruppo e da quel tipico spirito collegiale che deve presidiare ogni coalizione degna di questo nome. In questo caso, saremmo costretti a prenderne atto e agire conseguentemente».
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Lo stesso articolo tratto da “La Nazione” dell’8-1-2012
Tassa di soggiorno: «Mosci contrario? Indichi una valida alternativa»
IL PD CHIEDE chiarimenti sulla posizione politica del consigliere Idv Marco Mosci e dell’Idv rispetto alla maggioranza, vuole sapere pubblicamente «l’Italia dei Valori da che parte sta». Una richiesta dovuta alle ultime dichiarazioni di Mosci in merito alla tassa di soggiorno. «Stare in maggioranza non significa obbedienza, né sottomissione politica, ma sicuramente, e più di ogni altra cosa, lealtà: verso il partito di appartenenza, la cui adesione al governo della città è pienamente esercitata con la partecipazione nella giunta, e verso i partiti “alleati”, con i quali le divergenze, assolutamente legittime, vanno poste e composte nelle opportune sedi politiche, non certo sulla stampa.
Ciò, almeno, finchè permangono i presupposti dell’alleanza – incalzano Claudio Capuano capogruppo Pd e Daniele Mercati segretario unione comunale Pd – nel caso della società Parchi, il consigliere Mosci appare quantomeno disinformato. Noi riteniamo che sia giusto e corretto chiedere anche ai turisti di contribuire al finanziamento, altrimenti, rimarrebbe esclusivamente a carico dei residenti. Riteniamo, altresì, che il naturale soggetto destinatario di tali risorse, attesa la sua vocazione istituzionale, sia la società Parchi potenziata e rafforzata. Chi, a pieno diritto, la pensa diversamente dichiarandosi contrario alla tassa di soggiorno, ha il dovere di indicare una valida alternativa».
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SEL: LA PARCHI NON È UN LUSSO, MA UNA RISORSA PER IL TERRITORIO
Per Sinistra Ecologia Libertà è fuorviante e pericolosa la polemica innescata dall’aver collegato la tassa di soggiorno al finanziamento della Parchi: si è finito – commenta SEL – col porre sotto un fuoco incrociato una struttura che rappresenta , nel nostro territorio, il più significativo e importante esempio di diversificazione economica, gestito dal pubblico, realizzato negli ultimi anni.
«Riteniamo non condivisibili, se pur legittime, le considerazioni del consigliere dell’IDV Mosci, ma a nostro avviso sono discutibili sia la scelta di giustificare la tassa di soggiorno con i costi che la Parchi sostiene per il mantenimento dei beni culturali ed ambientali, sia le polemiche che puntano il dito sui costi leggendoli in modo distorto e strumentale.
L’esperienza della Parchi, società nata sotto l’egida delle politiche sovracomunali come bene unico della Val di Cornia , si era collocata tra le otto realtà europee più significative nell’ambito della valorizzazione del paesaggio , tanto che era stata candidata ( a rappresentare l’Italia) alla prima edizione del Premio del Paesaggio 2009 , una candidatura prestigiosa in cui l’esperienza della Parchi era stata riconosciuta come un modello originale di gestione integrata delle risorse culturali e naturali del territorio, un esempio di buona politica per l’Italia in merito alla gestione e alla salvaguardia delle aree costiere.
Un progetto strategico, quindi, che avrebbe dovuto essere salvaguardato e valorizzato. Invece abbiamo assistito nel tempo ad uno scollamento delle politiche sovracomunali e alla mancanza di un impegno comune nel sostenere la società. Ma abbiamo assistito anche ad un graduale disinteresse verso le potenzialità della Parchi e il ruolo che essa potrebbe ricoprire nello sviluppo del territorio e nella tutela di un importante patrimonio culturale e ambientale , soprattutto nel momento di forte crisi che stiamo vivendo. Sintomatico , in questo senso, che la Parchi faccia fatica a trovare riferimenti precisi all’interno delle amministrazioni comunali. Di pari passo abbiamo assistito anche ad una sorta di smarrimento e di freno da parte della società: con la soppressione delle APT è opportuno uscire dal quadro delle incertezze attuali puntando decisamente ad affidare alla società Parchi il ruolo centrale di promozione e marketing territoriale. Rafforzare le funzioni attualmente svolte dalla Parchi e affidarne di nuove vuol dire discutere della sua dinamica produttiva e organizzativa: occorrono certo uno slancio maggiore e una maggiore dinamicità, ma se di costi dobbiamo parlare, è necessario , a nostro avviso, allargare lo sguardo all’intero panorama delle società partecipate e ai costi che riversano sulla collettività.
Fondamentale per noi è ripristinare il controllo della politica sulle scelte che riguardano i territori: sempre più i beni comuni, dalla sanità all’acqua ai trasporti al territorio, vengono delegate ad amministrazioni tecniche che decidono nell’ottica dei bilanci e perdono di vista la loro progettualità nell’interesse collettivo. La Parchi rimane, anche in questo senso, una società completamente pubblica: deve essere rilanciata e valorizzata come patrimonio della Val di Cornia».
Sinistra Ecologia Libertà
Circolo “Cento Passi”
Piombino Val di Cornia